Regione (Archivio)

Piacenza Expo SPA, avviata da parte della Regione la procedura di liquidazione delle quote detenute; Foti: 'scelta incomprensibile e dannosa'

Data: 09/10/2017
Numero: 5377
Soggetto: Assessore al Bilancio, Riordino Istituzionale, Risorse Umane e Pari opportunita'
Data Risposta: 01/12/2017

Per sapere, premesso che: - 

con delibera n. 1194 del 2/8/2017, avente ad oggetto "Aggiornamento in merito al processo di riordino delle società partecipate regionali", la Giunta Regionale ha dato atto che erano in corso di attuazione quanto disposto dalle delibere della Giunta stessa n. 514/2016 e n. 2326/2016, con particolare riguardo alla attività specialistica della società Paragon Business Advisors in riferimento alla analisi relativa agli scenari di aggregazione delle società in house providing e alla predisposizione dei bandi per la cessione di quote societarie e alla attività relativa alla aggregazione dei processi di elaborazione delle paghe per le società in house providing; 

alla luce di tutto quanto sopra richiamato, la Regione Emilia Romagna ha ritenuto di procedere alla razionalizzazione nel seguente modo: A) fusioni e aggregazioni finalizzate alla creazione di due nuove realtà in luogo delle quattro società preesistenti, ovvero fusione tra Aster S.c.p.a. ed Ervet S.p.a., previa acquisizione del ramo d'azienda di pertinenza regionale di FBM S.p.a. (e successiva liquidazione di FBM S.p.a.) da un lato e aggregazione tra Cup2000 S.c.p.a. e Lepida S.p.a. dall'altro, tramite acquisizione da parte di Lepida del ramo d'azienda di Cup 2000 inerente l'ICT; B) mantenimento della partecipazione nelle seguenti società: Aeroporto Guglielmo Marconi S.p.a.; Bologna Fiere S.p.a.; Fiere di Parma S.p.a.; Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori- IRST S.r.l.; Porto intermodale Ravenna spa S.A.P.I.R; Italian Exhibition Group S.p.a. (già Rimini Fiera S.p.a.); TPER S.p.a.; Ferrovie Emilia Romagna S.r.l.; C) dismissione delle partecipazioni nelle seguenti società: Cal- Centro agro alimentare e logistica S.r.l. cons.; Centro agro alimentare di Bologna S.c.p.a.; Centro agro alimentare riminese S.p.a.; Terme di Castrocaro S.p.a.; Terme di Salsomaggiore e di Tabiano S.p.a.; Piacenza Expo S.p.a.; Reggio Children- Centro internazionale per la difesa e la promozione dei diritti dei bambini S.r.l.; Banca popolare Etica S.c.p.a.; Infrastrutture fluviali S.r.l. (già deliberata cessione delle quote); Società attracchi parmensi S.r.l.(liquidazione già chiusa); 

con delibera n. 1419 del 25/09/2017 la Giunta Regionale ha, tra l'altro, confermato le linee di intervento della Regione di cui sopra e, quindi, la dismissione delle quote di partecipazione in Reggio Children – Centro Internazionale per la difesa e la promozione dei diritti dei bambini S.r.l., Banca Popolare Etica S.c.p.a., Piacenza Expo S.p.a.; 

con la detta delibera a Giunta Regionale ha dato altresì atto che è in corso di redazione il progetto di legge regionale in tema di società partecipate, al fine di armonizzare la legislazione regionale con le innovazioni nell'ambito delle partecipazioni societarie della Regione Emilia- Romagna; 

la dismissione della quota di partecipazione della Regione in Piacenza Expo Spa appare incomprensibile, anche alla luce dei tanti proclami in materia di riordino del sistema fieristico regionale, ma soprattutto risulta sorprendente solo che si pensi che fu proprio la Regione, alcuni lustri or sono, a suggerire e sollecitare la realizzazione di una nuova struttura fieristica a Piacenza, la qualcosa - per altro - è stata poi concretamente possibile attuare grazie al notevole apporto finanziario del Comune di Piacenza che, ancora oggi, detiene una partecipazione azionaria superiore al 60%; 

