Regione (Archivio)

Azione di Atersir e Regione incoerente su Reggio Emilia e Piacenza; mancati contributi regionali saranno coperti dalle tasche dei cittadini

Data: 12/10/2017
Numero: 5403
Soggetto: Assemblea

Per sapere, premesso che: - 

la delibera del Consiglio Locale di Reggio Emilia del 20 aprile 2016 (CLRE/2016/5), con la quale lo stesso esprime parere favorevole al Piano economico-finanziario 2016 relativo al Servizio Gestione Rifiuti Urbani nel territorio provinciale di Reggio Emilia, riporta nelle proprie premesse "preso atto che è previsto da parte della Provincia di Reggio Emilia un contributo di € 3.500.000 finalizzato al contenimento delle tariffe - conseguente all'incremento del prezzo di smaltimento registrato tra gli anni 2015 e 2016, di cui il 13% a favore di Sabar Servizi Srl e la restante parte a favore di Iren Ambiente Spa -, a seguito di erogazione per analoga finalità da parte della Regione Emilia Romagna, da formalizzare in specifico accordo;"; 

di analogo contributo "che verrà corrisposto da parte della Regione Emilia Romagna, con accordo da formalizzare, al fine di calmierare i prezzi di smaltimento e per attivare nuovi investimenti sul territorio" si dà atto anche nella delibera del Consiglio Locale di Piacenza del 22 aprile 2016 (CLPC/2016/3). In detto caso si parla di un importo "di circa 780.000euro" precisando che "detto contributo si intende, al momento, reiterato fino all'annualità 2018 e da reiterarsi nei successivi bilanci fino al 2026"; 

la deliberazione del Consiglio d'Ambito del 26 aprile 2016 (CAMB/2016/26), con la quale vengono approvati i Piani economico – finanziari del servizio di gestione dei rifiuti urbani per l'anno 2016 dei territori provinciali di Parma, Piacenza, Reggio Emilia ai sensi dell'art. 7 comma 5 lett. b) e c) L.R 23/2011, a sua volta reca nelle premesse "preso atto dei contributi previsti da parte della Provincia di Reggio Emilia e della Regione Emilia-Romagna descritti nelle deliberazioni CLRE05/2016 del 20/04/2016 e CLPC03/2016 del 22/04/2016 e finalizzati a calmierare i prezzi di smaltimento e ad attivare nuovi investimenti;"; 

in data 6 giugno 2017 il Consiglio d'Ambito di ATERSIR, con atto CAMB/2017/39 e con atto CAMB/2017/40, entrambi relativi al Servizio Gestione Rifiuti Urbani nel territorio provinciale di Reggio Emilia, ma rispettivamente riferiti ai due gestori SABAR Servizi s.r.l. ed IREN Ambiente s.p.a., autorizza gli stessi a rifarsi sull'utenza per il recupero delle anticipazioni finanziarie derivate dall'approvazione dei Piani economico-finanziari del servizio di gestione dei rifiuti urbani relative all'anno 2016; 

dette "anticipazioni", che poi anticipazioni non sono, come è facile desumere dai due atti, derivano da minori entrate che nelle premesse di entrambi gli atti vengono così motivate: 

"preso atto del contributo previsto – nelle deliberazioni CLRE/2016/5 del 20 aprile 2016 e CAMB/2016/26 del 26 Aprile 2016 - pari a € 3.500.000, finalizzato al contenimento delle tariffe conseguente all'incremento del prezzo di smaltimento registrato tra gli anni 2015 e 2016, da stanziarsi da parte della Provincia di Reggio Emilia a seguito di erogazione per analoga finalità da parte della Regione Emilia Romagna. Specificando che il contributo sopraccitato avrebbe dovuto essere erogato per il 13% a favore di SABAR Servizi S.r.l. e la restante parte a favore di IREN Ambiente S.p.a.; 

considerato che per ragioni indipendenti dalla volontà dei soggetti istituzionali coinvolti non è stato possibile dar seguito a tale previsione; 

ritenuto comunque di dover garantire nell'immediato ai comuni l'invarianza dell'equilibrio del citato piano finanziario del Servizio Rifiuti Urbani 2016, rispetto alla mancata entrata regionale prevista al fine di evitare squilibri nei bilanci dei medesimi; 

considerata l'urgenza di rendere coerenti le scritture contabili dei Comuni con gli atti assunti da Atersir, tenuto conto della imminente scadenza del termine per l'approvazione dei bilanci consuntivi; 

ritenuto altresì che gli importi in riduzione, pari a € 3.045.000, di competenza del Gestore IREN AMBIENTE S.p.A costituiscano di fatto anticipazioni finanziarie che andranno recuperate in un tempo di tre anni all'interno dei piani finanziari in ragione, per ciascun anno, di un terzo dell'importo attribuito a ciascun Comune;" 

stessa cosa, seppure per importi minori, nel secondo atto: "gli importi in riduzione, pari a € 455.000, di competenza del Gestore SABAR SERVIZI S.r.L costituiscano di fatto anticipazioni finanziarie che andranno recuperate nei prossimi anni mediante risorse da Piano di Azione Ambientale"; 

allo stato non sono rinvenibili atti del Consiglio d'Ambito di ATERSIR relativi al territorio provinciale di Piacenza nel quale vengono previste restituzioni analoghe a quelle previste per gli utenti reggiani; 

quali trattative siano intercorse fra la Regione Emilia-Romagna e la Provincia di Reggio Emilia in ordine a detto contributo e quali eventuali atti siano stati adottati in merito; 

com'è spiegabile che il Consiglio d'Ambito di ATERSIR abbia approvato i Piani economico – finanziari del servizio di gestione dei rifiuti urbani per l'anno 2016 in oggetto sulla base di semplici congetture riguardanti a ipotetiche contribuzioni non ancora formalizzate in atti da parte di Provincia e Regione; 

per quali ragioni "indipendenti dalla volontà dei soggetti istituzionali coinvolti" non sia stato formalizzato l'accordo fra la Regione Emilia-Romagna e la Provincia di Reggio Emilia "finalizzato al contenimento delle tariffe, conseguente all'incremento del prezzo di smaltimento registrato tra gli anni 2015 e 2016"; 

- se il prefigurato accordo tra la Regione Emilia-Romagna e la Provincia di Piacenza sia invece stato formalizzato o anche in questo caso si dovrà assistere all'ennesimo balletto di atti destinato a scaricare sugli utenti errori altrui; 

- quale giudizio intenda esprimere la Giunta regionale in ordine alla "leggerezza", al limite del dolo, con la quale il Consiglio d'Ambito di ATERSIR ha agito, consapevole che tanto a ripianare eventuali "buchi" avrebbero provveduto i cittadini chiamati a sostenere gli oneri di "restituzione anticipazione", voce che molto più propriamente dovrebbe essere definita "promesse disattese della Regione" oppure "errore di calcolo da parte di ATERSIR".

Tommaso Foti

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