Regione (Archivio)

Interrogazione a risposta immediata: procedure riguardanti l'aggregazione dell'Istituto Professionale 'Solari' di Fidenza e dell'Istituto Statale 'Magnaghi' di Salsomaggiore

Data: 17/01/2017
Numero: 116
Soggetto: Assemblea

OGGETTO 3867

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le procedure riguardanti l'aggregazione dell'Istituto Professionale "Solari" di Fidenza e dell'Istituto Statale di Istruzione superiore "Magnaghi" di Salsomaggiore, e la revoca dei relativi provvedimenti. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l'argomento 3867, a firma del consigliere Foti: Interrogazione circa le procedure riguardanti l'aggregazione dell'Istituto Professionale "Solari" di Fidenza e dell'Istituto Statale di Istruzione superiore "Magnaghi" di Salsomaggiore, e la revoca dei relativi provvedimenti.

La parola al consigliere Foti, per illustrare l'interrogazione in oggetto.

Risponde l'assessore Bianchi.

Prego consigliere Foti.

 

FOTI: Assessore, cercherò di essere più diffuso nella replica. Io voglio solo conoscere l'opinione sua e della Giunta in ordine all'atteggiamento del presidente della Provincia di Parma. Anche accogliendo un'indicazione che era venuta da una delibera della Giunta regionale, il Consiglio provinciale di Parma ha chiesto la revoca dei precedenti atti riguardanti una fusione a due per creare quel polo agroalimentare, di cui si parla anche nella delibera della Giunta regionale, con una fusione – chiamiamola così; sono brutti i termini da utilizzare – e con un coordinamento operativo amministrativo a quattro.

In realtà, però, se tutte le procedure della cosiddetta "fusione a due" rimangono in piedi e, addirittura, si raccolgono le iscrizioni che promanano dalla fusione a due, è evidente che sia la delibera della Giunta regionale che l'atto del Consiglio provinciale, dove si chiede la revoca, vengono meno. A questo punto, bisogna capire se nell'ambito dell'autonomia conferita alla Provincia di Parma il presidente della Provincia possa disattendere l'impostazione della Regione e anche quella del Consiglio provinciale.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

La parola per la risposta all'assessore Bianchi. Prego.

 

BIANCHIassessore: Grazie, consigliere Foti.

Torniamo su questo tema, già trattato in quest'Aula con un intervento del collega Raineri, su cui abbiamo già discusso. La situazione è questa. Lei descrive molto bene, nella sua presentazione, i diversi step, che sono stati, sostanzialmente, una prima delibera presa dal Consiglio provinciale di Parma, poi la presa d'atto da parte della Conferenza regionale per l'istruzione e la formazione, che io presiedo, e la successiva presa d'atto da parte della Giunta, con una propria delibera.

Come lei ricorda, giustamente, noi ne abbiamo preso atto, essendo competenza della Provincia, però dando un chiaro invito, una raccomandazione a tenere conto che questa aggregazione fra i due istituti, prevista dalla delibera della Provincia, dovesse avvenire nell'ambito di una più ampia riaggregazione di tutto il polo. Sulla base di questo, l'Ufficio scolastico regionale, con il quale lavoriamo in strettissimo raccordo e che voglio ancora una volta ringraziare, di fatto dispone a sua volta una propria delibera, in cui si legge: "Con riferimento alla nota dell'Ufficio scolastico regionale – scrive il dirigente Bocedi – in attuazione della delibera della Conferenza regionale, nelle more di una verifica di fattibilità per l'anno scolastico 2017-2018 del nuovo polo agroalimentare comprendente le istituzioni scolastiche Galilei, Bocchialini, Solari e Magnaghi, si invitano gli istituti interessati ad aggiornare il modulo di iscrizione", perché le iscrizioni o, meglio, le pre-iscrizioni partono fin da ora.

