Rassegna Stampa

'Due giunte rifatte nel giro di poche ore e in consiglio maggioranza gia' spaccata'

Data: 23/10/2021

Le reazioni delle minoranze mettono il dito nella piaga di una situazione già critica

Le reazioni per la rinuncia alle deleghe dei due neo eletti consiglieri di maggioranza non si sono fatte attendere. Il gruppo La Corte che Cambia, rappresentato in consiglio da Claudio Colombi e da Raman Deep Dharam ha commentato: «Cortemaggiore è un paese particolare, in cui la verità non è mai quella che appare e tutto sembra seppellito sotto una coltre di perbenismo; ma capita che la coltre si stracci ed i veri volti vengano a galla. E' infatti di grande rilevo politico che i cittadini di Cortemaggiore apprendano solo ora dell'esistenza di accordi preelettorali nella coalizione "Centrodestra Cortemaggiore". Nell'ottica della trasparenza e della correttezza politica che noi abbiamo sempre perseguito, i cittadini avrebbero avuto tutto il diritto di conoscere il contenuto di tali accordi. La campagna elettorale di Luigi Merli e della sua compagine è sempre stata molto attiva su tutti i fronti. Perché non hanno mai parlato di accordi preelettorali? Ora ci chiediamo, e insieme a noi se lo chiedono i cittadini, su quali temi erano questi accordi pre-elettorali? Riguardavano forse progetti importanti come la scuola, la viabilità, gli insediamenti e le aree di sviluppo logistico e produttivo? Potevano allora essere occasione per confrontare idee e visioni e per ascoltare i cittadini - dice la nota del gruppo di minoranza - O forse si trattava di accordi pre-elettorali più legati a questioni particolari e personali che era meglio non dichiarare? E soprattutto la domanda di fondo è: chi sono i veri "padri" politici (anche se forse sarebbe meglio parlare di "madri") che hanno trattato per conto di Centro Magiostrino questi accordi pre-elettorali al tavolo di Lega e Fratelli d'Italia? Tutti sanno - prosegue la nota - che il vero manovratore di Luigi Merli e l'artefice dell'accordo pre-elettorale con Matteo Rancan e Tommaso Foti è l'ex sindaca di Cortemaggiore Valda Monici, che in tutti questi anni ha tenuto in scacco la politica locale, sempre agendo per interposta persona, scegliendo via via le persone che potessero metterci la faccia al posto suo. E' comunque un dato di fatto che i suoi consiglieri in Consiglio comunale si sono astenuti su una variazione di bilancio banale, dimostrando la loro capacità di mettere in ginocchio la maggioranza; la domanda vera è: riuscirà Monici a governare la maggioranza dall'esterno avendo a diposizione i voti di due consiglieri?». Anche il gruppo "Lista Civica Mario Fantini Sindaco" rappresentato in consiglio dallo stesso Mario Fantini e da Alice Marcotti ha spiegato che «questo è il risultato che si ottiene quando un gruppo di persone si mette insieme per vincere le elezioni e non per governare un paese. Quello che abbiamo visto giovedì sera è una pagina triste e deludente di un modo di fare politica che non ci appartiene. In un piccolo paese come il nostro - prosegue la nota - una giunta non può essere formata con la logica della spartizione di seggiole ma deve essere formata da un gruppo di persone che con impegno, dedizione e serietà collaborano e si impegnano a mantenere le promesse fatte ai cittadini; le deleghe non possono essere conferite a caso ma soprattutto è inaccettabile attribuire deleghe a persone che presentano incompatibilità, se non formali quantomeno sostanziali, che condizioneranno pesantemente il lavoro della giunta stessa e le decisioni prese per un intero paese. Il sindaco però ha stabilito il poco invidiabile record di fare due giunte diverse tra loro nel giro di poche ore per poi arrivare in Consiglio con una maggioranza già spaccata, rifiutandosi oltretutto di spiegare ai consiglieri presenti perché Garbi e Mirtini abbiano rigettato all'ultimo assessorati e deleghe loro attribuiti, quali siano gli accordi disattesi di cui parlano nel loro intervento e con quale referente del "Centro Magiostrino" li abbia presi, dimostrando che la trasparenza non rientra nelle sue priorità. Abbiamo assistito a mesi di promesse e autoelogi - conclude il gruppo di Fantini - per poi dover constatare alla prima occasione che la nuova amministrazione non possiede nessuna delle virtù tanto sbandierate e che il sindaco è riuscito a collezionare un fallimento ancora prima di giurare per il suo mandato sulla costituzione. Non possiamo accettare che in soli 17 giorni Cortemaggiore sia diventato un enorme mercato delle vacche da spartirsi tra pochi; i cittadini meritano rispetto e hanno il diritto di sapere cosa viene deciso sopra le loro teste. La buona amministrazione non si fa sicuramente così ».

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TommasoFoti
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