Regione (Archivio)

Ordine del giorno. La Regione aiuti le società sportive ad adempire all'obbligo di utilizzo dei defibrillatori

Data: 05/10/2015
Numero: 1372
Soggetto: Assemblea

Ordine del giorno 

all'oggetto assembleare 1234- Proposta recante: "Programma regionale triennale per l'impiantistica e per gli spazi sportivi, pubblici e di uso pubblico, destinati alle attività motorio : sportive, ai sensi del comma 3, dèll'art. 2 della legge regionale 25 febbraio 2000, n. 13, Norme in materia di sport. Priorità e st,rategie di intervento - 2015-2017. Proposta all'Assemblea legislativa". (delibera di Giunta n.:1283 del 07 09. 15) 

L'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna

considerato che 

• Il Decreto Balduzzi 'Visciplina della certificazione dell'attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l'utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri salvavita" è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 20 Luglio 2013; 
• tale disciplina impone alle società sportive dilettantistiche e quelle sportive professionistiche dovranno dotarsi di defibrillatori semiautomatici, entro il l·gennaio 2016, salvo un diverso termine previsto dalle leggi regionali. ono escluse le società dilettantistiche che svolgono attività a ridotto impegno cardiocircolatorio. Le società dilettantistiche hanno 30 mesi di tempo per adeguarsi, quelle professionistiche. Gli oneri sono a carico delle società, ma queste possono associarsi se operano nello stesso impianto sportivo,· oppure possono accordarsi con i gestori degli impianti perché siano questi a farsene carico; 
• il decreto ministeriale nell'Allegato E contiene linee guida dettagliate sulla dotazione e l'utilizzo dei · defibrillatori. Dovrà essere presente personale formato e pronto a intervenire e il defibrillatore deve essere facilmente accessibile, adeguatamente segnalato e sempre perfettamente funzionante;  promuove l'utilizzo dei defibrillatori semiautomatici in ambito regionale. 
• da notizie di stampa si apprende che un allenatore di calcio e deceduto sul campo per un malore improvviso. Dalla edizione del Resto del Carlino di Modena si legge: "si accascia sul campo da calcio, sotto gli occhi dei ragazzini che stava allenando e dei loro gentori, 41 anni, originario di Carpi ma residente a Campogalliano, è morto così: stroncato da un malore, nell'impianto Goldoni di Baggiovara" prosegue "A Modena sono soltanto dodici su sessantaquattro gli impianti dotati dell'attrezzatura. «l soccorsi sono stati tempestivi, vista la vicinanza dell'ospedale - scrive il presidente provinciale del Csi- quindi non stiamo parlando di ciò che si poteva fare o non con un defribril/atore. Spiace però constatare che, rispetto al decreto, anche a Modena siamo molto indietro. Il Comune ammette di avere solo dodici defibrillatori su sessantaquattro: sono pochi, troppo pochi. Così come il Comune non può demandare tutto alfe società sportive, anche le società sportive non possono fare finta di nulla. Proprietari, gestori e società sportive devono agire insieme». Il Csi lancia un appello al Comune: «Chiediamo all'ente di mettersi a capo della società civile trovando le risorse necessarie per l'acquisto dei defibrillatori. E che si faccia promotore per creare una rete di intervento che non sia solo un tavolo ma passi alla parte operativa».
• l'arresto cardiaco inaspettato è una causa di morte frequente, dovuta molto spesso alla fibrillazione ventricolare. La quota di sopravvivenza senza gravi conseguenze risulta essere- direttamente proporzionale alla rapidità dell'intervento di defibrillazione; 
• lo sviluppo tecnico di defibrillatori semiautomatici facilmente manovrabili ha reso possibile l'istruzione e l'applicazione della defibrillazione anche in ambiente extraospedaliero e da parte di personale non medico, e pertanto in un maggior numero di punti diffusi in modo più capillare, con il conseguente incremento della probabile prossimità al luogo ove è necessario prestare il soccorso; 
• la defibrillazione precoce è pertanto il sistema più efficace per garantire le maggiori percentuali di sopravvivenza in caso di arresto cardiocircolatorio provocato da fibrillazione o tachicardia ventricolare;

rilevato che 

• è opinione diffusa che sarà difficile che tutte le associazioni sportive dilettantistiche riescano entro il 2016 non tanto a dotarsi del defibrillatore, quanto a formare il personale all'uso dell'apparecchio secondo le regole di serietà formativa prevista dalla normativa in materia; 
• manca un monitoraggio e una mappatura relativa a quanti siano i defibrillatori sul territorio regionale, al di fuori delle centrali operative del 118, e dove sono situati. Soprattutto manca l'informazione ai cittadini sul loro posizionamento ed a chi rivolgersi per accedervi, in molti casi sono situati in luoghi non accessibili al pubblico;
• i sistemi informatici/informativi messi a disposizione dall'evoluzione tecnologica potrebbero permetterei un contenitore unico delle informazioni accessibile a tutti e magari una app che indichi l'ubicazione degli apparecchi;

Impegna la Giunta regionale e l'Assessore competente  

• a sostenere quelle tìpologie ,di azioni che, con costi e tempi ridotti, siano in grado di migliorare taluni aspetti della sicurezza ,negli impianti sportivi e ha l'obiettivo di supportare, in particolare, gli interventi per il miglioramento dei livelli di sicurezza degli impianti sportivi di piccole e medie dimensioni e delle zone di attività sportiva, attraverso l'acquisto di attrezzature sportive di base e di l defibrillatori, nonché di interventi di messa a norma;  
• ad intervenire per favorire l'istallazione, la manutenzione dei defibrillatori e la formazione del personale considerate le scarse risorse economiche delle associazioni dilettantistiche, evitando il rischio di un mancato adeguamento alla normativa da parte delle medesime associazioni sportive a ' causa dell'eccessiva onerositdell'obbligo imposto dalla legge; 
• a valutare l'attivare di un monitoraggio e una mappatura relativa a quanti siano i defibrillatori sul territorio regionale, al di fuori delle centrali operative del 11 8, e dove sono situati; 
• a valutare munirsi di un contenitore unico delle informazioni accessibile a tutti e magari una app che indichi l'ubicazione degli app recchi; 
• a munirsi di un sistema di accreditamento dei centri di formazione del settore.

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TommasoFoti
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