Rassegna Stampa

Per l'aeroporto i giochi si fanno adesso

Data: 22/10/2016

«Per l'aeroporto i giochi si fanno adesso» 
Tarasconi e Molinari: fondamentale fare presto. 
Rolleri: in attesa di un appuntamento a Roma, forse a novembre 
Documento unitario stilato dalle associazioni. 
Foti sul Verdi di Parma «La Regione chiarisca il piano di rilancio» 

Utilizzo misto di San Damiano? II percorso è partito. Dopo il sì all'approfondimento arrivato da Roma la scorsa settimana avviati i primi contatti l'incontro a Roma potrebbe svolgersi già a novembre. Al confronto, come richiesto da Piacenza, dovrebbe partecipare anche un rappresentante dell'aeronautica, indispensabile al tavolo per discutere quali possibilità di attuazione del progetto esistano. Stiamo aspettando da Roma la conferma dell'appuntamento - dice il presidente della Provincia Francesco Rolleri - e in parallelo anche le associazioni di categoria si attiveranno per discutere di questa prospettiva e indicare i loro rappresentanti. Un tavolo - segnala Rolleri - che avrà anche una funzione tecnica, ripeto, proprio in relazione al fatto che l'aeroporto resterà militare e quindi, se fosse dato il via libera per un utilizzo anche civile, occorrono esperti che ci indichino che cosa si può fare e che cosa non si può fare. Da più parti si segnala questa come l'occasione per rispolverare un vecchio progetto nel cassetto dal 2005 di cui si era fatta promotrice la società Atm San Damiano ora in liquidazione, ma ancora proprietaria dei terreni necessari per realizzarlo. A quel tempo non se ne fece nulla per il prevalente utilizzo militare dell'aeroporto. Ora però le cose sono cambiate e se ne potrebbe riparlare. E' quello che sperano tutti gli attori protagonisti di questo canovaccio che però è alle prime battute e che mette in primo piano il ruolo della Camera di commercio a cui le associazioni di categoria invieranno un documento unitario di sostegno al progetto. E non è escluso che già nell'incontro in programma il 28 ottobre si entri nel merito del problema. I consiglieri regionali premono sull'acceleratore «perché non si può perdere tempo», dicono. Questa fase è cruciale - segnala Katia Tarasconi del Pd - i fiochi si fanno adesso e se tutto va m porto credo che si possa dire che l'aeroporto potrebbe funzionare già entro il 2017-2018. Intanto le associazioni di categoria segnalano l'importanza inedita della coesione politico-istituzionale che si è creata intorno a questo progetto. Ma le associazioni ora quali passi compiranno? Cesare Betti di Confindustria punta l'attenzione su quella che - dice - è un'opportunità importante per Piacenza anche se non ci si nascondono le difficoltà. Tra queste il tema viabilità legato al completamento della tangenziale che investe la società Centropadane. «E' certo che il progetto interessa moltissimo - dice Giovanni Struzzola dell'Unione commercianti - e crediamo sia un'opportunità da sfruttare soprattutto sul piano turistico. E il fatto che Parma a sua volta ha presentato un progetto di rilancio? Il progetto sarebbe comunque articolato su tre anni - tiene a sottolineare il consigliere regionale Gianlugi Molinari come a dire c'è tempo prima che il progetto Parma' prenda il volo". Sull'aeroporto di Parma, poi, da registrare un'interrogazione presentata da Tommaso Foti, capogruppo di Fd'I in cui chiede alla Regione di conoscere il piano di rilancio dell'aeroporto parmense e se si è a conoscenza di una «ventilata apertura della procedura di cassa integrazione per trenta dipendenti di Sogeap, la società che gestisce l'aeroporto Verdi di Parma». Foti chiede poi di conoscere «in quale strumento di pianificazione sia prevista la realizzazione di un centro commerciale nell'area ex Salvarani, quali ne siano le dimensioni e a quale destinazione specifica sia vincolata l'erogazione del contributo regionale, visto che la Regione ha deciso "di investire fino a 12 milioni di euro per sostenere il piano industriale che prevede un rilancio dello scalo parmense come hub"».

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