Regione (Archivio)

Pdl, Consiglio Regionale dell'Economia e del Lavoro; con l'abolizione del CNEL si provveda ad abolire anche il CREL regionale

Data: 03/11/2016
Numero: 3489
Soggetto: Assemblea
Data Risposta: 28/11/2017

RELAZIONE 
Colleghi Consiglieri! 

La vigente Costituzione della Repubblica Italiana all'articolo 99 prevede l'istituzione del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro, avendo ritenuto utile il legislatore assegnare a detto organo la funzione di consulenza alle Camere e al Governo secondo le funzioni attribuite dalla legge. 

A detto organo veniva altresì riconosciuta l'iniziativa legislativa e il compito di contribuire alla elaborazione della legislazione economica e sociale secondo i principi ed entro i limiti stabiliti dalla legge. A seguito delle riforme costituzionali del 1999 e del 2001, la maggiore parte delle Regioni, nell'ambito della propria autonomia statutaria, ha previsto l'istituzione dei Consigli Regionali dell'Economia e del Lavoro (o altrimenti denominati). 

Al riguardo, sebbene l'organo rientrasse fra quelli "non necessari" perché non espressamente richiamati dall'articolo 123 della Costituzione, il "nuovo" Statuto della Regione Emilia-Romagna, di cui alla legge regionale 31 marzo 2005, n. 13, all'articolo 59, prevedeva l'istituzione, presso l'Assemblea Legislativa, del Consiglio regionale dell'economia e del lavoro (CREL) quale strumento di analisi, studio, ricerca e confronto per le politiche di programmazione economica e sociale. Come disposto dall'articolo 59, comma 2, del predetto Statuto un'apposita legge regionale avrebbe dovuto disciplinare le funzioni l'organizzazione interna di tale organo. Nei fatti, disposizioni di legge al riguardo non risultano essere state approvate dall'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna. 

Gli unici CREL ad oggi costituiti dovrebbero essere quelli del Lazio, delle Marche e della Toscana (Copas). Detti organi, analogamente a quello nazionale, hanno principalmente funzioni consultive (dovendo fornire talora pareri, anche obbligatori, ma non vincolanti), di collaborazione, di studio e di ricerca; nel caso delle Marche anche d'iniziativa legislativa regionale. Emblematico è poi il caso della Calabria cove il CREL, dopo essere stato normato e regolarmente costituito, è stato successivamente soppresso. 

Il Disegno di legge costituzionale approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016, all'articolo 28 dispone l'abrogazione dell'articolo 99 della Costituzione che - come detto - riconosce, quale organo di rilevanza costituzionale, il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL). L'articolo 40, comma 1, recante le disposizioni finali e transitorie al detto disegno di legge disciplina inoltre i profili amministrativi della soppressione del CNEL, prevedendone il commissariamento entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge costituzionale. 

Il presente progetto di legge regionale, composto da un solo articolo, reca l'abrogazione dell'articolo 59 del vigente Statuto della Regione Emilia-Romagna, sopprimendo così la norma che prevede l'istituzione del Consiglio Regionale dell'Economia e del Lavoro e ciò sia in ragione del fatto che quest'ultimo nei successivi undici anni non è mai stato costituito, sia perché detto organo non appare oggi più rispondere alle esigenze di raccordo con le categorie economiche e sociali che - in origine - ne giustificarono l'istituzione.

PROGETTO DI LEGGE 

Articolo 1 (Abrogazione dell'articolo 59 della Legge regionale 31 marzo 2005, n. 13) 

1. L'articolo 59 (Consiglio regionale dell'economia e del lavoro) della Legge regionale 31 marzo 2005, n. 13, recante "Statuto della Regione Emilia-Romagna", è abrogato.

Tommaso Foti

con la votazione dell'ordine del giorno 3489/1 l'Assemblea Legislativa ha votato il "Non passaggio all'esame degli articoli"

DIBATTITO IN ASSEMBLEA LEGISLATIVA
Prima parte in data 17 ottobre 2017


OGGETTO 3489

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Modifiche alla legge regionale 31 marzo 2005, n. 13 recante 'Statuto della Regione Emilia-Romagna'". A firma del Consigliere: Foti

(Rinvio in Commissione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo al progetto di legge 3489 recante "Modifiche alla legge regionale 31 marzo 2005 n. 13 'Statuto della Regione Emilia-Romagna'", a firma del consigliere Foti.

Richiesta del consigliere relatore, Tommaso Foti, ai sensi dell'articolo 32, comma 3 del Regolamento dell'Assemblea: "trascorsi 180 giorni dalla nomina del relatore senza che la Commissione assembleare competente abbia esaurito l'esame in sede referente di un progetto di legge, questo può essere portato all'esame dell'Assemblea nel testo pubblicato sul supplemento del Bollettino Ufficiale, su richiesta del relatore o di tanti Commissari che rappresentano almeno un quinto dei voti assegnati. Il relatore può svolgere una propria relazione in Assemblea".

Relatore Foti, prego.

 

FOTI: Presidente, io mi sono avvalso di una norma regolamentare per vedere di tirare fuori dalle sabbie in cui era stata collocata, questa proposta.

D'altra parte, ritengo che la modifica qui prospettata sia una modifica soltanto di buonsenso, basterebbe leggere il testo. Dopodiché, mi dispiace se il provvedimento non sia stato discusso in Commissione, ma il motivo per cui è stato iscritto all'Aula è perché erano trascorsi 180 giorni dalla nomina del relatore.

