Rassegna Stampa

Sulle moschee 'mascherate' l'asse FdI-Lega traballa a Roma

Data: 11/04/2021

In commissione proposta di Foti contro i luoghi di culto abusivi Carroccio e FI assenti. Meloni: «Noi gli unici in questa battaglia»

Se a Piacenza il centrodestra è compatto contro le moschee abusive, così non sembra essere a Roma. Almeno stando a quanto è accaduto a Montecitorio nei giorni scorsi dove il deputato piacentino di Fratelli d'Italia, Tommaso Foti, si è visto bocciare dalla maggioranza la norma antimoschee abusive che si stava discutendo in commissione VIII (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) a causa anche dell'assenza dei colleghi della Lega e di Forza Italia. Si tratta di una proposta di legge finalizzata a restringere le maglie della normativa sulle associazioni di promozione sociale, usata oggi come escamotage dalle comunità islamiche per derogare le norme urbanistiche e creare luoghi di culto abusivi in negozi, magazzini, scantinati e garage. Di fatto Foti ha portato a Roma casi come quello di via Mascaretti nella nostra città, cioè l'immobile in uso al Centro culturale islamico che viene sfruttato da una parte dei musulmani piacentini anche per pregare nonostante le pronunce contrarie di Tar e Consiglio di Stato. Ebbene, la bocciatura da parte della sinistra e le assenze di Lega e FI hanno scatenato la reazione della leader nazionale di Fdi: «Siamo rimasti i soli a portare avanti questa battaglia ma non demordiamo e continueremo a sostenerla in Parlamento» ha dichiarato Giorgia Meloni. Un fatto davvero singolare se si considera quanto accaduto nei giorni scorsi nella nostra città proprio in tema di moschee. Appena appreso da "Libertà" che l'immobile di Strada Caorsana aveva avuto il via libera degli uffici comunali per diventare a tutti gli effetti la dodicesima moschea d'Italia (grazie al cambio d'uso in "luogo di culto"), la Lega locale è andata su tutte le furie inalberandosi con l'assessora Erika Opizzi, di Fdi, rea secondo il Carroccio di non aver presidiato la pratica. Un caso - di cui ieri ha scritto anche Michele Serra su "Repubblica" nella sua rubrica "L'amaca" con un articolo intitolato "Una moschea all'insaputa" - che per giorni ha fatto parlare. Qui, dopo il fuoco iniziale che ha fatto traballare l'alleanza, Lega e Fratelli d'Italia si sono ricompattati. Tanto che nei giorni successivi il Carroccio, con la deputata piacentina Elena Murelli, ha promosso un'interrogazione parlamentare finalizzata a scoprire con quali fondi sia stato acquistato l'immobile e Foti ha fatto altrettanto con la ministra dell'Interno Lamorgese per chiedere più controlli sulla "moschea abusiva" di via Mascaretti che non ha i requisiti urbanistici. A Roma invece l'asse si è spezzato con Lega e Forza Italia che non si sono presentate per evitare di spaccare la nuova maggioranza che sostiene il governo Draghi. «Rimaniamo perplessi dalla improvvisa e inaspettata ritirata dei colleghi di Forza Italia e della Lega - ha detto Foti con i colleghi Butti e Silvestri -. E' importante restringere le maglie larghe di una legge che permette alle associazioni di promozione sociale di essere un grimaldello dell'Islam, collocando luoghi di culto anche laddove la destinazione d'uso degli immobili non lo consentirebbe. Una battaglia questa che da sempre vede tutto il centrodestra compatto ma che solo Fratelli d'Italia ha portato avanti con convinzione e coerenza». La proposta di Foti è comunque destinata a proseguire nel suo percorso e su di essa dovranno pronunciarsi nuovamente, con voto pubblico, tutti i deputati. Ed è difficile ipotizzare che le assenze verificatesi in commissione, si ripetano.

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