In un'interpellanza alla Giunta della Regione Emilia-Romagna, Tommaso Foti di Fratelli d'Italia ha sollevato ieri, durante la prima giornata di Assemblea legislativa, la questione sugli esiti del concordato alla società cooperativa Indacoo di Piacenza. In particolare il consigliere ha chiesto quali tutele siano state garantite ai soci che hanno affidato alla cooperativa i loro risparmi e alle famiglie assegnatarie di alloggi. "Nel 2012 - spiega Foti - l'Ufficio fallimentare del Tribunale di Piacenza aveva dichiarato aperta la procedura di concordato preventivo con continuità aziendale proposta dalla cooperativa disponendo la convocazione dei creditori sociali per la distribuzione dei proventi derivanti dalla dismissione del patrimonio. Alla Regione sarebbero spettati 2 milioni 126.000 e 115 euro". Somma che è stata confermata in Aula nel corso dell'Assemblea legislativa dall'assessore alle Politiche abitative Elisabetta Gualmini. Gualmini ha sottolineato anche che, secondo il piano concordato, "il credito alla Regione verrà restituito a partire dal trentesimo anno in quindici annualità". Una normativa che, secondo Foti, oltre a ritorcersi sui Comuni coinvolti, non responsabilizzerebbe la società cooperativa.
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