PAVULLO INTERROGAZIONE DI FOTI (FDI)
«OCCORRE mettere a disposizione anche da parte del Governo, nei fatti e non solo a parole, adeguate risorse economiche affinche' siano garantite le dotazioni strumentali ed il personale necessari a mantenere operativi gli storici presidi ospedalieri dell'Appennino che, da sempre, costituiscono degli importanti punti di riferimento per i cittadini di quei territori». A scriverlo, in un'interrogazione rivolta a premier e ministro della Salute è Tommaso Foti, deputato di Fratelli d'Italia che torna a caldeggiare la riapertura dei punti nascita di montagna, tra cui Pavullo. Le tre strutture, soppresse per ragioni di sicurezza in quanto al di sotto dei 500 parti annui, presentano infatti secondo il parlamentare problemi «sicuramente risolvibili con investimenti sia in attrezzature tecnologiche avanzate sia in una diversa organizzazione del personale, come del resto è stato recentemente sperimentato». Mentre è «del tutto irrazionale- sostiene Foti- ritenere che il problema si risolva chiudendo i punti nascita siti in aree montane». Il deputato (sino a pochi mesi fa consigliere regionale dell'Emilia-Romagna) punta nell'atto il dito anche contro l'ente di viale Aldo Moro che, dopo la stroncatura da parte del Comitato Percorso Nascita nazionale della deroga chiesta per mantenere aperti i punti nascita, ha «deliberatamente scelto di attenersi ad un parere che, in verità, aveva unicamente un valore consultivo».
Resto del Carlino Modena