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Agricoltura e siccita'; subito rilasci straordinari d'acqua in Val Trebbia

Data: 14/07/2021
Numero: 5-06436 / Interrogazione a risposta in commissione
Soggetto: MINISTRO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA, MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI, MINISTRO DELLE INFRATRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
Data Risposta: -

Per sapere – premesso che: 

secondo l'analisi di Coldiretti sui dati del Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration) relativi ai primi cinque mesi dell'anno, il 2021 risulta – fino ad ora – all'ottavo posto tra gli anni più caldi mai registrati nel pianeta, con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani addirittura superiore di 0,77 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo; la siccità rappresenta l'evento climatico avverso più rilevante per l'agricoltura italiana, con danni stimati in media in un miliardo di euro all'anno – soprattutto per la quantità e la qualità dei raccolti – negli ultimi dieci anni; 

i cambiamenti climatici e i maggiori utilizzi di acqua hanno modificato negli anni – dal 1990 ad oggi – la disponibilità della risorsa presente nel bacino del Trebbia, causando criticità per l'irrigazione delle colture agricole della Valle nel territorio piacentino; 

la concessione dell'invaso del Brugneto include l'impegno a lasciare defluire in alveo 2,5 milioni di metri cubi di acqua nel periodo dal 16 maggio al 15 settembre di ogni anno. Il disciplinare di concessione, e in particolare il disciplinare suppletivo, approvato con decreto interministeriale del 15 ottobre 1990, in ragione delle riconosciute ricadute della diga del Brugneto sull'andamento delle portate del fiume Trebbia, di cui il torrente Brugneto è affluente, impone infatti condizioni di esercizio della diga per la tutela dei diritti pregressi delle utenze irrigue piacentine; la concessione di derivazione andrà a scadere nel 2024; 

la convenzione stipulata il 12 luglio 2013 tra la regione Emilia-Romagna, la regione Liguria e la società Mediterranea delle Acque Spa relativamente al maggiore rilascio di acqua dall'invaso del Brugneto nel periodo estivo, prevedeva all'articolo 3, che – per un triennio – nel periodo 16 maggio- 15 settembre fosse possibile prevedere una maggiorazione del deflusso di acqua dall'invaso del Brugneto al fiume Trebbia (da aggiungersi alla quantità che deve normalmente essere già rilasciata ogni anno in base al citato Disciplinare, pari a 2,5 milioni di metri cubi) per un volume « sino » a metri cubi 1,5 milioni; 

il recente accordo sottoscritto dai presidenti delle regioni Emilia-Romagna e Liguria, che conferma la maggiorazione del deflusso di acqua dall'invaso del Brugneto al fiume Trebbia nei limiti di cui sopra, appare – in costanza dell'attuale andamento climatico – del tutto insufficiente, atteso che il bacino del Trebbia esprime una domanda di circa 6 milioni di metri cubi di acqua. Ne segue che, se anche nei prossimi giorni non dovessero verificarsi significative precipitazioni, il mondo agricolo piacentino si troverà – per l'ennesima volta – di fronte ad una gravissima emergenza; appare essenziale che, con riferimento al caso che qui interessa, siano previsti rilasci supplementari, aumentando il quantitativo di acqua a disposizione dell'agricoltura della zona -: 

se i fatti di cui in premessa siano noti ai Ministri interrogati e se e quali iniziative, per quanto di competenza, e in raccordo con le regioni interessate, si intendano assumere al riguardo, al fine di pervenire ad una positiva soluzione che eviti situazioni di emergenza sul piano ambientale ed agricolo.

On. Tommaso Foti

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