Foti (FdI): il governo deve tenere conto che è un'azienda strategica
«La lunga procedura che ha condotto alla aggiudicazione provvisoria di Selta alla Digital Platforms SpA,
all'evidenza, non ha tenuto conto
del delicato ramo dell'industria nel
quale opera Selta medesima, occupandosi infatti, tra le diverse attività, di cyber security, in qualità di fornitore anche per i Ministeri di Difesa e Interno» lo rimarca Tommaso
Foti, deputato piacentino di Fratelli d'Italia, che ha sul punto rivolto
un'interpellanza al Governo.
«Avendo seguito sin dall'inizio la vicenda di crisi aziendale che ha colpito una realtà così importante per
il nostro territorio – sottolinea Foti –
non posso sottrarmi dall'evidenziare che, dopo ripetute selezioni da
parte dei commissari straordinari,
tra le realtà propostesi di rilevare Selta ve ne sia una guidata da una cordata italiana, composta da PSC SpA
e Next Ingegneria dei Sistemi SpA».
Per il parlamentare «il rilievo portato alla attenzione del Governo non
è niente affatto dettato da un pregiudizio verso quale che sia società di
capitale estero, seppure l'assetto societario della Digital Platforms SpA
desti già di per se qualche perplessità, quanto piuttosto dalla necessità specificatamente prevista dalla
legge di espressamente tutelare le
attività da ritenersi di rilevanza strategica per il sistema di difesa e la sicurezza nazionale». «Inoltre – spiega Foti – non si può ignorare la qualità della proposta alternativa pervenuta ai Commissari Straordinari,
basti pensare che PSC Group SpA
ha un effettivo di oltre 4.000 dipendenti ed un fatturato, con riferimento al 2019, di oltre 320milioni di euro, controllata da un operatore italiano e partecipata da Fincantieri e
Sace Simest. Next Ingegneria dei Sistemi SpA, a sua volta, è una azienda di proprietà interamente italiana». «Dall'insediamento al Governo di Mario Draghi – evidenzia Foti – abbiamo udito accorati appelli
alla difesa dell'industria italiana nella sua più vasta articolazione. In un
caso delicato come quello che interessa Selta – conclude Foti – è il momento che la Presidenza del Consiglio faccia valere, l'interesse nazionale al di sopra di tutto».
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