Regione (Archivio)

Elezioni Consorzi di Bonifica, si prenda atto della gravità della situazione e si cambi la legge regionale

Data: 14/01/2016
Numero: 1958
Soggetto: Assessore all'agricoltura, caccia e pesca
Data Risposta: 22/03/2016

Per sapere, premesso che:- 

come reiteratamente denunciato, con più atti di sindacato ispettivo da parte dell'interpellante, la normativa regionale vigente in materia di elezione degli organi dei Consorzi di bonifica risulta oltremodo deficitaria e l'averne demandato la disciplina agli statuti consortili ha peggiorato la situazione, se non altro laddove neanche quest'ultimi hanno previsto alcune regole fondamentali volte a garantire la correttezza del procedimento elettorale; 

il risultato di non avere dato seguito alle preventive denunce dell'interpellante al riguardo è sotto gli occhi di tutti: una partecipazione popolare alle dette elezioni neppure uguale al prefisso telefonico delle province in cui le stesse si sono tenute (22.666 votanti a fronte di 1.620.443 aventi diritto), atteggiamenti sconcertanti di protervia che hanno portato ora ad escludere liste elettorali regolarmente presentate, ora a permettere il ritiro di liste presentate per alcune sezioni dopo la scadenza dei termini fissati per la presentazione delle stesse (è il caso del Consorzio di bonifica di Piacenza), a tacere di quanto accaduto in occasione delle elezioni del Consorzio di bonifica dell'Emilia Centrale nelle quali, a fronte di un'accettabile partecipazione popolare (unica eccezione in Regione), si sono registrate tante e tali irregolarità, censurabili sotto più profili, da indurre l'organo di controllo interno all'annullamento della consultazione elettorale, con conseguente auspicabile nomina di un commissario da parte della Regione, non essendo possibile ex lege procedere diversamente; 

in particolare - fatto anche questo denunciato per tempo dall'interpellante - il sistema individuato volto a consentire il voto per delega, non solo ha fatto acqua da tutte le parti, ma si è dimostrato del tutto fallace e permeabile ad un utilizzo distorto dello stesso; 

è fuori di dubbio che le motivazioni assunte dagli organi amministrativi dei Consorzi - ancorché supportate in modo comprensibile dalla Regione (che pure aveva legiferato sul punto) - per non dare corso al voto elettronico appaiono risibili, se non altro perché la asserita violazione della segretezza del voto, nel caso di ricorso alla detta procedura informatica, risulta infondata (con detto sistema si vota in ogni parte del mondo!!!) e, in ogni caso, è sicuramente meno soggetta a manipolazione di quanto non lo sia il voto per delega; 

risulta presentato alla Giunta Regionale dettagliato ricorso in opposizione (ex articolo 19 della legge regionale n.42/1994 e s.m.i.) avverso la deliberazione n. 349 con la quale in data 11 dicembre 2015 il Comitato Amministrativo del Consorzio di bonifica di Piacenza ha respinto il ricorso di un elettore volto a richiedere l'annullamento: "a) della delibera n. 332 del 30 novembre 2015 assunta dal Comitato Amministrativo del Consorzio di bonifica di Piacenza; b) di ogni altro ad essa preordinato e connesso e/o consequenziale e quindi anche: c) della deliberazione n. 21 del 7 ottobre 2015 del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di bonifica di Piacenza"; 

risulta altresì depositata la richiesta, sottoscritta anche dall'interpellante di istituire una Commissione d'inchiesta in ordine alle modalità di svolgimento delle elezioni che qui interessano; 

da notizie di stampa si apprende che i deputati del Partito Democratico Leana Pignedoli e Antonella Incerti, unitamente al collega Stefano Vaccari, preannunciando la presentazione di due interrogazioni, hanno denunciato (con riferimento alle vicende del Consorzio di bonifica dell'Emilia-Centrale) come «l'annullamento dei risultati segni una brutta pagina per il nostro territorio», aggiungendo che «sembra delinearsi un quadro costituito da diverse irregolarità, modalità scorrette e un uso improprio delle deleghe che sono un fatto grave e sconosciuto fino ad ora a Reggio». Con riferimento sempre al predetto Consorzio di bonifica, i detti parlamentari del Partito Democratico hanno sostenuto la necessità di «una riforma del sistema delle bonifiche a partire dal sistema elettorale, che non contiene sufficienti strumenti di gestione e controllo per individuare modalità irregolari». Di qui la richiesta di una «ricognizione generale del sistema, per verificare quanti consorzi di bonifica a livello nazionale siano in situazioni critiche da un punto di vista gestionale e patrimoniale, per avviare un'ulteriore riforma e ripensare sistemi di governane adeguati ai compiti assegnati»; 

