Regione (Archivio)

Villanova d'Arda e la sua eccellenza riabilitativa: la Giunta sgombri il campo da ogni ipotesi di trasferimento a Fiorenzuola

Data: 22/02/2016
Numero: 2212
Soggetto: ASSESSORATO POLITICHE PER LA SALUTE
Data Risposta: 12/04/2016

Per sapere, premesso che:- 

per la definizione delle reti di alta specialità riabilitativa, la Giunta Regionale dell'Emilia-Romagna, con deliberazione n. 136/2008, ha definito il modello "a rete" integrata per la riabilitazione delle gravi mielolesioni in accordo al modello "hub and spoke", trattandosi di patologie ad elevata complessità e, come tale, definite dalla programmazione sanitaria regionale strategica; 

le funzioni hub della rete regionale per la riabilitazione delle gravi mielolesioni sono espletate dai 3 Trauma Center (Ospedale Maggiore di Parma, Ospedale Maggiore di Bologna, Ospedale Bufalini di Cesena) quali hub della fase acuta multi specialistica, da 2 strutture mono specialistiche di Medicina Riabilitativa (Villanova d'Arda dell'AUSL di Piacenza e Montecatone dell'AUSL di lmola) con funzioni di hub sovra aziendali e sedi di Unità Spinale; 

la rilevanza delle Unità Spinali risulta peraltro ribadita sia dall'Accordo Stato-Regioni relativo al "Piano di indirizzo per la riabilitazione" (recepito dalla Deliberazione della Giunta Regionale n. 805/2012), sia dal Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n. 70 che - tra l'altro - definisce le Unità Spinali quali centri regionali/sovra regionali in stretta connessione funzionale con i Centri Traumi ad Alta all'assistenza ospedaliera; 

l'impegno sociale di Giuseppe Verdi in provincia di Piacenza si è concretizzato anche nella messa a disposizione delle risorse finanziarie necessarie per costruire l'ospedale di Villanova sull'Arda, inaugurato nel 1888 e che non poté mai, per statuto, essere trasformato in casa di riposo per anziani; 

nel 1973, le autorità locali piacentine indirizzarono detta struttura ospedaliera alle funzioni riabilitative, ampliandone il nucleo originale e ottocentesco. Nel 1975, vennero - quindi - inaugurati i nuovi spazi che hanno permesso, negli ultimi decenni, di perfezionare e definire le risposte alle esigenze e alle specificità degli utenti. Oggi alla originaria struttura se ne affianca una moderna, sede di un centro di recupero e rieducazione funzionale tra i migliori in Italia, con palestra e piscina per la riabilitazione in acqua; 

intervenendo alla posa della prima pietra (che ci si augura non tombale) del costruendo blocco B del presidio ospedaliero di Fiorenzuola d'Arda, l'assessore Venturi ha detto: "Su Villanova bisognerà fermarci a ragionare. In questi anni ha fatto tanto e non abbandoneremo questo patrimonio di competenze e professionalità. Possiamo anche pensare alla valorizzazione di una riabilitazione in senso sportivo, anche in collaborazione con il Coni. Per ora però siamo ancora in fase di proposte ed idee." (vedi: Libertà, pagina 31, del 14.02.2016). Detta affermazione non appare in linea con la risposta molto più rassicurante sul futuro dell'ospedale di Villanova d'Arda resa, dallo stesso assessore Venturi, il 28 maggio 2015 all'atto di sindacato ispettivo n. 424 a firma dell'interrogante; 

al riguardo, è di questi giorni la presa di posizione del capogruppo dell'opposizione in consiglio comunale a Villanova d'Arda, comune amministrato dal centro-destra, del tutto contrario al trasferimento dell'unità spinale al presidio ospedaliero di Fiorenzuola d'Arda una volta conclusasi la realizzazione del summenzionato blocco b). In verità, le inutili reprimende contro l'amministrazione comunale di Villanova d'Arda del capogruppo d'opposizione in quel Comune, avrebbero - per contro - dovute essere rivolte alla Giunta Regionale dell'Emilia-Romagna, atteso che la sorte della struttura ospedaliera da quest'ultima dipende, in concorso con la Direzione Generale dell'Ausl di Piacenza. Ha opportunamente osservato, al riguardo, Romano Freddi, sindaco di Villanova sull'Arda: "....Se poi l'appunto fatto a me e alla mia Giunta è quello di non avere opportuni "santi in Paradiso" e "conoscenze giuste" per risolvere il problema, beh, ci si lasci prendere tutto ciò come un vanto e non come uno svilimento del ruolo, poiché siamo convinti che a tutti i livelli, soprattutto nel campo della sanità (quanti esempi negativi, ahimè, ci vengono ogni giorno dai notiziari...!), le decisioni vadano prese non per interessi di bottega o per aiuti particolari, ma perché ritenute giuste e dovute nell'interesse della collettività...."; 

se la Giunta Regionale e, in particolare, l'assessore alla Salute intendano - una volta per tutte - smentire l'ipotesi, fortemente sostenuta dai vari livelli decisionali dell'Azienda Sanitaria Locale di Piacenza, del trasferimento dell'attività di riabilitazione e di recupero a Fiorenzuola d'Arda, una volta che risulti ultimata la realizzazione del blocco B oggi in corso (inchiesta dell'autorità giudiziaria permettendo).

