Botta e risposta del parlamentare con la sottosegretaria Fontana. «Ci dice che così non si tutelano i corsi idrici, il governo ci ripensi»
«A fronte di ingenti risorse riservate alla realizzazione o all'adeguamento di invasi, appare incredibile
che il Governo, facendosi scudo di
presunti obblighi comunitari, escluda di poterne destinare un'adeguata quota per la costruzione di piccoli invasi, così come - ad esempio - la
programmazione territoriale della
Provincia di Piacenza prevede».
La siccità si allarga, i fiumi spariscono, sembrano canali, neppure torrenti. Ma di piccoli invasi non se ne
parla a Roma, denuncia Tommaso
Foti, deputato piacentino di Fratelli d'Italia, commentando la risposta
del Governo all'interrogazione da
lui presentata sul tema.
Spiega l'esponente di Fratelli d'Italia: «Oltretutto non si vede cosa rilevi la normativa europea, atteso che
il nostro Piano nazionale di ripresa
e resilienza è stato validato in via
preventiva proprio dalle istituzioni
comunitarie».
Nello specifico, nella risposta resa a
Foti, Ilaria Fontana, sottosegretaria
per la Transizione ecologica, avrebbe affermato che la proposta del
parlamentare piacentino di realizzare nuovi piccoli invasi che non incidano sul deflusso minimo vitale
di fiumi e torrenti appare difficilmente compatibile con la tutela dei corpi idrici, comportando una significativa e diffusa alterazione
dell'idromorfologia e del regime
delle acque dei corsi d'acqua (riferisce il deputato al termine dell'incontro).
Per Foti, che anche di recente aveva invocato adeguate misure di sostegno al mondo agricolo locale costretto a fare fronte ad una siccità
senza precedenti, la risposta del Governo è dunque «evasiva e viziata
da un ambientalismo ideologizzato che nulla ha a che fare con la tutela del territorio del quale, è cosa
nota, proprio gli agricoltori sono i
migliori custodi». Quindi l'invito al
Governo: «Dopo avere stanziato
specifiche risorse per sostenere il sistema irriguo, negare la possibilità
di erogare le medesime per la costruzione dei piccoli invasi appare
grottesco e privo di buon senso alcuno».
Ieri le piogge in Valboreca, Alta Valtrebbia e Valdaveto hanno contribuito almeno a rialzare di alcuni
centimetri il livello del Trebbia: ma
non è una cura.
Libertà