Il parlamentare piacentino chiede che il concessionario autostradale si esprima
« La complessa vicenda giuridica che ha interessato la concessione autostradale della Torino-Piacenza si è conclusa ad ottobre 2023, risulta quindi ora necessario ed indifferibile conoscere da parte del concessionario consorzio Stabile Sis i tempi per la realizzazione della tangenziale di Castelsangiovanni». È quanto ha messo nero su bianco l'onorevole Tommaso Foti, capogruppo alla Camera dei Deputati di Fratelli d'Italia, in un ordine del giorno che ha incassato, nella giornata di lunedì, il parere favorevole del Governo. « È bene rimarcare – spiega Fot, che è anche consigliere comunale neoeletto a Castello – che quest'opera di fondamentale importanza per Castelsangiovanni ed i territori limitrofi è espressamente prevista tra gli obblighi a carico del concessionario, con gli annessi costi». Per il deputato piacentino e consigliere «occorre che il Governo, così come si è impegnato a fare accogliendo l'ordine del giorno, chieda in modo chiaro ed inequivocabile quali siano gli intendimenti del consorzio Stabile Sis rispetto ai tempi di fattiva realizzazione dell'opera, da troppi numerosi anni attesa». L'effettivo subentro del nuovo gestore interessa soprattutto perché tra gli oneri a carico della famiglia Dogliani (alla guida del Consorzio Stabile Sis) c'è proprio la costruzione di una bretella, a nord ovest di Castelsangiovanni, destinata a dirottare il traffico pesante (soprattutto quello che gravita attorno alla logistica) dal casello autostradale (che è lungo la Statale 412) alla località Campo d'Oro (sulla Statale 10 in direzione di Stradella), in modo da evitare il passaggio dentro la città nelle vie Allende e Fratelli Bandiera. Proprio da via Allende è sempre forte la protesta di alcuni residenti che lamentano i disagi causati dall'incessante passaggio di mezzi pesanti. Più in generale, la presenza soffocante di camion e Tir che passano a ogni ora del giorno e della notte.
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