Tommaso Foti

DIBATTITO INTEGRALE IN ASSEMBLEA LEGISLATIVA

OGGETTO 2212

Interpellanza circa il trasferimento da Villanova d'Arda dell'attività di riabilitazione e di recupero al presidio ospedaliero di Fiorenzuola d'Arda, una volta ultimata la realizzazione del blocco "B" ora in corso. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all'interpellanza numero 2212: Interpellanza circa il trasferimento da Villanova d'Arda dell'attività di riabilitazione e di recupero al presidio ospedaliero di Fiorenzuola d'Arda, una volta ultimata la realizzazione del blocco "B" ora in corso, a firma del consigliere Foti.

La parola al consigliere Foti.

 

FOTI: Presidente, solo per dire che mi auguro che la sintesi del nostro oggetto non sia anche la conclusione della risposta all'interrogazione, perché in verità nell'interrogazione la soluzione, qui prospettata come oggetto, cioè il trasferimento da Villanova delle attività di riabilitazione e di recupero al presidio ospedaliero di Fiorenzuola, era paventata come una possibilità da scongiurare e non come una presa d'atto effettiva.

Ascolterò la risposta dell'assessore, augurandomi che vi sia una differenza nella risposta rispetto alla sintesi di quest'oggetto.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

La parola all'assessore Venturi.

 

VENTURIassessore: Non c'è nessuna fine della storia. Le spiego, consigliere. L'Unità spinale dell'Azienda USL di Piacenza è un reparto dedicato ed altamente specializzato per la riabilitazione delle gravi mielolesioni, che opera, come altri di questo tipo, secondo il modello Hub and Spoke.

L'Unità spinale è dotata al suo interno di competenze multidisciplinari e multiprofessionali. Garantisce l'unitarietà dell'intervento riabilitativo inteso come concetto spaziale, tutto fatto nel medesimo posto, e temporale, tutto fatto all'interno di un progetto con caratteristiche progressive di contemporaneità.

La Regione Emilia-Romagna, con delibera di Giunta n. 1267/2002, ha approvato le linee guida per l'organizzazione delle aree di attività di livello regionale secondo il modello Hub and Spoke, ivi compresa la riabilitazione, definendo tra le alte specialità l'Unità spinale.

Con la successiva delibera n. 136/2008, la Regione ha approvato la rete regionale per la riabilitazione delle gravi mielolesioni, che prevede due centri Hub monospecialistici, Montecatone Rehabilitation Institute, nel territorio dell'Azienda USL di Imola, e Villanova d'Arda nell'Azienda USL di Piacenza, in rete con i tre Trauma Center della Regione, Ospedale Maggiore di Bologna, Ospedale Bufalini di Cesena e Ospedale Maggiore di Parma.

Infine, la delibera n. 2040 del 2015 "Riorganizzazione della rete ospedaliera secondo gli standard previsti dalla legge n. 135/2012, dal Patto per la Salute 2014-2016 e dal DM Salute n. 70 del 2015" ha stabilito che l'approccio del modello Hub and Spoke ha riguardato e continuerà a riguardare le alte specialità riabilitative.

Pertanto, non sussistono elementi di dubbio sulla permanenza della funzione Hub Unità spinale presso l'Azienda USL di Piacenza. Al tempo stesso, per l'Azienda USL, il mantenimento di queste funzioni costituisce una priorità da rafforzare con gli opportuni investimenti.

Non è per non risponderle nel merito, consigliere Foti, ma la competenza dell'individuazione della sede più opportuna per l'Hub Unità spinale spetta a tutti gli effetti all'Azienda USL di Piacenza insieme alla Conferenza territoriale sociale e sanitaria, proprio in base alla delibera di Giunta con la quale abbiamo ottemperato alla definizione dei criteri per la riorganizzazione della rete ospedaliera. Quindi, nei prossimi mesi conosceremo le determinazioni che insieme, Conferenza e Azienda USL di Piacenza, definiranno relativamente alla riorganizzazione dell'intera rete ospedaliera aziendale, compreso il tema dell'ubicazione dell'Unità spinale lì collocata.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Venturi.

La parola al consigliere Foti per la replica. Ha sette minuti.

