GLI INTERVENTI DI FOTI, MURELLI, TAGLIAFERRI
I sindaci e la presidente della Provincia Patrizia Barbieri nei giorni
scorsi hanno chiesto la dichiarazione dello stato di calamità. Si ricorda
infatti che i danni potrebbero raggiungere i dieci milioni di euro: questo il conto di un novembre particolarmente piovoso, con punte di 200
millimetri caduti in tre giorni in Alta
Valdaveto. Alla voce dei primi cittadini e della presidente Barbieri si unisce quella dei deputati Elena Murelli (Lega) e Tommaso Foti (Fratelli
d'Italia), mentre il consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri, anche lui
in quota Fd'I, ha chiesto un intervento per il dissesto idrogeologico che
ha colpito diverse zone del Piacentino. «Siamo di fronte ad eventi meteorologici di eccezionale intensità,
che hanno determinato una grave
situazione di pericolo sia per i cittadini, sia per le infrastrutture», ha
detto Foti. «Occorre dichiarare lo stato di emergenza e quello di calamità naturale per tutto il territorio della regione Emilia-Romagna. Anche il
comparto agricolo registra danni di
grandissima entità. A nulla sono valsi i numerosi atti ispettivi per denunciare lo stato di ammaloramento in
cui versavano e versano, oggi più che
mai, la provinciale 654 di Valnure e
la strada statale 45, a partire da località Centomerli. Per tacere poi della viabilità dei comuni di montagna,
che in numerosi casi appare irrimediabilmente compromessa. Solo un
immediato e straordinario intervento dello Stato può porre rimedio all'emergenza, divenuta ormai triste ricorrenza, che ritualmente si manifesta».
Parlando ieri notte in aula alla Camera, la deputata Murelli ha ricordato come il maltempo che si è abbattuto sulla nostra provincia abbia
provocato danni soprattutto in Alta Valnure e anche in Valtrebbia:
«Voglio portare la mia solidarietà
agli abitanti di piccoli centri isolati
come Selva e Gambaro. Il rischio di
avere più paesi isolati, il colpo di grazia all'economia e l'impossibilità di
prestare soccorsi alle popolazioni sono punti importanti che tutte le istituzioni devono considerare». Smottamenti, frane sulle strade e relativi disagi per la circolazione nel Piacentino sono stati delineati in un'interrogazione di Tagliaferri, il quale
chiede alla giunta regionale di programmare gli interventi in tutte le
zone a più alto rischio idrogeologico e un'opera di salvaguardia del territorio.
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