Rassegna Stampa

Premio 'Da Saliceto' al professore che cura i reumatismi dei bimbi

Data: 04/03/2025

Cadeo, assegnato al piacentino Alberto Martini, fondatore e poi direttore di un centro specializzato al Gaslini di Genova

Dopo 16 anni torna il premio nazionale per la medicina e la chirurgia "Guglielmo da Saliceto". E stavolta il riconoscimento, che consiste in un bisturi d'oro, va ad Alberto Martini, professore emerito di pediatria dell'Università di Genova. Il suo nome è stato indicato dall'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Piacenza. Martini ha fondato il Centro di Reumatologia pediatrica dell'Istituto Gaslini e ne è stato il direttore scientifico fino al 2018. Ha all'attivo oltre 500 pubblicazioni internazionali relative alle malattie reumatiche del bambino e ha ricevuto riconoscimenti anche a livello europeo e numerosi premi alla carriera. «Martini è un piacentino vero. Uno di quelli che, quando vanno in giro per il mondo, ci fanno fare bella figura » ha sottolineato Augusto Pagani, presidente provinciale dell'Ordine in occasione della consegna del riconoscimento, avvenuta in paese, nella chiesa di San Pietro Apostolo. Pagani ha rievocato alcuni ricordi personali: «Abbiamo frequentato insieme il liceo Gioia e già allora i compagni di classe lo chiamavano "l'ottimo". E quando ebbi bisogno di un parere, accanto al letto di mio figlio, con dolcezza e umanità, sorridendo, si guadagnò la fiducia del bambino». «Sono orgoglioso di questa attribuzione - è stata la risposta di Martini. - Negli anni Cinquanta mio padre scrisse una monografia su Guglielmo da Saliceto e da bambino lo accompagnai in questa frazione, dove venne per cercare notizie». Il premio, con cadenza biennale, fu istituito formalmente nel 1990 anche se, in via ufficiosa, il primo riconoscimento era stato assegnato nel 1984, su idea di Attilio Lamoure, per celebrare l'impegno dei medici di famiglia del territorio. L'ultima edizione risaliva al 2009. Una tradizione ripristinata l'altro pomeriggio grazie al sostegno delle associazioni Pro loco Roveleto e Polisportiva Salicetese. «Siamo giunti alla dodicesima edizione - spiega la sindaca Marica Toma - di un premio importante perché legato al territorio. Qui è nato il valente chirurgo e apprezzatissimo medico Guglielmo da Saliceto, appunto. Un ragionatore sottile e chiaro, un innovatore del coltello operatorio, uno tra gli uomini più minenti del suo tempo. Con questo momento vogliamo esprimere la nostra gratitudine e riconoscenza ai medici e chirurghi che dedicano la propria vita alla cura dell'altro». «È un premio che va al merito, alla capacità, all'impegno nelle ricerca e nello studio elementi che stanano alla base di chi opera per il bene comune » ha sottolineato il ministro Tommaso Foti, intervenuto. La consegna è avvenuta dopo una messa celebrata dal vescovo Adriano Cevolotto. «Non è tanto lo strumento in sé a essere buono o cattivo - ha evidenziato nell'omelia - ma la modalità con cui quello strumento viene usato. È l'obiettivo, la finalità, ciò che può rendere un atto buono o dannoso. Un bisturi in mano a una persona poco abile diventa un'arma pericolosa, ma in mano a una persona capace è uno strumento per salvare una vita». Un secondo bisturi d'oro è stato consegnato a sorpresa anche ad Angelo Cardis, per ben 40 anni medico di famiglia in servizio nel comune di Cadeo oltre che sindaco dal 1995 al 2006 e poi vicesindaco fino al 2011. Proprio Cardis è stato tra i promotori del premio nazionale.

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