Rassegna Stampa

Pubblici esercizi la verita' sui ristori

Data: 30/01/2021

Lettera aperta al quotidiano Libertà del Sig. Romano Repetti.

I REDDITI DEL 2019

Egregio direttore, riguardo alle conseguenza economiche della pandemia per i gestori di servizi commerciali al pubblico, "Libertà" ha pubblicato mercoledì scorso un'intervista a un piacentino che gestisce un ristorante a Parigi, il quale ha dichiarato di ricevere, per la chiusura dello stesso, un soddisfacente "ristoro" dallo Stato francese di 10.000 euro al mese. In una seconda intervista pubblicata ieri un altro piacentino che gestisce un noto ristorante nella spagnola Valencia ha dichiarato di avere per la stessa causa ricevuto invece solo 800 euro per ciascuno dei passati mesi di marzo e aprile. Per i nostri gestori di servizi al pubblico, costretti alla temporanea chiusura o a limitazioni d'attività, oggi (ieri per chi legge-dr) l'onorevole Foti dichiara sul giornale che in Italia "i ristori neppure servono a pagare le bollette delle utenze". Non sarebbe il caso che lo stesso onorevole Foti, invece di fare solo quella affermazione, la supportasse con una documentata informazione sugli importi che lo Stato ha effettivamente erogato e disposto di erogare ai nostri esercenti? E che magari anche gli organi d'informazione approfondissero quanto diffusamente si mormora, che cioè molti nostri esercenti sono insoddisfatti e arrabbiati perché, essendo i ristori rapportati alla perdita di fatturato nei mesi della pandemia rispetto a quello denunciato per il 2019, sono effettivamente modesti, ma come conseguenza della mancata denuncia nel passato degli effettivi incassi, conseguenza cioè di quell'evasione fiscale che è uno dei grandi mali del nostro Paese, su cui il parlamentare Foti - peraltro in buona compagnia - si guarda bene dal richiamare l'attenzione. Qualche amico (con pubblico esercizio in provincia, non nel capoluogo) mi ha confessato che il "ristoro" che riceve è in realtà superiore all'utile della sua attività nei mesi invernali. Ma credo comunque anch'io che a Piacenza taluni esercizi, particolarmente se in locazione ad alto canone, possano effettivamente oggi non reggere più le limitazioni d'attività imposte dal governo assommate alla riduzione della domanda in atto per molti beni. 

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