Lettera aperta al quotidiano Libertà del Sig. Romano Repetti.
I REDDITI DEL 2019
Egregio direttore,
riguardo alle conseguenza economiche
della pandemia per i gestori di servizi
commerciali al pubblico, "Libertà" ha
pubblicato mercoledì scorso un'intervista a un piacentino che gestisce un ristorante a Parigi, il quale ha dichiarato di ricevere, per la chiusura dello stesso, un
soddisfacente "ristoro" dallo Stato francese di 10.000 euro al mese. In una seconda intervista pubblicata ieri un altro piacentino che gestisce un noto ristorante
nella spagnola Valencia ha dichiarato di
avere per la stessa causa ricevuto invece
solo 800 euro per ciascuno dei passati mesi di marzo e aprile. Per i nostri gestori di
servizi al pubblico, costretti alla temporanea chiusura o a limitazioni d'attività,
oggi (ieri per chi legge-dr) l'onorevole Foti dichiara sul giornale che in Italia "i ristori neppure servono a pagare le bollette delle utenze". Non sarebbe il caso che
lo stesso onorevole Foti, invece di fare solo quella affermazione, la supportasse con
una documentata informazione sugli importi che lo Stato ha effettivamente erogato e disposto di erogare ai nostri esercenti? E che magari anche gli organi d'informazione approfondissero quanto diffusamente si mormora, che cioè molti nostri esercenti sono insoddisfatti e arrabbiati perché, essendo i ristori rapportati
alla perdita di fatturato nei mesi della pandemia rispetto a quello denunciato per il
2019, sono effettivamente modesti, ma
come conseguenza della mancata denuncia nel passato degli effettivi incassi,
conseguenza cioè di quell'evasione fiscale che è uno dei grandi mali del nostro
Paese, su cui il parlamentare Foti - peraltro in buona compagnia - si guarda bene
dal richiamare l'attenzione.
Qualche amico (con pubblico esercizio
in provincia, non nel capoluogo) mi ha
confessato che il "ristoro" che riceve è in
realtà superiore all'utile della sua attività
nei mesi invernali. Ma credo comunque
anch'io che a Piacenza taluni esercizi, particolarmente se in locazione ad alto canone, possano effettivamente oggi non
reggere più le limitazioni d'attività imposte dal governo assommate alla riduzione della domanda in atto per molti beni.
Libertà