In commissione proposta di Foti contro i luoghi di culto abusivi Carroccio e FI assenti. Meloni: «Noi gli unici in questa battaglia»
Se a Piacenza il centrodestra è
compatto contro le moschee
abusive, così non sembra essere
a Roma. Almeno stando a quanto è accaduto a Montecitorio nei
giorni scorsi dove il deputato piacentino di Fratelli d'Italia, Tommaso Foti, si è visto bocciare dalla maggioranza la norma antimoschee abusive che si stava discutendo in commissione VIII
(Ambiente, Territorio e Lavori
Pubblici) a causa anche dell'assenza dei colleghi della Lega e di
Forza Italia.
Si tratta di una proposta di legge
finalizzata a restringere le maglie
della normativa sulle associazioni di promozione sociale, usata
oggi come escamotage dalle comunità islamiche per derogare
le norme urbanistiche e creare
luoghi di culto abusivi in negozi,
magazzini, scantinati e garage.
Di fatto Foti ha portato a Roma
casi come quello di via Mascaretti nella nostra città, cioè l'immobile in uso al Centro culturale
islamico che viene sfruttato da
una parte dei musulmani piacentini anche per pregare nonostante le pronunce contrarie di
Tar e Consiglio di Stato. Ebbene,
la bocciatura da parte della sinistra e le assenze di Lega e FI hanno scatenato la reazione della
leader nazionale di Fdi: «Siamo
rimasti i soli a portare avanti questa battaglia ma non demordiamo e continueremo a sostenerla in Parlamento» ha dichiarato
Giorgia Meloni.
Un fatto davvero singolare se si
considera quanto accaduto nei
giorni scorsi nella nostra città
proprio in tema di moschee. Appena appreso da "Libertà" che
l'immobile di Strada Caorsana
aveva avuto il via libera degli uffici comunali per diventare a tutti gli effetti la dodicesima moschea d'Italia (grazie al cambio
d'uso in "luogo di culto"), la Lega locale è andata su tutte le furie inalberandosi con l'assessora Erika Opizzi, di Fdi, rea secondo il Carroccio di non aver presidiato la pratica. Un caso - di cui
ieri ha scritto anche Michele Serra su "Repubblica" nella sua rubrica "L'amaca" con un articolo
intitolato "Una moschea all'insaputa" - che per giorni ha fatto
parlare. Qui, dopo il fuoco iniziale che ha fatto traballare l'alleanza, Lega e Fratelli d'Italia si sono
ricompattati. Tanto che nei giorni successivi il Carroccio, con la
deputata piacentina Elena Murelli, ha promosso un'interrogazione parlamentare finalizzata a
scoprire con quali fondi sia stato acquistato l'immobile e Foti
ha fatto altrettanto con la ministra dell'Interno Lamorgese per
chiedere più controlli sulla "moschea abusiva" di via Mascaretti
che non ha i requisiti urbanistici.
A Roma invece l'asse si è spezzato con Lega e Forza Italia che non
si sono presentate per evitare di
spaccare la nuova maggioranza
che sostiene il governo Draghi.
«Rimaniamo perplessi dalla improvvisa e inaspettata ritirata dei
colleghi di Forza Italia e della Lega - ha detto Foti con i colleghi
Butti e Silvestri -. E' importante
restringere le maglie larghe di
una legge che permette alle associazioni di promozione sociale di essere un grimaldello dell'Islam, collocando luoghi di
culto anche laddove la destinazione d'uso degli immobili non
lo consentirebbe. Una battaglia
questa che da sempre vede tutto
il centrodestra compatto ma che
solo Fratelli d'Italia ha portato
avanti con convinzione e coerenza».
La proposta di Foti è comunque
destinata a proseguire nel suo
percorso e su di essa dovranno
pronunciarsi nuovamente, con
voto pubblico, tutti i deputati. Ed
è difficile ipotizzare che le assenze verificatesi in commissione, si
ripetano.
Libertà