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E.ROMAGNA: OK TRASFERIMENTO 16.5 MLN SU FONDO PER NON AUTOSUFFICIENZA

Data: 28/11/2017

"Provengono- ha evidenziato il relatore- da vari capitoli del bilancio di previsione, prevalentemente dal programma sull'esclusione sociale, che comprende il Reddito di solidarieta' (9,7 milioni di euro), e dal capitolo sulle politiche del lavoro e sulla formazione (1,6 milioni di euro)". Critiche le opposizioni. Pur sostenendo la scelta di rimpinguare il fondo sulla non autosufficienza, il relatore di minoranza, Daniele Marchetti (Ln), ha parlato di scelte sbagliate nella gestione del Res: "piu' di 9 milioni di euro non sono stati utilizzati; pertanto siamo di fronte a un fallimento politico". Oggi, ha concluso, "si cerca di mettere una pezza agli errori commessi". Anche Andrea Bertani (M5s) ha evidenziato che "il Res e' uno strumento che va ripensato". Per primi, ha aggiunto, "abbiamo portato il tema all'attenzione dell'Assemblea e la variazione in discussione dimostra quanto sia necessario riprendere in mano il nostro progetto di legge". Come avevamo previsto, ha concluso, "il Res ha dei grossi limiti". Per Igor Taruffi (Si) non si puo' parlare di fallimento, in quanto "le domande presentate in poco piu' di due mesi sono gia' oltre seimila". Il consigliere ha poi chiesto che i 9,7 milioni di euro spostati dal Res vengano recuperati gia' nei prossimi bilanci. Anche Silvia Prodi (Misto-Mdp) in accordo con Taruffi ha chiesto che il tema Res venga riaffrontato in sede di bilancio. Giuseppe Paruolo (Pd) ha ribadito la necessita' di "valutare nel merito l'efficacia della legge prima di fare previsioni sul bilancio". L'assessore alle Politiche di welfare, Elisabetta Gualmini, ha respinto le critiche pervenute dall'opposizione. "Si falsifica la realta'- ha affermatosottolineando come l'Emilia-Romagna sia la prima Regione in Italia per capacita' di spesa". In tema di Res, inoltre, ha ricordato come "sia gia' piu' di seimila le domande pervenute in appena due mesi, per cui l'efficacia del provvedimento si potra' valutare solo nei prossimi mesi". Nel suo intervento, Tommaso Foti (Fdi-An) ha criticato la Giunta: "per l'ennesima volta ci viene raccontato che la Regione Emilia-Romagna e' la prima della classe, in questo caso per la capacita' di spesa, ma io rimarco come sia l'ultima a presentare il bilancio previsionale del prossimo triennio, dato che, a oggi, noi consiglieri non abbiamo ancora uno straccio di documento in mano". Ha poi chiosato: "non approveremo il bilancio senza il parere del revisore dei conti". 

(ITALPRESS)

"Occorre dare coerenza agli strumenti votati insieme - ha spiegato Taruffi -. Bisogna trovare il modo di recuperare la cifra complessiva del Res". Per Silvia Prodi di Mdp-Gruppo Misto: "E' stato fatto un lavoro sul Res con serietà e competenza, il mio voto di astensione rappresenta una sospensione costruttiva". "Il Res va ripensato, guardando al reddito di cittadinanza da noi proposto. Ma quei nove milioni - insiste Andrea Bertani del M5s - vanno recuperati". Per primi, ha aggiunto il pentastellato, "abbiamo portato il tema all'attenzione dell'Assemblea e la variazione in discussione dimostra quanto sia necessario riprendere in mano il nostro progetto di legge". Come avevamo previsto - ha concluso - "il Res ha dei grossi limiti, se aveste accolto i nostri emendamenti non ci sarebbero stati". "Non votiamo contro l'aumento di risorse per il Fondo regionale della non autosufficienza - ha precisato il leghista Daniele Marchetti - ma perché, per errori politici, sono rimaste delle risorse non spese del Res. Tutto, dunque, senza che dietro vi sia una programmazione seria. Sono state destinate al Fondo perché non c'è altro posto dove metterle senza una visione lungimirante". Duro Tommaso Foti (Fdi-An) che ha criticato la Giunta: "Il Fondo per la non autosufficenza non è una discarica dove si può depositare ciò che non serve - ha tuonato -, per l'ennesima volta ci viene raccontato che la Regione Emilia-Romagna è la prima della classe, in questo caso per la capacità di spesa, ma io rimarco come sia l'ultima a presentare il bilancio previsionale del prossimo triennio, dato che, a oggi, noi consiglieri non abbiamo ancora uno straccio di documento in mano". Ha poi avvertito: "non approveremo il bilancio senza il parere del revisore dei conti".

Il Pd ha difeso a spada tratta il provvedimento. Giuseppe Paruolo ha sottolineato che "il Res dovrà essere applicato per poter dare un giudizio motivato, quando avremo gli elementi per valutare l'efficacia del provvedimento potremo mettere anche mano alla dotazione finanziaria". "Non vorrei - ha aggiunto - che passasse il messaggio che solo il Res è importante". Boschini, relatore di maggioranza, ha commentato: "Un ente che fa una revisione delle cifre degli impegni sta facendo un'operazione corretta dal punto di vista politico e gestionale. Non abbiamo oggi i dati per dire se con una soglia diversa avremo avuto un diverso tipo di impegno". Perciò "nessun insuccesso, nessuna crisi". Il fatto che nove milioni di euro non siano stati spesi "non significa che il Res non stia funzionando. L'avvio di questa misura è positivo e intenso anche se ci sono stati problemi di integrazione con la misura nazionale", il Sia. "Sul Bilancio - ha risposto a Foti - siamo consapevoli di non essere in tempo ma possiamo intervenire e discutere per maggior livello trasparenza nei tempi dovuti. Ci impegneremo su questo".

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