quali provvedimenti la Giunta Regionale abbia assunto, giusto quanto disposto dalle norme vigenti, in ordine alle sopra citate questioni, riguardanti le procedure elettorali seguite per le elezioni del consiglio di amministrazione del Consorzio di bonifica di Piacenza e di quello dell'Emilia Centrale; 

se alla luce dei fatti esposti e contestati da un così vasto arco di forze politiche che contestano lettera e modalità operative delle disposizioni che disciplinano le elezioni degli organi dei Consorzi di bonifica, a tacere dell'attività di controllo che sugli stessi viene svolta, se la Giunta Regionale ritiene - o meno - di approvare un progetto di legge volto a diversamente disciplinare la materia, a partire da quella elettorale.

Tommaso Foti

DIBATTITO INTEGRALE IN ASSEMBLEA LEGISLATIVA

OGGETTO 1958

Interpellanza circa la predisposizione, da parte della Giunta regionale, di un progetto di legge che disciplini, diversamente dalla normativa vigente, la materia riguardante i Consorzi di bonifica, con particolare riferimento alle relative procedure elettorali. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Oggetto 1958: Interpellanza circa la predisposizione, da parte della Giunta regionale, di un progetto di legge che disciplini, diversamente dalla normativa vigente, la materia riguardante Consorzi di bonifica, con particolare riferimento alle relative procedure elettorali. A firma del consigliere Foti.

Risponde l'assessore Caselli.

La parola al consigliere Foti per l'illustrazione dell'interpellanza in oggetto.

 

FOTI: Onde evitare che il ping-pong con l'assessore Caselli si prolunghi all'infinito, essendo nel frattempo stato commissariato almeno un Consorzio di Bonifica, quello di Reggio Emilia, al di là delle responsabilità dei singoli, che andranno accertate per capire anche chi aveva ragione e chi no, mi limito a osservare che in ogni caso la partecipazione è stata talmente bassa in termini numerici che probabilmente un sistema elettorale di questo tipo è da considerarsi poco appetibile all'esterno.

Mi auguro che prima del rinnovo dei Consorzi di bonifica – cosa che accadrà fra quattro anni – possa essere introdotta una legge elettorale che garantisca la terzietà del procedimento estraniandolo dagli organi direttivi del Consorzio, perché giustamente ognuno deve svolgere la sua funzione e non si può essere contestualmente controllore e controllato, e che si trovi un sistema che utilizzi il voto elettronico e favorisca una pluralità di presentazione delle liste, al fine di stimolare i consorziati a partecipare a queste elezioni. Con questi dati francamente è molto meno costoso se si realizza un altro sistema attraverso cui magari la Regione nomina direttamente i vertici dei Consorzi. Quantomeno risparmiamo in schede inutilmente stampate.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

La parola all'assessore Caselli per la risposta.

 

CASELLIassessore: Con il consigliere Foti in diverse occasioni ci siamo confrontati su questa questione. Adesso, comunque rispondo all'interpellanza, che pone una serie di richieste specifiche.

I Consorzi di bonifica, come è noto, sono enti a carattere associativo misto pubblico-privato, dotati di autogoverno, sui quali la Giunta svolge una vigilanza alta che prevede la verifica di coerenza con le norme regionali degli atti più significativi per la vita dei Consorzi stessi.

In relazione allo svolgimento delle operazioni elettorali, sono state adottate con riferimento al Consorzio dell'Emilia Centrale le deliberazioni di Giunta regionale n. 137/2016 e n. 248/2016, quella che appunto ha dato luogo al commissariamento, nonché con riferimento al Consorzio di Piacenza la deliberazione n. 65/2016.

In relazione all'andamento delle operazioni elettorali per il rinnovo degli organi consortili di tutti i Consorzi emiliano-romagnoli, che avverrà, come ricordava il consigliere Foti, tra quattro anni, la Giunta valuterà gli opportuni aggiornamenti normativi. Intanto, in primis per rapidità una modifica dello Statuto tipo dei Consorzi, non escludendo poi anche eventuali altri interventi, al fine di garantire maggiore omogeneità di comportamento organizzativo e maggiore aderenza alle norme, anche con l'obiettivo di favorire la massima partecipazione al voto da parte dei consorziati, e l'effettiva terzietà degli organismi interni deputati a dirimere eventuali controversie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Caselli.

La parola al consigliere Foti per la replica. Ha sei minuti a disposizione.

 

FOTI: Lei non ci crederà, ma sono non insoddisfatto.

 

(interruzione dell'assessore Caselli)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Questo scambio di cortesie… Bene, procediamo.

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