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Conversione in legge decreto 'green pass'; ennesima fiducia richiesta da un Governo piu' autoritario che autorevole

Data: 18/01/2022

Disegno di legge: S. 2463 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 novembre 2021, n. 172, recante misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali (Approvato dal Senato) (A.C. 3442)

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TOMMASO FOTI (FDI). Signor Presidente, signor rappresentante del Governo, colleghi, spiace dover iniziare questo intervento con un proverbio ormai stagionato, ma pare che sia il più adatto, cioè: "Il lupo perde il pelo ma non il vizio" (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Dal suo insediamento, il Governo Draghi ha chiesto 36 voti di fiducia. È stato equanime: 18 nel ramo della Camera e 18 nel ramo del Senato, per essere sicuro di aver espropriato proprio fino in fondo tutti i due rami della loro funzione legislativa. Vede, Presidente, non è solo il caso del vizio; c'è anche il record per il miglior vizietto, perché è arrivato, il Governo Draghi, a chiedere 5 voti di fiducia in 48 ore. È un record che non ha precedenti nella storia parlamentare! Allora, la conclusione è nei fatti: questo Governo è più autoritario che autorevole (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). La riprova si ha proprio se ricostruiamo l'esame del decreto-legge che qui stiamo trattando. È stato trasmesso al Senato della Repubblica il 26 novembre e sono stati fissati i termini per gli emendamenti, prima al 14 e poi al 15 dicembre 2021. Ebbene, il provvedimento è stato esaminato dalla 1ª Commissione 48 giorni dopo e, nonostante i 48 giorni a disposizione, l'11 gennaio la 1ª Commissione del Senato ha rinviato l'esame del provvedimento perché non c'erano i pareri, né del Governo, né della Commissione bilancio. Il provvedimento è stato esaminato in un solo giorno, il 12 gennaio, dopo ben quattro rinvii dell'Aula e quattro rinvii della Commissione. Poi è stato trasmesso il 13 gennaio alla Camera dei deputati. Se andiamo a vedere, le Commissioni che non si sono pronunciate in sede consultiva sono la stragrande maggioranza rispetto alle Commissioni che si sono pronunciate. Ieri il provvedimento è arrivato all'esame dell'Aula e non poteva non mancare la richiesta del voto di fiducia. Eppure, in questo quadro l'epidemia si diffonde e il Ministro Speranza è sempre alla ricerca di un centro di gravità permanente che non gli faccia mai cambiare idea sui vaccini e sui green pass per la gente. E, infatti, un giorno il vaccino immunizza, l'altro previene; il giorno successivo ancora rende più blandi gli effetti del COVID. Insomma, uno, nessuno e centomila: povero Pirandello, quali pessimi emulatori ha avuto in voi (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)! Ma, in compenso, questa situazione ha scatenato tanti Don Ferrante, che, improvvisatisi tutti i virologi, hanno finito per creare un caos in ogni ambito, per cui ognuno oggi è legittimato a dire la sua verità non esistendo alcuna verità. In compenso il Governo è stato prodigo di ludi cartacei, soprattutto durante le feste. Ci ha riservato, infatti, tre puntate straordinarie di C'è Posta per Te: alla vigilia di Natale il decreto-legge n. 221; alla vigilia di Capodanno il decreto-legge n. 229; per l'Epifania, invece, la Befana del Governo era un po' in ritardo nel pulire i camini e, allora, il giorno successivo non poteva mancare il primo decreto-legge del 2022. In realtà - e questo, signor sottosegretario, è il punctum dolens -, il Governo Draghi dal suo insediamento ha adottato, solo riguardando il contenimento e la gestione dell'emergenza COVID, 19 decreti-legge, sei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri e una delibera del Consiglio dei Ministri. Una imponente attività legislativa da fare invidia alla Treccani del vaccino, se non fosse per l'impotente prodotto: la pandemia dilaga nonostante il valzer delle norme contraddittorie che sono state emanate. Allora, andiamo a vedere di che cosa stiamo parlando. Abbiamo il green pass del campo dei miracoli. Sì, perché - vedete - nella conferenza stampa del 22 luglio il Presidente del Consiglio - non un cittadino che passava per la strada, ma il Presidente del Consiglio - disse testualmente che: "il green pass consegnava agli italiani luoghi sicuri dove non era possibile contagiarsi". Eviterò di ricordare a quest'Assemblea quanti sono i casi di contagio e quanti sono i casi di morte che sono stati verificati sul campo nonostante il green pass e forse anche causa il green pass (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia) Quanto all'obbligo vaccinale, vorrei ricordare che questo Governo, anche in una materia così delicata, ha pensato di procedere a rate, inventando, quindi, l'obbligo vaccinale a rate: se andiamo al provvedimento in esame, esso è riservato ad alcune specifiche categorie; nel provvedimento adottato successivamente, si estende anche a tutti gli over 50. Questo è il modo di legiferare, con questa continua serie di messaggi contraddittori e a spot e con questa vicenda di non dire fino in fondo e di non avere chiaro il quadro di ciò che serve e di ciò che non serve: non è possibile che si individui il 20 novembre una categoria che dev'essere vaccinata, il 29 dicembre un'altra, il 7 gennaio un'altra, quasi fosse una tombola. Non si può sorteggiare in materia scientifica! Bisogna saper esprimere delle certezze e la politica, se non interpreta i dati che le vengono dalla comunità scientifica, meglio fa a non fare la politica ma a fare qualcos'altro (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Non si è obbligati a fare né il Presidente del Consiglio, né il Ministro, né il sottosegretario! Procedere in questo modo ha alimentato tutta una serie di dubbi che poi diventano difficili da sconfiggere, insinuando dei giudizi negativi anche nei confronti di chi i giudizi li aveva positivi rispetto alla campagna di vaccinazione. Infatti, si sarebbe dovuto dire dall'inizio ciò per cui veniva richiesto il vaccino e non continuare a cambiare idea su quali erano le proprietà e le finalità del vaccino, passando dall'immunità all'altro giorno - e ultimo giorno - in cui si dice: "Sì, ma chi è vaccinato lo prende in modo più tenue"; questo ha dato agli italiani l'idea di una grande presa in giro. D'altra parte, la relazione illustrativa al decreto in esame recita testualmente: "Il presente decreto mira a proseguire la strategia di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19 sul territorio nazionale". Era il 26 novembre; andate a vedere i dati del 26 novembre e confrontateli con quelli di oggi per verificare se il decreto-legge in esame non è un provvedimento superato di cui dobbiamo solo valutare se è più scadente che scaduto o viceversa. Dieci mesi di Governo Draghi ci hanno dato 109 provvedimenti legislativi: 41 decreti -legge, 41 decreti legislativi e 27 disegni di legge. L'onorevole Madia - e ho concluso, signor Presidente - ha parlato di torsione della democrazia, di un ruolo sempre più marginale del Parlamento. In realtà, siamo alla timocrazia: governano i desiderosi di onori, ambiziosi e diffidenti verso i sapienti. Si dice che questo voto di fiducia…

PRESIDENTE. Collega, la invito a concludere. 

TOMMASO FOTI (FDI). …sia l'ultima chiama prima dell'elezione per il Quirinale. Noi speriamo che sia l'ultima chiama per un voto di fiducia richiesto dal Governo. Si vada alle elezioni, per consentire agli italiani di scegliere finalmente una chiara maggioranza di Governo che governi l'Italia come va governata (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)!

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TommasoFoti
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