Rassegna Stampa

Il gruppo Rodolfi ha pagato il pomodoro e rispettato gli accordi

Data: 12/01/2017

IL CASO INTERVIENE IL VICEPRESIDENTE 
«II gruppo Rodolfi ha pagato il pomodoro e rispettato gli accordi» 

«Il Gruppo Rodolfi ha rispettato tutti gli accordi e pagato il pomodoro conferito al 100% comprendendo materia prima, trasporti e servizi». Aldo Rodolfi, vicepresidente della Rodolfi Mansueto Spa, è intervenuto per fare chiarezza in merito alla notizia circolata negli ultimi giorni relativa al mancato pagamento di una quota del pomodoro prodotto e trasformato nel Nord Italia da parte di alcune aziende operative in Emilia Romagna. «Il nostro gruppo -specifica Rodolfi - ha tenuto fede agli accordi. Quanto emerso negli ultimi giorni dimostra, purtroppo, che ancora una voltale regole che erano state stabilite in merito alla programmazione e al pagamento del pomodoro non sono state rispettate con danno alla leale concorrenza per chi ha invece agito secondo gli accordi. Non si può andare avanti in questo modo. Si provocano ripercussioni negative per tutta la filiera, sia parte agricola che industriale. Per il futuro serve il reale rispetto delle regole condivise». la questione dei mancati pagamenti è emersa nei giorni scorsi. Il caso è stato portato alla luce nel Piacentino con due interrogazioni alla giunta regionale da parte di Lega Nord e Fdi-An. «Non è stato pagato il 17% del pomodoro per un valore di circa 20 milioni di euro - hanno sostenuto i consiglieri regionali Matteo Rancan e Tommaso Foti - da parte di un'industria e di una cooperativa operanti in Emilia Romagna, mentre altre imprese avrebbero pagato solo parzialmente». In realtà, dalle voci circolate all'interno della filiera, il quantitativo di pomodoro non pagato sarebbe più contenuto, ma comunque consistente. In merito era intervenuta anche l'Organizzazione Interprofessionale del Pomodoro da Industria del Nord Italia. «É previsto che l'OI chieda conto dei motivi dei ritardi del pagamento del pomodoro da industria e di come si intenda sanare la situazione che si è determinata - ha spiegato il presidente dell'OI Tiberio Rabboni -. Verificheremo con le Organizzazioni di produttori creditrici l'affidabilità dell'impegno al rientro. E qualora l'impegno non sia considerato adeguato o sufficiente renderemo pubblici a tutte le Op del pomodoro i profili dei debitori insolventi perché ne traggano le dovute conseguenze. Grazie a queste informazioni tutti i soggetti della filiera potranno orientare al meglio le trattative per la nuova campagna che sono nella fase di avvio. Infine sottoporremo agli organi dell'Interprofessione la decisione sulle conseguenti sanzioni sociali».

Gazzetta di Parma

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