Rassegna Stampa

Ius scholae, Salvini sente la premier 'Le priorita'? Stipendi e pensioni'

Data: 25/08/2024

Il leader della Lega continua la battaglia contro la proposta di Forza Italia «Non diamo sponde alle opposizioni»

Proseguono le schermaglie in maggioranza sulla legge di cittadinanza. Al muro della Lega sullo Ius Scholae, si aggiunge quello alzato da Fratelli d'Italia. Al Meeting di Rimini, il presidente del gruppo Ecr Nicola Procaccini ribadisce la linea di Giorgia Meloni, già filtrata da Palazzo Chigi: modificare la legge non è la priorità, le cose da fare sono altre. Poi, è lo stesso leader della Lega a voler cementare la barriera, nel tentativo di spegnere e isolare gli entusiasmi degli azzurri. «Sto messaggiando con Meloni anche nelle ultime ore, - rivela Matteo Salvini - il momento è complicato: il nostro obiettivo non è lo Ius Soli, ma stipendi e pensioni». Dichiarazione in cui molti leggono un'intesa ritrovata tra Fratelli d'Italia e Lega al fine di ridimensionare una volta per tutte la spinta di Antonio Tajani sui diritti. Strattone che in Forza Italia finisce per creare mal di pancia e divisioni interne proprio sul cavallo di battaglia che nelle ultime settimane ha creato non poche tensioni alla maggioranza. Tra gli stand della Fiera di Rimini, è Procaccini a riaffermare la posizione espressa già dal ministro di FdI Francesco Lollobrigida: «una legge sulla cittadinanza c'è già». Fino ai giorni scorsi, FdI aveva sottolineato come lo Ius Scholae non fosse nel programma di governo. Il presidente del gruppo Ecr, però, fa un passo in più. «Non credo che sia giusto per il Parlamento - rilancia - occuparsi di un tema come la cittadinanza, perché credo che il Parlamento sia impegnato nella realizzazione di un programma elettorale». Insomma, nell'esecutivo, così come nelle Aule parlamentari, FdI sembra lasciare pochi spazi. «Lavoro, economia, abbattimento del cuneo fiscale, natalità sono le priorità chieste dagli italiani», aggiunge Procaccini. Conferma il capogruppo alla Camera di FdI Tommaso Foti: «Ai nastri di partenza, dopo la pausa estiva, due disegni di legge del governo, sicurezza e lavoro». Poco dopo, Salvini dice di aver parlato di priorità con la stessa premier: «L'obiettivo è alzare gli stipendi, il mio è cancellare la legge Fornero». Il segretario di via Bellerio non rinuncia a quella che ai più suona come una provocazione. «Legge che funziona non si cambia, - dichiara - il problema semmai sarà togliere la cittadinanza a qualcuno che l'ha presa e va in giro per l'Italia a fare casino». Dopo giorni di scontro aperto tra Lega e FI, Salvini torna a punzecchiare gli alleati. A lanciare l'allerta ci aveva già pensato il capogruppo leghista al Senato Massimiliano Romeo, invitando FI a non offrire «sponde » alla sinistra con il rischio di indebolire il governo. Con una manovra difficile alle porte - ragionano fonti di maggioranza si va assottigliando lo spazio dei partiti per piantare le bandierine e così ciascuno prova a segnare punti, marcando identità forti. La bandiera dello Ius Scholae, issata da Antonio Tajani e sventolata a Rimini, però, ha finito per creare divisioni interne agli stessi azzurri. Da una parte, la vicesegretaria Deborah Bergamini invita gli alleati a non chiudersi nel dogmatismo. Dall'altra parte, però, iniziano a manifestarsi malumori. Licia Ronzulli frena lo Ius Scholae. Spiega che le priorità sono altre. Citando Berlusconi, afferma che una legge sulla cittadinanza non premia al livello elettorale. E invita a un dibattito interno e non sui giornali. Ascoltando fonti parlamentari, Fi sarà chiamata a superare le sue divisioni a settembre. Quando lavorerà a una proposta sullo Ius Scholae che presenterà in Parlamento.

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TommasoFoti
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