SANITÀ E PROTESTE
Vengo da voi in montagna ma a un patto: non si insulti'
Bonaccini e il punto nascite: conta il parere medico
«SIAMO disponibili a venire a Castelnovo Monti per parlare coi cittadini, ma dimostrino di apprezzare gli investimenti sul potenziamento del Sant'Anna anziché insultarci e basta». Usa lo scudo il presidente della Regione, Stefano Bonaccini sulle polemiche che si sono infiammate in seguito alla chiusura del punto nascita nel capoluogo appenninico. Apre ad un incontro pubblico, ma allo stesso tempo invoca egli stesso un dialogo costruttivo, chiedendo uno stop alle schermaglie. La richiesta di un confronto era arrivata dalla senatrice Pd, Leana Pignedoli, ex sindaco di Castelnovo Monti, che ha battagliato in questi due anni per evitare la chiusura del punto nascita del suo paese. «La Regione e i tecnici del Ministero vengano a spiegare non solo le ragioni, ma anche a illustrare il piano di potenziamento. La gente ora ha bisogno di sicurezze e di non essere lasciata sola dopo questa decisione», ha detto la parlamentare reggiana in un'intervista al Carlino.
BONACCINI ieri era in città, nella sede di Reggio Children, a presentare il piano triennale regionale della sanità. Nel suo intervento, ha fatto un passaggio anche sulla chiusura dei punti nascita. «Voglio essere chiaro — ha chiosato — Noi non chiuderemo un solo ospedale. Una razionalizzazione efficace è già stata fatta anni fa e ricordo le monetine tirate in testa all'allora assessore regionale alla sanità, Giuliano Barbolini. Ma a distanza di tempo, possiamo dire che ha avuto ragione. Perché ora puntiamo a riqualificare gli ospedali. Sui punti nascita, abbiamo fatto una scelta avvalorandoci del parere medico scientifico. Chi siamo noi per andare contro di loro? La priorità di tutti noi è la tutela della salute».
INFINE, a margine del convegno, si è soffermato maggiormente sul punto nascita di Castelnovo. «Abbiamo fatto tutto ciò che era possibile — ha detto — Abbiamo chiesto le deroghe al Ministero, ma è stata presa la decisione per garantire la sicurezza. La Regione ha tutta la disponibilità del mondo a incontrare i cittadini e lo faremo presto. Noi non solo la montagna non l'abbandoniamo, ma ci vogliamo investire sempre di più. Lo dimostra l'apertura della galleria sulla nuova variante Bocco-Canala, così come l'investimento di oltre 3 milioni per il Sant'Anna, ma anche i 30 milioni per le aree interne». Infine, la frecciata: «I cittadini ci dicano se queste risorse sono benvolute o se dobbiamo ricevere degli insulti. Il piano di investimento? Ci sono le condizioni per farlo partire subito. Sempre che sia apprezzato».
FOTI, FDI La decisione finale spetta alla Regione'
Sulla soppressione dei punti nascita di Castelnovo, Pavullo e Borgotaro, interviene Tommaso Foti (Fdi): «La decisione finale spetta alla Regione. Solo a quest'ultima è data la possibilità di mantenere in attività i tre punti nascita». Anche Luca Mulè (Direzione Italia) sottolinea il rischio di abbandono della montagna e definisce un «paradosso politico» la chiusura del Sant Anna e l'inaugurazione della galleria Bocco-Canala. «La nuova galleria, se non accompagnata da un'idea di montagna viva, rischia di perdere la propria funzione»
Resto del Carlino Reggio Emilia