Rassegna Stampa

Da Roma niente soldi per i piccoli invasi; Foti (FdI): 'Grottesco'

Data: 18/09/2021

Botta e risposta del parlamentare con la sottosegretaria Fontana. «Ci dice che così non si tutelano i corsi idrici, il governo ci ripensi»

«A fronte di ingenti risorse riservate alla realizzazione o all'adeguamento di invasi, appare incredibile che il Governo, facendosi scudo di presunti obblighi comunitari, escluda di poterne destinare un'adeguata quota per la costruzione di piccoli invasi, così come - ad esempio - la programmazione territoriale della Provincia di Piacenza prevede». La siccità si allarga, i fiumi spariscono, sembrano canali, neppure torrenti. Ma di piccoli invasi non se ne parla a Roma, denuncia Tommaso Foti, deputato piacentino di Fratelli d'Italia, commentando la risposta del Governo all'interrogazione da lui presentata sul tema. Spiega l'esponente di Fratelli d'Italia: «Oltretutto non si vede cosa rilevi la normativa europea, atteso che il nostro Piano nazionale di ripresa e resilienza è stato validato in via preventiva proprio dalle istituzioni comunitarie». Nello specifico, nella risposta resa a Foti, Ilaria Fontana, sottosegretaria per la Transizione ecologica, avrebbe affermato che la proposta del parlamentare piacentino di realizzare nuovi piccoli invasi che non incidano sul deflusso minimo vitale di fiumi e torrenti appare difficilmente compatibile con la tutela dei corpi idrici, comportando una significativa e diffusa alterazione dell'idromorfologia e del regime delle acque dei corsi d'acqua (riferisce il deputato al termine dell'incontro). Per Foti, che anche di recente aveva invocato adeguate misure di sostegno al mondo agricolo locale costretto a fare fronte ad una siccità senza precedenti, la risposta del Governo è dunque «evasiva e viziata da un ambientalismo ideologizzato che nulla ha a che fare con la tutela del territorio del quale, è cosa nota, proprio gli agricoltori sono i migliori custodi». Quindi l'invito al Governo: «Dopo avere stanziato specifiche risorse per sostenere il sistema irriguo, negare la possibilità di erogare le medesime per la costruzione dei piccoli invasi appare grottesco e privo di buon senso alcuno». Ieri le piogge in Valboreca, Alta Valtrebbia e Valdaveto hanno contribuito almeno a rialzare di alcuni centimetri il livello del Trebbia: ma non è una cura.

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