Interrogazione del deputato, che si schiera a fianco dei sindaci dopo lo svuotamento della diga
Ieri l'Aveto, e quindi il Trebbia
da Confiente almeno fino a Perino, era ancora limaccioso e marrone. «Un brodo», lo hanno battezzato già sui social, visto il colore. E sullo svuotamento della
diga di Boschi interviene il deputato Tommaso Foti di Fratelli
d'Italia. «Quanto si sta verificando, con riferimento alle acque del
Trebbia e dell'Aveto, era tristemente prevedibile, così come le
conseguenze per la stagione turistica della valle, già duramente
colpita da oltre un anno di limitazioni negli spostamenti dettate dalla pandemia». Foti ha portato la situazione all'attenzione
del Governo per mezzo di una interrogazione parlamentare. «Al
di là della tristezza che suscita vedere acque prima verde smeraldo tramutate in fanghiglia color
caffelatte risulta indispensabile
attivarsi immediatamente affinché la situazione non peggiori. Ripercorrendo l'iter autorizzativo
che ha condotto alle operazioni
di manutenzione e di svaso della
diga di Boschi, viene da chiedersi come sia possibile che un intervento prescritto nel marzo 2017
sia diventato indifferibile proprio
ora». Il deputato non ci sta: «Non
casualmente i sindaci, che il loro
territorio ben conoscono, avevano richiesto di posticipare l'intervento al termine della stagione
estiva. Ora che i fatti sono sotto gli
occhi di tutti, compreso il duro
colpo per la fauna ittica opportunamente denunciata dai pescatori, occorre adoperarsi affinché
la situazione non peggiori». Quindi un appello al Governo, perché
si attivi subito e si eviti «di passare dalla padella alla brace»
Libertà