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Abusi contro minori, anziani e disabili nelle strutture protette, fenomeno di grande attualita'; Foti: 'la proposta di FDI affossata dal Pd, necessita' di adottare la videosorveglianza non piu' rimandabile'

Data: 29/05/2017
Numero: 4696
Soggetto: Assemblea

RISOLUZIONE 

L'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna 

premesso che: 

- il mondo del welfare si caratterizza, dai principi fissati nelle leggi fino alle più minute pratiche quotidiane nei servizi, per l'elevato numero di norme di regole, di precetti, di classificazioni, di certificazioni che lo riguarda. Tuttavia, nelle fasi di trasformazione che lo caratterizzano, le questioni della giustizia sociale, con particolare riferimento alla tutela dei soggetti deboli, tendono a restare in ombra, nascoste. Si ragiona in funzione del rapporto tra costi e benefici, o di quello dell'efficacia, per esempio lavorando sulla coerenza tra domanda e offerta di servizi; si parla di bisogni, ma poco, o quasi nulla, si dice a proposito di diritti alla tutela; 

alcuni articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, che così recitano: "Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona" (articolo 3); "Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti" (articolo 5); 

ciò nonostante, la violenza, fisica e verbale, viene praticata, con sempre maggiore frequenza ed accanimento, nei confronti di quei soggetti deboli che maggiormente necessiterebbero di cure ed attenzioni. Le cronache recenti aprono spiragli su fatti davvero sconcertanti verificatisi negli asili nido, nelle scuole dell'infanzia, nei centri diurni di sanità mentale, nelle case di cura e di riposo per anziani, nei centri di riabilitazione a breve e lunga degenza per persone diversamente abili, sia fisiche che psichiatriche; 

la situazione di violenze e maltrattamenti nei confronti di minori, anziani e disabili all'interno delle strutture ove gli stessi vengono ospitati è ormai un problema nazionale. Troppi casi si ripetono, da Nord a Sud; 

episodi raccapriccianti, riprovevoli e delittuosi emergono dalla cronaca (nera) di tutti i giorni, anche in Emilia-Romagna, con le sconcertanti vicende riguardanti l'asilo di Pavullo nel Frignano (Modena) piuttosto che la casa di cura per anziani di Parma. Ma prima di questi si erano già verificati episodi similari anche a Collecchio (Parma) e a Reggio Emilia. A tacere della vicenda di Conselice (Ravenna) - conclusasi con il patteggiamento della pena da parte dell'imputata - e di quella di Castiglione dei Pepoli (Bologna); 

è dei giorni scorsa la vicenda gravissima accertata all'asilo nido Farnesiana della città di Piacenza, che ha portato all'arresto in flagranza di reato di due educatrici (???) da parte dei Carabinieri della stazione Levante. Le predette, bloccate dai militari dopo che avrebbero schiaffeggiato, per l'ennesima volta, alcuni bambini, sono state quindi tradotte in carcere; 

solo in ragione dell'installazione di telecamere e microfoni, dopo la segnalazione ai Carabinieri da parte di una collega delle arrestate, che ha denunciato le violenze alle quali aveva assistito. è stato possibile assistere ad episodi nei quali le arrestate si sarebbero accanite, senza alcuna plausibile ragione, nei confronti dei piccoli. Ha commentato al riguardo il sostituto procuratore della Repubblica di Piacenza, dr. Roberto Fontana:

anziani, minori e disabili, sono ormai l'anello debole della società; per questa ragione appare fondamentale monitorare le condizioni in cui vengono ospitati nelle strutture pubbliche e private, affinché coloro i quali ricorrano alla violenza contro di loro siano adeguatamente puniti e definitivamente estromessi dal potere svolgere attività di questo genere; 

in relazione al detto ultimo, in ordine di tempo non certo di gravità, episodio di gratuita violenza, è stata lanciata l'ennesima petizione on line volta a richiedere l'installazione negli asili e nelle scuole materne, ma ciò vale anche per gli istituti in cui risultino ricoverati anziani o persone diversamente abili, di telecamere, così da prevenire fatti che, oltre alle conseguenze fisiche della violenza in sé, arrecano gravissimi all'equilibro psicologico di chi li subisce; 

ha respinto, con i voti della maggioranza, il progetto di legge n. 2214 a firma del consigliere regionale Tommaso Foti, recante disposizioni normative volte a prevedere l'installazione di un efficace sistema di videosorveglianza contro gli abusi nelle strutture pubbliche; 

al di là del giudizio politico sul predetto progetto di legge, e del conseguente voto contrario, appare evidente che la tematica dallo stesso riproposta è e resta di piena attualità, come confermato dalla predetta e incredibile vicenda riguardante l'asilo nido Farnesiana di Piacenza; 

impegna la Giunta Regionale 

- ad assumere ogni utile provvedimento, anche di carattere legislativo, volto a garantire una decisa ed efficace presenza, nonché un adeguato controllo istituzionale, nell'ambito delle suddette strutture di servizi; 

- in particolare, a volere richiedere, quando non di propria e specifica competenza, al Parlamento l'emanazione di opportune norme che, nell'ambito della prevenzione e del contrasto alle pratiche di abuso fisico e psichico nei confronti di soggetti deboli, consentano l'installazione di sistemi di videosorveglianza all'interno delle strutture, pubbliche e private, che li ospitano.

Tommaso Foti

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