Regione (Archivio)

Demolizione albergo di Barberino (Bobbio); intervento su una struttura abusiva pagato con i soldi dei contribuenti, la Regione si rivalga

Data: 23/09/2016
Numero: 3260
Soggetto: Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna
Data Risposta: 29/11/2016

Per sapere, premesso che:- 

nell'interrogazione parlamentare n. 4-11039, presentata il 24 settembre 1985 e rivolta ai Ministri dell'interno, dei lavori pubblici, delle finanze e di grazia e giustizia, il deputato Carlo Tassi chiedeva - tra l'altro - se fosse nota "la situazione dell'immobile sito in località denominata « Orrido di Barberino», in alta val Trebbia, in agro Bobbio (Piacenza), che rimane in opera nonostante che ne sia ordinata la demolizione sin dal lontano 1978. Infatti, detto immobile costruito sull'alveo del Trebbia, addirittura in parte rilevante e comunque indispensabile per la statica su terreno demaniale, nonostante la sua illegittimità, nonostante il pericolo che rappresenta anche in caso di grossa piena del fiume Trebbia, resiste da anni agli ordini di abbattimento."; 

rispondendo il 16 gennaio 2008 all'interrogazione a risposta in Commissione 5-00988 presentata dallo scrivente alla Camera dei Deputati - interrogazione volta a richiedere al Governo di sollecitare l'Agenzia del Demanio affinché la stessa consegnasse al proprietario del predetto immobile il documento di accessione ex articolo 941 del codice civile, relativo all'istanza presentata fin dal 1991 e più volte reiterata - il sottosegretario Alfiero Grandi affermava che: "l'Agenzia del Demanio ha, di recente, ritenuto necessario chiedere all'Autorità di Bacino di Parma la trasmissione di una dettagliata relazione, per verificare il perdurante stato di precarietà delle fondamenta del fabbricato che si eleva dai terreni a suo tempo estromessi, stato di precarietà che aveva indotto l'A.I.PO - Agenzia interregionale per il fiume Po, con nota del 12 febbraio 2004, a rappresentare l'urgenza della demolizione dell'edificio, ciò al fine di potere altresì verificare, con dettagliata relazione, quanto è risultato da un sopralluogo congiunto, in data 16 ottobre 2007, della filiale dell'Agenzia del demanio, del Servizio tecnico dei bacini affluenti dal Po - Ufficio di Piacenza, dell'Agenzia interregionale per il fiume Po, dal quale sarebbe emerso che per parte dei terreni estromessi, con decreto 15 gennaio 1991 del Magistrato del Po di Parma, non sussistono più i presupposti di cui al citato decreto." Ed ancora: "Della questione l'Agenzia del Demanio ha interessato, altresì, il Servizio tecnico dei bacini degli affluenti del Po e l'Autorità di Bacino di Parma in modo da scongiurare il pericolo per la pubblica incolumità, derivante, come innanzi detto, dal precario equilibrio idrogeologico nell'area in esame."; 

nell'evidente complicità di più pubblici poteri - convinti, a parole, della necessità dell'abbattimento dell'immobile in questione, nei fatti maestri nel lasciare tutto com'era - si è dovuta attendere la tragica alluvione (13 e 14 settembre 2015) che ha colpito vaste zone della Provincia di Piacenza perché venisse abbattuto il predetto ex albergo Barberino; 

è qui però il caso di evidenziare che dell'abbattimento del detto Albergo nulla si dice a pagina 27 della Determinazione Dirigenziale n° 984 del 20/11/2015, assunta dal Direttore dell'Agenzia Regionale di Protezione Civile, in qualità di Commissario Delegato, laddove testualmente si legge: "In Comune di Bobbio l'esondazione del Trebbia ha causato vari danni ad infrastrutture pubbliche e private. Le principali infrastrutture danneggiate sono: 

- Strada Comunale di Barberino, che collega il territorio Comunale di Bobbio con il confinante Comune di Coli viene anche utilizzata come pista ciclabile per evitare di percorrere la galleria di Barberino sul tratto della nuova SS 45 di Val Trebbia. Il danno maggiore consiste nel crollo del ponte realizzato in muratura di sassi e mattoni con conseguente interruzione completa del transito; 
- strada e guado Rio Cassolo, collegano le abitazioni site nella parte bassa della frazione di Cassolo con la viabilità principale e con i centri commerciali; 
- Area sosta Camper, èstata completamente inondata dal fiume che è uscito dagli argini 500 m a monte, in un punto non protetto, ed ha depositato limo su tutto il piazzale, le aree verdi ed ha intasato tutte le tubature dell'illuminazione pubblica e degli scarichi fognari; 
- Impianto di depurazione a servizio del Capoluogo, è stato completamente allagato con gravi danni agli impianti elettrici."; 

per contro, a pagina 34 della predetta Determina Dirigenziale, il punto 3.1 elenca gli "Interventi di somma urgenza e urgenti realizzati o in corso già finanziati dalla Regione Emilia-Romagna a favore degli enti locali": tra i 24 interventi - finanziati per un importo complessivo di € 2.561.108,80 - risulta inserito anche lo "Intervento urgente di demolizione fabbricato fortemente lesionato per scongiurare rischio occlusione alveo torrente Trebbia.(RIF. N187/2015)" del costo relativo di 128.480,00 euro; 

in una nota regionale, pubblicata sabato 31 ottobre 2015, pagina 28, si legge testualmente: «Lo scheletro in cemento armato di un albergo costruito nell'alveo del fiume, del quale da decenni si chiede l'abbattimento, sarà demolito grazie al finanziamento della Regione, che interviene per scongiurare il rischio dell'ostruzione del fiume che potrebbe essere causata da un crollo dell'immobile, rimasto fortemente lesionato in seguito all'alluvione del 13 e 14 settembre scorsi»;

