Rassegna Stampa

Pierini o Mazzanti? Centrodestra diviso

Data: 16/06/2017

COMPLETA AUTONOMIA «Rispettiamo le opinioni dei nostri coordinatori, ma non accettiamo pressioni e indicazioni da nessuno» - 

BUDRIO «BALLOTTAGGIO? Non abbiamo ancora deciso a chi dare i nostri voti. Ho già incontrato una volta Mazzanti e Pierini. Di sicuro li vedrò ancora. Con me, però, ci saranno altri esponenti della mia lista. Decideremo in assoluta autonomia nell'interesse dei cittadini di Budrio». Tiziano Quaglia, leader del centrodestra della lista Uniti per Cambiare che comprende Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia, non accetta pressioni dall'alto. «Al primo incontro  per decidere chi aiutare dei due candidati, non ho voluto nessuno al di fuori dei componenti di lista e di chi sul campo ci ha aiutato durante la campagna elettorale». 

QUAGLIA farà di testa sua: «Rispetto tutte le opinioni dei coordinatori provinciali e regionali, ma come ho sempre detto dall'inizio per prima cosa noi rispondiamo ai nostri elettori. Soltanto noi conosciamo la situazione del paese e possiamo valutarla. Gli interventi dei nostri 'capi' sono fatti in base alle loro idee personali. Finora nessuno mi ha contattato per fare pressioni di alcun genere». Dall'incontro dell'altra sera, però, trapelano indiscrezioni: pare che si sia creata una spaccatura tra gli esponenti della Lega Nord più inclini ad aiutare il civico Mazzanti e gli esponenti di Forza Italia che prima vorrebbero capire cosa offriranno in cambio del 16 per cento dei voti, i due candidati al ballottaggio. Alla fine, in mancanza di una soluzione condivisa, si sarebbe deciso di creare una mini commissione composta da tre persone: Quaglia e i due componenti di lista che hanno ottenuto più voti al primo turno. «Non ci accontentiamo delle briciole», avrebbe ripetuto un esponente di Forza Italia. D'altro canto, sia Pierini che Mazzanti continuano a rifiutare ogni accordo ufficiale, poi, si sa, la politica è fatta di intese a volte anche fra schieramenti tutt'altro che vicini. 

A PESARE sulla decisione del centrodestra, anche le dichiarazioni apparse sui giornali dei due candidati. Quaglia vuole essere chiaro: «Aiuteremo chi ci darà più rassicurazioni sul futuro del paese. E' questo che ci interessa». Intanto, dopo Massimo Palmizio, coordinatore regionale di Forza Italia, che dopo il primo turno aveva detto «non voteremo mai la sinistra», un altro esponente del centrodestra dà le sue indicazioni di voto. 

TOMMASO Foti, consigliere regionale di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale non avrebbe dubbi su chi appoggiare: «Sono andato in campagna elettorale a Budrio a sostenere la candidatura di Tiziano Quaglia - racconta -, espressione del centrodestra unito. Prendendo atto del risultato delle urne, non posso che ritenere che l'unico modo per evitare che il Pd continui ad esercitare il potere in quel Comune sia quello di scegliere il candidato che rappresenta l'alternativa. Se votassi dunque a Budrio, il 25 giugno andrei a votare per Maurizio Mazzanti. Una scelta libera, espressa in libertà di pensiero».

Resto del Carlino Bologna

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