Camera

Odg al DDL di riordino delle attribuzioni dei Ministeri; dettagliare il significato di 'finanza climatica e sostenibile'

Data: 08/04/2021
Numero: 9/2915-A/40 / Ordine del giorno
Soggetto: Camera dei Deputati
Data Risposta: 08/04/2021

Disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 1o marzo 2021, n. 22, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri (A.C. 2915-A)

La Camera, 

premesso che: 

il decreto-legge, reca disposizioni urgenti in materia di riordino di funzioni e competenze di alcuni Ministeri, in coincidenza con l'insediamento del nuovo Governo; 

nello specifico diverse disposizioni nel provvedimento contengono l'espressione usata a livello internazionale, ma non nella legislazione italiana: « finanza climatica », in relazione alle materie di competenza del CITE e riferite al piano per la transizione ecologica; così come evidenziato anche dal Comitato per la legislazione, il termine andrebbe adeguatamente definito, nel provvedimento in esame; 

la finanza climatica in linea generale comprende gli investimenti in iniziative, progetti, infrastrutture per la mitigazione dei cambiamenti climatici (ad esempio, investimenti in tecnologie a basso contenuto di carbonio, in energie rinnovabili, in efficienza energetica, e altro) e trasferimenti finanziari verso Paesi in via di sviluppo, soprattutto ma non esclusivamente per porre in essere misure di adattamento ai cambiamenti climatici, 

impegna il Governo 

ad assicurare, anche in provvedimenti di prossima emanazione, che venga correttamente definito il significato dell'espressione « finanza climatica e sostenibile », non essendo un termine utilizzato nella legislazione italiana e per tanto passibile di dubbi interpretativi. 

Ordine del giorno sottoscritto dai parlamentari Foti e Ciaburro.

Nella seduta della Camera dell'8 aprile 2021, stante il diniego del presentatore rispetto alla riformulazione proposta dal Governo, l'Ordine del giorno è stato respinto

DIBATTITO IN AULA

...
TOMMASO FOTI (FDI). Buongiorno, Presidente. Signor rappresentante del Governo, continuo a sottolineare, come avevo fatto ieri nel corso della discussione generale, l'importanza che vi sia quantomeno una precisazione di ordine legislativo in ordine all'espressione "finanza climatica", che è stata introdotta in questo decreto-legge. Lo dico per la chiarezza che dobbiamo nei confronti dei destinatari dei provvedimenti che conseguiranno alla conversione in legge di questo provvedimento e lo dico anche nell'interesse più generale sia del Governo sia del Parlamento, perché è evidente che, se vengono introdotte espressioni che possono avere un significato equivoco o che addirittura possono avere un significato nullo sotto il profilo giuridico, in quanto né disciplinate né previste né argomentate, allora non soltanto non facciamo il nostro buon dovere di legislatori ma neppure siamo d'aiuto al popolo italiano. Ecco la ragione per la quale, signor rappresentante del Governo, penso che ieri il voto espresso in quest'Aula sia stato un voto di natura ideologica e di conservazione di un'espressione che, torno a ripetere, non ha fondamento giuridico più che una valutazione reale della necessità che noi avvertiamo, che Fratelli d'Italia avverte, cioè di dare certezza agli operatori, certezza anche al personale che dovrà poi gestire i rapporti all'interno di questo riordino dei Ministeri. Vedete, non basta parlare di transizione ecologica per risolvere la questione, non bastano le belle parole per affrontare le tematiche ambientali: bisogna affrontarle essendo coscienti che possiamo fare il passo che gamba consente, perché se si vuole fare qualcosa di diverso si finisce per fare della propaganda ma non amministrazione e, soprattutto, non delle scelte politiche che possono determinare scenari futuri. Personalmente, io faccio appello al Governo: Fratelli d'Italia ritiene che questa sia una battaglia importante. La finanza creativa è già stata a suo tempo ipotizzata ai tempi del Governo del centrodestra, quando la sinistra voleva denigrare l'operato del Ministro Tremonti. Debbo dire che passare dalla finanza creativa alla finanza climatica è soltanto una differenza di terminologia, perché nulla è più creativo della finanza climatica (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

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TommasoFoti
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