se la Regione Emilia-Romagna, dopo avere anticipato il costo delle opere al Comune di Bobbio, abbia attivato le dovute procedure per il recupero della spesa anticipata, non essendo possibile che gli oneri derivanti dall'abbattimento di una costruzione ritenuta abusiva dalla competente autorità siano posti a carico della collettività; 

nel caso in cui nessuna azione per il recupero della suddetta spesa sia stata posta in essere dalla Giunta Regionale, quale norma di legge autorizzi detto omissivo comportamento, censurabile sotto più profili e rilevante ai fini contabili, quanto meno sotto il profilo del danno erariale; 

se risulti oggi transitabile il citato ponte crollato e quando al posto dell'albergo abbattuto - che ora lascia spazio a una veduta mozzafiato dalla strada comunale particolarmente suggestiva, perché nei dintorni vi sarebbe la grotta di San Colombano, con la sua impronta, e ci sono i resti dell'ex dogana - sarà realizzata la pista ciclabile fino a Cassolo.

Tommaso Foti

RISPOSTA

L'intensa perturbazione che, dalla serata di domenica 13 alle prime ore del14 settembre 2015, ha interessato principalmente i bacini dei fiumi Trebbia, Aveto, Nure, e Ceno, ha fatto registrare, in alcune stazioni di misura, cumulate di pioggia superiori a 300 mm in 6 ore, cui corrispondono valori di tempo di ritorno associato che superano i 500 anni. 

L'evento di piena sul fiume Trebbia del 14.09.2015 ha registrato valori storici su tutti gli idrometri dislocati lungo il suo corso da monte a valle con superamento della soglia 3, provocando erosioni spondali, allagamenti e danni alle infrastrutture. In particolare, in comune di Bobbio, si è verificato il crollo del ponte di Barberino con conseguente interruzione al transito e un aggravamento delle condizioni statiche del fabbricato, oggetto dell'interrogazione in parola. 

L'eccezionale evento di piena ha provocato ingenti danni ed in parte modificato la morfologia del Fiume Trebbia, aumentando il rischio residuo per i territori rivieraschi in caso di ulteriore evento meteorico. 

Per tale motivo, la Regione Emilia Romagna, per il tramite delle proprie strutture tecniche (Agenzia di Protezione Civile e Servizio Tecnico di Bacino Affluenti Po) ha disposto numerosi interventi di somma urgenza, in parte realizzati direttamente ed in parte assegnando concorsi finanziari ai comuni interessati. 

In questo contesto, nel Comune di Bobbio, vista la grave situazione determinatasi dal crollo del ponte e considerato lo stato di grave rischio di crollo dell'immobile fortemente lesionato, che avrebbe potuto comportare un ulteriore significativo ostacolo al deflusso del corso d'acqua in particolare in occasioni di ulteriori piene, la Regione Emilia-Romagna ha autorizzato un concorso finanziario al Comune, su richiesta dello stesso, per la riduzione del rischio idraulico mediante la demolizione del fabbricato. 

Per tale attività è stato disposto, da parte del Direttore dell'Agenzia di Protezione Civile, un concorso finanziario per interventi urgenti di protezione civile ex art. 10 L.R. 1/2005 relativi agli "Interventi di somma urgenza per la demolizione di un fabbricato fortemente lesionato in conseguenza dell'evento calamitoso verificatosi nei giorni 13 e 14 settembre 2015 in località 'Ponte Barberino' in Comune di Bobbio (PC)". 

L'intervento è stato inserito anche al capitolo 3 del Piano dei primi interventi urgenti di Protezione Civile in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che nei giorni 13 e 14 settembre 2015 hanno colpito il territorio delle province di Parma e Piacenza, approvato con determinazione dirigenziale n. 984 del 20/11/2015, tra quelli di somma urgenza e urgenti realizzati o in corso e da realizzare finanziati con altre risorse rispetto a quelle assegnate alla gestione commissariale. 

Il Piano, come previsto dall'Ordinanza Capo Dipartimento Protezione Civile n. 292/2015, è stato poi approvato dal Dipartimento di protezione civile con nota n.57551 del 19 novembre 2015 sia per la parte relativa ai fondi statali sia per quella relativa ai fondi regionali. 

Informo che l'Agenzia di Protezione Civile non ha provveduto ad anticipare al Comune le somme relative al costo della demolizione dell'immobile in questione, in quanto il trasferimento dei fondi è previsto solo a fronte di puntuale rendicontazione. 

Con determinazione del Direttore dell'Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile n. 1308 del 6 settembre 2016 è stato adottato l'impegno di spesa per l'attivazione del concorso finanziario citato. 

Prima di procedere all'adozione del provvedimento di liquidazione, a seguito della rendicontazione inviata dal comune, l'Agenzia ha attivato ulteriori accertamenti finalizzati alla verifica del permanere dei requisiti per il riconoscimento al Comune di Bobbio del contributo ex art. 10 LR. 1/2005. 

Entro la fine del corrente anno verrà adottato l'atto conclusivo del procedimento. 

Rispetto al ripristino della viabilità interrotta con il crollo del ponte, sono in corso approfondimenti tecnici con il Comune per valutare la soluzione progettuale ritenuta più idonea. 

Al riguardo si precisa che sussiste la disponibilità di un concorso finanziario di ANAS e della Regione Emilia-Romagna nei limiti delle risorse disponibili nel bilancio di previsione 2017-2019.

Paola Gazzolo

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