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Pertite, frazioni, logistica e carenza di medici - Fratelli d'Italia si confronta con voci della citta'

Data: 05/12/2021

Gli interventi di Visconti, Pagani, Chiappa e Bolici a sollecitare gli amministratori del centrodestra. Scintille sul caso Caruso

Dalle «lacune di questi anni» evidenziate dall'amministrazione Barbieri alla «grave carenza» di medici e infermieri amplificata dalla pandemia da Covid. Dalla necessità di puntare su un turismo «esperienziale e mirato» alla «percezione di insicurezza» avvertita dai piacentini. Fratelli d'Italia si è messa all'ascolto della società civile nel tentativo di trarre suggerimenti utili a migliorare la propria offerta politica in vista delle elezioni Comunali. Ieri al Teatro Gioia si è tenuto l'appuntamento "Piacenza vista da fuori... e da dentro la politica" con gli interventi di Pietro Visconti, direttore di Libertà, Augusto Pagani, consigliere dell'ordine dei medici chirurghi, Raffaele Chiappa, presidente di Confcommercio, e Roberto Bolici, professore del Politecnico di Milano. Ognuno ha offerto un proprio personale contributo sulla visione di città con Visconti che in apertura non ha rinunciato, in casa di uno degli alleati dell'amministrazione di centrodestra, a rimarcare quelli che a suo avviso sono stati alcuni errori commessi dalla giunta in carica: ad esempio il non aver previsto un assessorato alla logistica e un altro all'integrazione e al dialogo con gli immigrati. «Sulla Pertite non ho visto la grinta necessaria per sbloccare la partita» ha aggiunto Visconti che poi è tornato sul caso di Giuseppe Caruso, l'ex presidente del consiglio comunale condannato per mafia (espulso dal partito subito dopo l'arresto): «Credo che la questione sia stata affrontata con troppa timidezza». Sul fronte sanitario Pagani ha imputato a «una carenza di programmazione che si protrae da dieci anni, le gravi difficoltà che Piacenza deve e dovrà affrontare per la penuria di medici e infermieri». E a chi reclama le riaperture totali dei Pronto soccorso a Castelsangiovanni e Fiorenzuola, dice: «Legittimo chiederle, ma poi occorre dire la verità: se a Piacenza mancano 10-15 medici di Ps su 40 come si fa ad aprirli?». Chiappa si è concentrato sulle «eccellenze del nostro territorio» che andrebbero «sfruttate in chiave turistica». E infine Bolici ha citato alcuni sondaggi riguardanti la sicurezza reale e quella percepita, dai quali emerge come su quella reale Piacenza si collochi in ottima posizione, anche se poi c'è un 38% di cittadini che ha paura a camminare per strada («percezione di finta insicurezza»). Dopo gli ospiti, coordinati da Marco Colosimo, sono intervenuti gli amministratori di FdI: Giancarlo Tagliaferri, Nicola Domeneghetti, Erika Opizzi e Gloria Zanardi. Ha chiuso il dibattito il deputato Tommaso Foti. Il quale si è presentato al teatro con il corposo incartamento delle motivazioni della sentenza di condanna di primo grado per Caruso. Foti ha osservato come nelle carte comparisse anche il nome di un esponente del Pd e ha poi detto: «Ma se noi siamo correi perché l'abbiamo votato in consiglio comunale, allora sono correi anche coloro che hanno votato Luca Palamara, ex consigliere Csm?». «Fare chiarezza sul caso Caruso? Certo, è giusto. Ma la si faccia sugli atti, non sulle calunnie». Sulla necessità di un assessorato alla logistica il parlamentare ha fatto notare che «poteva essere l'amministrazione Dosi di centrosinistra a farsene carico già negli anni precedenti». Quanto alle sorti dell'ex Pertite, «il vero scoglio non è politico, si chiama Stato Maggiore dell'Esercito». Ha poi definito «coraggiosa» la scelta del nuovo ospedale. Infine sulle critiche alle frazioni ha spiegato: «Andate a fare una foto di come erano nel 2017 e fatene una ora» e ha citato la rotatoria di Pittolo: «La reclamavano i cittadini, oggi c'è». 

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