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STRAGE BOLOGNA. FDI: DOMANI TRA I NARRATORI CI VORREBBE KRAM

Data: 01/08/2017

Domani, nel 37esimo anniversario della strage alla stazione del 2 agosto, a Bologna, si svolgera' anche un progetto di "narrazione popolare" nell'ambito del quale 85 persone racconteranno la storia delle 85 vittime. Ebbene, per Fdi, la Regione Emilia-Romagna e l'Associazione dei familiari dovrebbero inserire tra i narratori anche Thomas Kram. Lo propone il consigliere regionale Tommaso Foti, con un'interrogazione alla Giunta di viale Aldo Moro in cui rinfocola la cosiddetta pista palestinese: "Sarebbe interessante, questa una delle mie richieste, se tra i narratori improvvisati, magari davanti all'Hotel Centrale, ci fosse anche il terrorista Thomas Kram a svelare finalmente i retroscena dell'attentato e i motivi della sua presenza a Bologna nella notte fra 1'1 e il 2 agosto 1980, dopo la prima versione, quella rilasciata tramite un'intervista al 'Manifesto', poi smontata con una semplice verifica dell'orario ferroviario, e la seconda, quella resa al magistrato, che la considero' priva di riscontri". Foti afferma di aver indagato in prima persona: "I motivi della lunga ricerca che ho condotto, e trasformato in interrogazione, su una miriade di documenti che confermano la tesi della pista palestinese, ha come obiettivo non solo di ristabilire la realta' storica, ma anche di invitare i cultori della memoria della strage ad uscire una volta per tutte dalla retorica del ricordo, travisato per ragioni sempre meno oscure, per restituire alla citta', cosi' segnata dal tragico evento, i motivi veri di tanto dolore".

E' per questo che Foti chiama in causa anche il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, invitandolo a "sollecitare il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, perche' a 37 anni dalla strage sia rimosso il segreto di Stato da quegli atti che possono contribuire a far luce su quel periodo buio della nostra storia e perche' gli stessi atti, dopo essere stati desecretati, vengano declassificati in modo che l'opinione pubblica possa venire a conoscenza del reale contenuto degli stessi". Intanto, sempre in Regione, il consigliere Piergiovanni Alleva (L'Altra Emilia-Romagna) chiede all'Assemblea legislativa di istituire una commissione speciale d'inchiesta sulla strage, secondo l'articolo 60 del Regolamento interno del 'parlamentino' regionale e l'articolo 40 dello Statuto di viale Aldo Moro. "A settembre 2017 e' stata infatti fissata l'udienza per valutare la richiesta di archiviazione della Procura di Bologna delle indagini sui mandanti della strage- ricorda Alleva- che vede l'opposizione dell'Associazione dei familiari delle vittime, sulla base di precedenti sentenze passate in giudicato". Restano pero' da ascoltare "le rilevanti testimonianze dirette di persone informate sui fatti- scrive Alleva- ed analizzare molti documenti processuali, oltre a quelli forniti dall'Associazione vittime, che derivano dal processo per la strage di Brescia in piazza della Loggia del 28 maggio 1974". Nel caso "purtroppo probabile", teme Alleva, che si decida per l'archiviazione, "credo che le istituzioni si debbano fare carico di svelare tutta la verita' su una tragedia che il presidente Pertini defini' 'l'impresa piu' criminale avvenuta in Italia'. 

(Pam/ Dire)

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