L'annuncio del sottosegretario alla Giustizia Andrea del Mastro (FdI) commentato da rappresentanti della penitenziaria
Quarantacinque nuovi agenti di polizia penitenziaria in arrivo nella casa circondariale delle Novate. Lo annuncia un comunicato firmato dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro (FdI). Ma i sindacati Uil e Sappe spiegano che 49 effettivi sono in partenza dalle Novate e di conseguenza l'organico già in sofferenza sarà ulteriormente dimagrito di 4 elementi. « Prosegue l'azione del Governo Meloni per ripristinare sicurezza e legalità nelle carceri italiane con la conclusione del 183° corso allievi della polizia penitenziaria, 1.704 nuovi agenti entrano finalmente in servizio in Istituti penitenziari italiani. In particolare, verranno assegnati quarantacinque nuovi agenti alla casa circondariale di Piacenza. I nuovi quarantacinque agenti contribuiranno al miglioramento delle condizioni lavorative di chi vive il carcere, un'iniezione di forze nuove che daranno sollievo agli istituti che soffrono le conseguenze di anni e anni di abbandono da parte dei governi precedenti » ha dichiarato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. « Le nuove assegnazioni di oggi dimostrano tutta l'attenzione del governo Meloni per il nostro territorio. Ringrazio il sottosegretario Delmastro per quanto sta facendo per la polizia penitenziaria, continuerò a lavorare al suo fianco per il bene del nostro territorio » ha detto commentando i nuovi arrivi il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei Deputati Tommaso Foti. In merito a questa notizia Pierpaolo Flore segretario provinciale del sindacato Uil per la polizia penitenziaria ha spiegato che: « Non si tratta in realtà di un incremento di personale ma un riciclo. Sono in arrivo quarantacinque nuovi agenti, ma ne vanno via quarantanove. L'organico di polizia penitenziaria non avrà un incremento. Purtroppo l'annosa carenza di personale si conferma. I ragazzi giovani scelgono altre città più tranquille rispetto a Piacenza o di avvicinarsi alla loro famiglia». «Il sistema carceri continua a trovarsi in una situazione di affanno » ha detto Francesco Campobasso segretario nazionale sindacato Sappe per la polizia penitenziaria - e la penuria degli organici non consente in pieno di raggiungere nel miglior modo possibile il fine istituzionale e ne viene penalizzata la sicurezza. Magra constatazione è sapere che negli ultimi due concorsi banditi rispettivamente per 1.718 posti e 2.480 posti, sono risultati vincitori 1.400 agenti nel primo e 300 non si sono presentati, nel secondo le domande di partecipazione al concorso sono state 300 in meno, rispetto ai posti messi al bando. Questo la dice lunga sulle difficoltà del nostro lavoro, del momento particolare che stiamo vivendo e che gli organi preposti al sistema carcere, dovrebbero chiedersi perché si ha una situazione così deficitaria ».
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