 

FOTI: Ringrazio il signor assessore per le spiegazioni, così come ha detto, che mi ha fornito. Effettivamente nelle premesse dell'interpellanza penso di aver correttamente citato le stesse delibere da lei evocate e più precisamente la delibera della Giunta regionale n. 136 del 2008. Ho dato atto di quali sono i Trauma Center nella Regione: Ospedale Maggiore di Parma, Ospedale Maggiore di Bologna, Ospedale Bufalini di Cesena. Ho correttamente indicato la delibera della Giunta regionale n. 805 del 2012 e ho aggiunto anche il decreto ministeriale da lei evocato del 2 aprile 2015, n. 70.

Lo dico solo perché mi è abbastanza chiaro il quadro. Mi è un po' meno chiara, invece, la risposta che lei, assessore, ha fornito, perché in questa interpellanza, come lei sa, si conosce a chi spetta la decisione ultima. Ho anche citato, e pensavo che su questo vertesse la sua risposta, quanto da lei dichiarato alla stampa locale citata nell'interpellanza, Libertà, pagina 31 del 14 febbraio 2016, a fronte della quale io penso che una risposta di questo tipo mal si concili con la risposta di oggi, nel senso che alla giornalista che chiedeva che fine farà Villanova non è stato risposto, com'è stato risposto oggi a me, che bisognerà che la Conferenza sociosanitaria e la ASL di Piacenza trovino la risposta a questo quesito, ma è stato risposto da Lei assessore – glielo cito tra virgolette – che "su Villanova bisognerà fermarci a ragionare; in questi anni ha fatto tanto e non abbandoneremo questo patrimonio di competenze e professionalità. Possiamo anche pensare alla valorizzazione di una riabilitazione in senso sportivo, anche in collaborazione con il CONI. Ora, però, siamo ancora in fase di proposte e di idee".

Io mi permetto, assessore, di farle presente che se lei risponde così a una giornalista quantomeno dovrebbe rispondere nello stesso modo a un consigliere regionale che le pone la stessa domanda. Non dico che lei dovesse rispondere a me, perché questo tipo di risposta, così com'è chiaro nel contenuto dell'interpellanza, ha poi portato a una serie di prese di posizione in ambito locale delle quali io mi son permesso di citare solo la dichiarazione del Sindaco di Villanova, il quale ha rilasciato delle dichiarazioni rispetto ad alcune cose che non gli vengono chiarite.

Posso anche comprendere cosa ha detto l'assessore tra le righe: "la Regione assolutamente non intende togliere quelle funzioni di cui alla delibera n. 136 del 2008, che interessano Montecatone e Villanova, però attenzione perché noi parliamo di ASL, non parliamo di luoghi. Quindi, la ASL di Piacenza, per noi, ha questa funzione. Il fatto che poi la funzione venga esercitata a Villanova o meno questo è un problema che non strettamente attiene alle nostre competenze". Assessore, io non so a chi si riferisse il Sindaco di Villanova, che tra l'altro è una persona molto alla mano, non è una persona che tende a ingigantire le cose. Ha detto quanto segue: "Se l'appunto fatto a me e alla mia Giunta – lo accusavano di non essere stato abbastanza duro – è quello di non avere opportuni santi in paradiso e conoscenze giuste per risolvere il problema, ci si lasci prendere tutto ciò come un vanto e non come uno svilimento del ruolo, poiché siamo convinti che a tutti i livelli, soprattutto nel campo della sanità, quanti esempi negativi, ahimè, ci vengono ogni giorno dai notiziari, le decisioni vadano prese non per interessi di qualcuno o per aiuti particolari, ma perché ritenute giuste e doverose nell'interesse della collettività".

Ecco da che cosa nasce il quesito a lei posto. Ad esempio, di questa vicenda del CONI da lei accennata che cosa c'è agli atti dell'ASL? Non penso, assessore, che se non fosse stato di sua competenza, il CONI avrebbe scritto a lei. Tutt'al più il CONI avrà preso contatti con l'ASL locale. Se lei la cita, allora significa che lei ne è stato informato e se ne è stato informato allora una sua valutazione, così come ha fatto lei, perché l'argomento l'ha introdotto lei e non io – la mia interrogazione è successiva alla sua dichiarazione – qualcosa vorrà pur dire.

Non vorrei che lei prendesse questo come un gesto antipatico, ma io ritengo soltanto che da parte sua, come assessore, per le sue competenze, che torno a ripetere non sono decisionali sul punto, però visto che l'argomento è stato introdotto, l'argomento dovesse essere anche concluso, anche dicendo soltanto che ci si è limitati a riferire una voce raccolta in loco e sulla quale l'ASL evidentemente sta studiando.

Tuttavia, nel momento in cui diamo in pasto all'opinione pubblica una possibile soluzione come quella che tutto andrà a Fiorenzuola, ma a Villanova potrebbe esserci una positiva collaborazione di altro tipo con il CONI, mi aspettavo – mi scusi, assessore – che questa sua anticipazione di stampa potesse trovare almeno adeguata conferma o adeguata smentita qui in Consiglio.

Registro solo che sul punto non è stato detto assolutamente nulla.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.



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