Se vi è un impegno diverso da parte del presidente della Commissione e della maggioranza, di esaminare velocemente questo progetto di legge, io non ho difficoltà a chiedere che venga rimandato in Commissione. L'importante è che non passi un altro anno, ecco.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Il firmatario del progetto di legge, quindi, ha formalizzato la possibilità di rinvio in Commissione. Sono previsti un intervento a favore e uno contro.

Consigliera Tarasconi, prego.

 

TARASCONI: Grazie, presidente.

Ovviamente siamo anche noi d'accordo per discuterne in Commissione, considerando che comunque il CREL non è mai stato istituito dalla legge regionale, e che quindi effettivamente è una questione di buonsenso. È una procedura aggravata, quindi siamo convinti che sia utile tornare in Commissione e chiediamo al presidente Pompignoli di iscriverlo per la Commissione I.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Tarasconi.

Un intervento contro. Non ci sono interventi contro.

Consigliere Pompignoli, qualcosa sull'ordine dei lavori?

 

POMPIGNOLI: Presidente, certo, mi impegnerò io personalmente a calendarizzare ovviamente questo progetto di legge del consigliere Foti. Chiaro è, visto che siamo tutti d'accordo, che potevamo votarlo anche oggi, da quello che ho visto. Se la consigliera Tarasconi indica come prioritaria questa cosa, possiamo votarla anche oggi. Non tolgo però le richieste che ha fatto il consigliere Foti, per cui mi impegnerò a calendarizzare in Commissione il prima possibile.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, presidente Pompignoli.

Metto in votazione, per alzata di mano, la richiesta di rinvio in Commissione dell'oggetto 3489.

 

(È accolta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La richiesta di rinvio in Commissione dell'oggetto 3489 è accolta.

Ci sono stati cinque astenuti.

Passiamo quindi agli atti di indirizzo.


DIBATTITO IN ASSEMBLEA LEGISLATIVA

Seconda parte in data 28 novembre 2017


OGGETTO 3489

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Modifiche alla legge regionale 31 marzo 2005, n. 13 recante 'Statuto della Regione Emilia-Romagna'". A firma del Consigliere: Foti

(Relazione, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno 3489/1 "Non passaggio all'esame degli articoli" - Presentazione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo, anche se non credo che ci siano più i tempi. Adesso sento il relatore.

Passiamo all'oggetto 3489: Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri recante "Modifiche alla legge regionale 31 marzo 2005, n. 13 recante 'Statuto della Regione Emilia-Romagna'", a firma del consigliere Foti. 

Mi permetto di chiedere, visto che il testo è stato licenziato dalla Commissione Bilancio, Affari generali nella seduta del 24 ottobre con parere contrario e il relatore della Commissione è il consigliere Tommaso Foti, se vuole fare la relazione. Ha solo quindici minuti rispetto ai venti che le spetterebbero. Glieli concederei fino alle 13.05. Oppure, se preferisce, può fare la relazione dopo, in apertura. A sua scelta. Cosa preferisce?

 

FOTI: Presidente, facciamola adesso così almeno ce la siamo tolta. Io mi limito solo a illustrare un fatto. Si chiede la modifica di una norma…

 

PRESIDENTE (Saliera): Aspetti che le do la parola ufficialmente.

La parola al consigliere Tommaso Foti, relatore della Commissione. Prego.

 

FOTIrelatore: Qui un po' di stanchezza.

Io mi limito soltanto ad osservare che la proposta di legge sulla quale qui relaziono prevede una modifica statutaria che prevede la soppressione di un istituto che in realtà in questa Regione figura soltanto nello Statuto ma non ha mai avuto una forma di attuazione alcuna.

Osservo, peraltro, che nella seduta del 17 ottobre mi è stato detto che vi era un accordo rispetto al contenuto di questo provvedimento ma non c'era stato il parere della Commissione. Siamo andati in Commissione e la risposta è stata che la maggioranza ha votato contro.

Ovviamente, adesso c'è il solito taglia-gola del non passaggio all'esame del provvedimento, la democrazia è una questione di numeri, avete i numeri quindi è una questione vostra.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

La parola al consigliere Molinari.

 

MOLINARI: La ricostruzione del collega Foti è corrispondente al vero, noi però non siamo tagliatori di gole notoriamente e anche nella discussione in Commissione abbiamo colto il suggerimento logico anche mutuato dal percorso del recente tentativo fallito di riforma costituzionale.

Proprio per questo motivo anche in base ad un confronto con il legislativo, anche in base ad un confronto anche con l'assemblea il cambio dello Statuto che ovviamente sarà un cambio legato alle evoluzioni legate al 116 e di conseguenza anche del percorso che è stato avviato da parte della Giunta stessa terrà in considerazione come suggerimento e comunque anche come provvedimento logico da parte di questa maggioranza la modifica e quindi la soppressione del CREL che ricordiamo, come è stato anche discusso all'interno della Commissione, è puramente un'opportunità prevista dallo Statuto, non è mai stata attivata e non ha mai comportato anche per scelte dalla stessa Amministrazione regionale alcun costo.

Quindi di conseguenza anche proprio alla luce di queste considerazioni, pur bocciando e quindi arrivando alla non discussione del pdl e comunque anche in collegamento a quanto fatto già in Commissione recepiamo quello che è il suggerimento per quanto riguarda quelli che saranno anche gli sviluppi successivi legati allo Statuto stesso e ci impegniamo come maggioranza a cogliere questo suggerimento, questo auspicio derivante anche dai banchi della minoranza in quelli che saranno i passaggi successivi.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Molinari.

Non ho altri iscritti in discussione generale. Chiedo al consigliere Foti se vuole replicare.

La parola al consigliere Foti.

 

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