- in ragione anche di una mozione approvata all'unanimità nel corso dei lavori del Consiglio Comunale di Piacenza (18 ottobre 2016) la Amministrazione Provinciale di Piacenza ebbe a rivedere la decisione, prima assunta, di cedere la propria partecipazione azionaria (poco più del 5%) in Piacenza Expo. All'evidenza, se la Regione dovesse mettere in vendita la quota di azioni detenute (poco più dell'1%) anche l'Amministrazione Provinciale di Piacenza potrebbe ritornare sui suoi passi; 

- se la Giunta Regionale intenda rivedere la decisione assunta riguardo la propria partecipazione in Piacenza Expo SPA e, quindi, escludere la previsione della sua alienazione dal progetto di legge su richiamato.

Tommaso Foti

RISPOSTA

La razionalizzazione delle società e delle partecipazioni regionali in Emilia Romagna è cominciata nel 2015, con la DGR 924/2015 "Criteri e indirizzi per la razionalizzazione delle società e delle partecipazioni regionali" , con la quale sono state individuate le partecipazioni societarie regionali che svolgevano attività di interesse generale e corrispondevano al criterio dell'indispensabilità al perseguimento delle finalità istituzionali dell'ente proprietario, risultando pertanto compatibili con i vincoli imposti dal legislatore; con la medesima delibera si era altresì stabilito che il riordino delle società regionali in house venisse svolto secondo uno specifico percorso, in coerenza con il processo in atto di riorganizzazione dell'amministrazione regionale e congiuntamente alla attività volta alla definizione del modello amministrativo unico di controllo analogo. 

La successiva DGR 514/2016 "Percorso di semplificazione, riordino e razionalizzazione delle partecipazioni societarie della Regione Emilia-Romagna" ha fissato in modo puntuale gli obiettivi e i percorsi per il riordino e la riorganizzazione del sistema regionale delle partecipazioni societarie. 

In particolare per quanto riguarda le partecipazioni nelle società fieristiche, la Regione ha da subito inteso perseguire l'obiettivo di realizzare un unico polo sul territorio regionale in cui aggregare tutte le tre realtà presenti che si intendono mantenere, in modo da migliorare le politiche di promozione e valorizzazione imprenditoriale della Regione Emilia-Romagna. 

Con la successiva DGR 2326/2016 "Attuazione del piano di semplificazione, riordino e razionalizzazione delle partecipazioni societarie della Regione Emilia-Romagna approvato con DGR 514/2016", si confermava poi la valutazione, effettuata con la DGR 514/2016, relativamente alle partecipazioni societarie, diverse da quelle in house providing, da mantenere stanti le caratteristiche di strategicità e indispensabilità rispetto al perseguimento delle finalità istituzionali del governo regionale e la produzione di servizi di interesse generale. 

La DGR 1419/2017 ha approvato il piano di revisione straordinaria delle partecipazioni societarie della Regione Emilia Romagna, in attuazione dell'art. 24 del d.lgs. n. 175 del 2016, nel quale tra l'altro si conferma la dismissione di Piacenza Expo, in continuità con i percorsi sopra descritti. 

A completamento di questo percorso la Giunta regionale sta predisponendo apposito progetto di legge avente ad oggetto la razionalizzazione delle società in house providing. 

La ragione della dismissione delle quote di partecipazione (1% circa) della Regione nella società PiacenzaExpo SpA risiede nella nuova disciplina introdotta dal D.Lgs. n. 175/2016 "Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica". Tale nuova disciplina non ha solamente deciso un generalizzato obbligo di revisione straordinaria delle partecipazioni detenute, per mezzo della redazione di un piano di riordino, ma più sostanzialmente ha reso obbligatorio una verifica degli obiettivi perseguiti con la partecipazione societaria rispetto a possibili azioni alternative. Nel caso di PiacenzaExpo SpA la Regione ha ritenuto che la realizzabilità degli obiettivi di cui alle leggi regionali 12/2000 e 15/2008 per il tramite di una partecipazione esigua al capitale sociale della società può essere sostituita da politiche di sostegno alternative. E' comunque intenzione della Regione far sì che PiacenzaExpo Spa partecipi al processo di aggregazione del sistema fieristico regionale.

Emma Petitti

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