Rispetto a questo, io ho scritto immediatamente, alla ripresa, cioè il giorno 9, al presidente della Provincia una lettera per chiedere a che punto era lo stato di attuazione della delibera e per richiedere in che modo volesse tener conto dell'invito avanzato. Ho riscritto l'altro ieri. Rispetto alla mozione della quale lei parla, ho scritto prima e ho scritto dopo. Ho ricevuto questa lettera – comunque, le lascio un testo scritto in cui riporto tutto – in cui il presidente della Provincia mi scrive: "Gentile assessore, in merito alla sua richiesta di informazioni relativamente alla deliberazione del Consiglio provinciale n. 54 del 28.11, in specifico per la parte inerente all'aggregazione degli istituti Solari e Magnaghi, le segnalo che sono in corso soluzioni esecutive per la fase tecnico-attuativa del percorso, così come configurato negli atti dell'Ufficio scolastico. Nell'attuale situazione, stante l'avvenuta apertura delle iscrizioni nella modalità online, sulla base delle istruzioni tecniche dell'Ufficio scolastico provinciale, ritenendosi importante non ingenerare ulteriore incertezze nelle scelte di studenti e famiglie, si procederà nella direzione già legittimamente deliberata, lavorando in un tavolo tecnico perché le scuole possano continuare con accordi di rete e programmazioni congiunte".

Io ho ricevuto questa lettera. Stante le nostre competenze effettive e le sue, io le posso garantire che non mancherò di continuare a insistere con la Provincia perché dia risposta continua e immediata a queste soluzioni esecutive a cui fa riferimento il presidente. Rispetto alla mozione della Provincia, ovviamente, io non intervengo sulla legittimità degli atti. Però, agendo sui poteri che effettivamente ho e sulla Conferenza che presiedo, le posso garantire che noi domanderemo costantemente risposta nel piano di effettiva convergenza dei quattro istituti.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Bianchi.

La parola al consigliere Foti per la replica. Ha quattro minuti. Prego.

 

FOTI: Assessore Bianchi, la ringrazio per la risposta che, a mio avviso, è inequivoca, così come peraltro era abbastanza chiara la posizione in occasione dell'interrogazione del consigliere Rainieri. Il problema è che anche in quella lettera che lei ha citato c'è un inciso che fa riferimento all'atto del Consiglio provinciale, che è proprio quell'atto che il nuovo Consiglio provinciale ha richiesto di revocare.

Io posso comprendere che, essendo partite le pre-iscrizioni il 9 gennaio, ci possa essere anche un po' di confusione, ma è una confusione che viene creata. Basterebbe semplicemente dare attuazione agli indirizzi della Regione e ai nuovi indirizzi del Consiglio provinciale e non vi sarebbero ragioni di preoccupazione. Mi pare che se ne stia facendo un problema di lana caprina o di testardaggine istituzionale, la qual cosa, peraltro, non certo dà fastidio a lei, assessore, o a me, ma si riverbera sui genitori e sugli studenti.

Io non penso che vi sia un problema politico-istituzionale. Penso che vi sia un atteggiamento che rasenta l'irresponsabilità nel momento in cui tutti gli organi deputati, ancorché collaterali o in termini di parere, dicono che non va bene una strada a due e si tenta, comunque, di forzare la mano, anche ricorrendo a questioni di emergenza temporale, perché nei fatti si attui quello che ha in testa il presidente della Provincia di Parma, ma che non ha in testa il Consiglio provinciale nuovamente eletto della Provincia di Parma, la Giunta regionale e persino l'Ufficio scolastico provinciale.

Mi sembra ci siano dei limiti oltre i quali l'arroganza dovrebbe lasciare il posto al buonsenso. Mi auguro che il presidente della Provincia di Parma si renda conto che questo atteggiamento non solo non gli dà solidarietà da parte dei sindaci dei territori, che – come lei sa – hanno scritto sia a lei che al presidente Bonaccini pronunciandosi nell'esatto contrario rispetto a quello che è il pensiero della Provincia di Parma, ma soprattutto perché abbiamo verificato che quanto da noi richiesto è in linea esattamente con le esigenze istituzionali e le esigenze professionali delle persone coinvolte.

La ringrazio, quindi, se vorrà continuare a monitorare una situazione che, diversamente, rischia di cadere quasi nel ridicolo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

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TommasoFoti
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