Camera

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell'agricoltura contadina - Interventi in Aula

Data: 20/05/2021
Numero: 512
Soggetto: Camera dei Deputati

Testo unificato delle proposte di legge: Cunial ed altri; Fornaro ed altri; Cenni: Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell'agricoltura contadina (A.C. 1825-1968-2905-A) (Seguito della discussione ed approvazione)

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TOMMASO FOTI (FDI). Io non entro nel merito delle disposizioni già esistenti, anche rispetto al codice civile. Faccio però una considerazione, che segue quella dell'onorevole Fornaro. Nel momento in cui il proprietario riappare, egli ha detto giustamente che il terreno viene rimesso a sua disposizione. Se, nell'intervallo tra la scomparsa e la ricomparsa del proprietario, un terzo ha utilizzato il terreno, ad esempio volendo attivare una coltivazione per la quale viene compromesso, nel momento in cui riappare il proprietario, quello che era un diritto di quest'ultimo, che poteva essere anche quello di non attivare alcuna coltivazione e di lasciarlo, né più né meno, incolto, in questo caso chi interviene? Chi è il soggetto che interviene con certezza nel procedimento e chi risponde dell'eventuale azione che mi son permesso di evidenziare prima? Ecco perché io penso si debba in ogni caso attivare una procedura speciale, in questo caso, che cerchi in ogni modo di andare alla ricerca del proprietario, affinché egli non possa poi eccepire un'impossibilità tecnica di essere informato della questione, la qual cosa gli consentirebbe di impedire che il suo terreno venga utilizzato per finalità diverse da quelle a cui lui avrebbe fatto fronte. Mi pare che - e concludo Presidente - un conto sia parlare di procedure di esproprio o di procedure di occupazione d'urgenza, che hanno una loro tipicità, altro sia introdurre una fattispecie mediana e nuova applicando regole che difficilmente possono trovare compiuta applicazione nel caso di specie (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

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TOMMASO FOTI (FDI). Signor Presidente, solo per annunciare il voto contrario su questo articolo del gruppo di Fratelli d'Italia, perché, al di là delle buone intenzioni, ottime intenzioni o discrete intenzioni del legislatore sull'argomento, mi pare abbastanza anomalo che si pensi ad una copertura finanziaria che, in buona sostanza, dice: i comuni provvedono a tutto nell'ambito delle risorse finanziarie e di personale a loro disposizione. Questa è l'idea che si è coltivata solo perché non si è riusciti o non si è voluto trovare una copertura finanziaria alla legge in questione. Ma, per quanto ci riguarda, come gruppo riteniamo che sia abbastanza assurdo legiferare in questo modo, e cioè che si prende un tema, si realizzano tutta una serie di interventi e poi si dice "bene, dato che il provvedimento interessa i comuni, provvedano i comuni nell'ambito delle loro risorse", anziché istituire un fondo cui i comuni possano attingere per far fronte alla legge. Quindi, a nostro avviso, questo è un modo sbagliato di legiferare. Mi auguro che in sede di seconda lettura si possa, questo sì, individuare un fondo dal quale i comuni possano attingere per far fronte alle spese derivanti da questa legge, perché all'evidenza non si può dire che questa legge non realizza spese, sicuramente realizza spese, che non vanno a carico della cosiddetta finanza pubblica, se per essa si intende la finanza statale; ma vanno a carico di una finanza, se vogliamo dire, derivata, che è quella degli enti locali (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

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