Camera

Diritto-dovere dell'Italia di difendere sino in fondo i propri prodotti

Data: 05/05/2021
Numero: 501
Soggetto: Camera dei Deputati

Disegno di legge: Conversione in legge del decretolegge 22 marzo 2021, n. 42, recante misure urgenti sulla disciplina sanzionatoria in materia di sicurezza alimentare (A.C. 2972-A) (Seguito della discussione ed approvazione)

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TOMMASO FOTI (FDI). Signor Presidente e colleghi, capisco che ci si debba sempre e comunque adeguare ai pareri del Governo quando si è in maggioranza, però stupisce che un parere del Governo sia contro ad un dispositivo che, solo a titolo informativo, mi permetto di leggere: "impegna il Governo a garantire il rispetto delle normative nazionali in materia di sicurezza alimentare al fine di proteggere la qualità di un comparto di eccellenza quale è quello dell'agroalimentare". Questa sarebbe la dizione di un impegno al Governo per il quale il Governo esprime parere contrario. E allora viene un retropensiero: che, quando venne introdotto l'articolo 18 del decreto legislativo n. 27 del 2021, quello che cioè abrogava tutta l'attività sanzionatoria, non fosse stato un errore, cui oggi questo decreto-legge pone rimedio, ma fosse stata una scelta politica, perché evidentemente vi è un retropensiero per il quale in questa materia non vi devono essere sanzioni e soprattutto non vi devono essere controlli (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Mi sia permesso di dire, come già nel corso dell'illustrazione degli ordini del giorno di ieri, che il gruppo di Fratelli d'Italia ha richiamato l'attenzione della maggioranza e del Governo solo ed esclusivamente su due punti, e cioè sul fatto che questo decreto-legge da una parte tutela il consumatore, perché ovviamente lascia al consumatore una grande possibilità di sentirsi tutelato da una normativa sufficientemente restrittiva, anche se non restrittiva così come noi avevamo indicato. Ma non di meno, attenzione, vi è la parte relativa alla tutela della filiera agroalimentare, che è del tutto importante e fondamentale; e sotto questo profilo noi abbiamo una lunga serie di dizioni, DOC, DOP, DOCG, IGT, IGP, con la quale classifichiamo i nostri prodotti, li nobilitiamo, li possiamo portare con legittima soddisfazione ed orgoglio sui mercati internazionali. Mercati internazionali che, per reagire alla qualità dei nostri prodotti, spesso e volentieri vedono la presenza di prodotti contraffatti, che vogliono scimmiottare i prodotti italiani al solo fine di sottrarre ai prodotti italiani una quota di mercato, e questa vicenda si chiama… PRESIDENTE. Se lasciamo il Governo, per piacere, altrimenti l'onorevole Foti non riesce… TOMMASO FOTI (FDI). Guardi, di buono c'è che chi ignora, in genere è ignorante, questo sotto il profilo etimologico (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Allora mi sia consentito di dire, signor Presidente, che l'italian sounding non è una parentesi nella vicenda agroalimentare italiana: è uno dei problemi dei nostri prodotti sui mercati internazionali, è l'assalto più grosso che viene dato ai nostri prodotti, perché, finché il problema è di competizione ad armi pari, sarà il consumatore a decidere; ma quando, invece, il consumatore è tratto in inganno da prodotti similari anche sotto il profilo etimologico, da prodotti che nulla hanno a che fare con la tradizione italiana, con la produzione italiana, con le zone di provenienza, allora l'Italia ha il diritto-dovere di tutelare e fino in fondo i suoi prodotti, come vogliamo fare con questo ordine del giorno (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

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TommasoFoti
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