Camera

Odg al DDL recante misure urgenti in materia di giustizia e di difesa - Tutelare il diritto di proprieta' della casa dalle occupazioni abusive

Data: 11/11/2021
Numero: 9/3298-A/46 / Ordine del giorno
Soggetto: Camera dei Deputati
Data Risposta: 10/11/2021

Disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 30 settembre 2021, n. 132, recante misure urgenti in materia di giustizia e di difesa, nonché proroghe in tema di referendum, assegno temporaneo e IRAP (A.C. 3298-A)

La Camera, 

premesso che: 

l'articolo 1 si occupa di norme in materia di giustizia limitatamente al contenuto della Corte di giustizia dell'Unione europea con la sentenza della Grande sezione, 2 marzo 2021, nella causa C-746/18, H.K., essendo stata la stessa investita di una questione pregiudiziale di interpretazione del diritto dell'Unione in materia di conservazione dei dati connessi alle comunicazioni elettroniche e di acquisizione nel processo; 

appare tuttavia importante rilevare – anche in ragione di reiterati fatto che, soprattutto negli ultimi mesi, si sono fatti sempre più frequenti – l'assunzione da parte del Governo di un provvedimento d'urgenza in materia di occupazione arbitraria di uno o più immobili – in particolare quando esso è destinato ad unità abitativa e l'occupazione si sia concretizzata in un'azione di forza volta alla spoliazione del bene al suo legittimo proprietario – rappresenta una grave violazione dei princìpi dettati dalla Costituzione, dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e dalla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU), firmata a Roma il 4 novembre 1950 e resa esecutiva dalla legge 14 agosto 1955, n. 848, in materia di tutela del diritto di proprietà;

le pene attualmente previste dall'articolo 633 del codice penale non fungono da effettivo deterrente atteso che consentono al soggetto agente, in caso di condanna, di poter beneficiare della sospensione condizionale della pena o, anche qualora la pena irrogata sia superiore a due anni, di poter in ogni caso accedere ad ulteriori benefìci che, di fatto, escludono l'esecuzione della pena. Inoltre, in caso di flagranza di reato, non è consentito l'arresto né l'adozione di misure cautelari, salvo per le ipotesi aggravate previste dallo stesso articolo 633 del codice penale, quando l'invasione arbitraria è commessa da più di cinque persone o da persona palesemente armata, per le quali è consentito l'arresto facoltativo; 

a tacere delle difficoltà che si riscontrano nel dare concreta attuazione a quanto disposto dalla normativa prevista dal decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 aprile 2017, n. 48, tant'è che appare magistrale la sentenza della Corte di cassazione, III sezione civile, del 4 ottobre 2018, n. 24198, che ha stabilito il rapporto fra discrezionalità amministrativa ed esecuzione di un provvedimento esecutivo, 

impegna il Governo 

anche per le ragioni di cui in premessa, a volere assumere con l'urgenza che il caso conclama le iniziative legislative più opportune a tutela del diritto di proprietà che, nella situazione di cui in premessa, appare fortemente compromesso.

Ordine del giorno presentato dai parlamentari: Foti, Lollobrigida, Ferro, Zucconi, Galantino, Caretta, Ciaburro.

Nel corso della seduta della Camera dell'11 novembre 2021 il testo è stato modificato così come di seguito

La Camera, 

premesso che: 

l'articolo 1 si occupa di norme in materia di giustizia limitatamente al contenuto della Corte di giustizia dell'Unione europea con la sentenza della Grande sezione, 2 marzo 2021, nella causa C-746/18, H.K., essendo stata la stessa investita di una questione pregiudiziale di interpretazione del diritto dell'Unione in materia di conservazione dei dati connessi alle comunicazioni elettroniche e di acquisizione nel processo; 

appare tuttavia importante sollecitare – anche in ragione dei reiterati fatti che, soprattutto negli ultimi mesi, si sono fatti sempre più frequenti – la valutazione da parte del Governo di provvedimenti in materia di occupazione arbitraria di uno o più immobili – in particolare quando esso è destinato ad unità abitativa e l'occupazione si sia concretizzata in un'azione di forza volta alla spoliazione del bene al suo legittimo proprietario, 

impegna il Governo 

anche per le ragioni di cui in premessa a valutare le iniziative più opportune a tutela del diritto di proprietà che, nella situazione di cui in premessa, può essere fortemente compromesso.

Nella seduta dell'11 novembre, stante la riformulazione, l'Ordine del giorno è stato approvato

DIBATTITO IN AULA, SEDUTA DEL 10 NOVEMBRE 2021

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A). Avverto che la Presidenza non ritiene ammissibili, ai sensi dell'articolo 89, comma 1, del Regolamento, i seguenti ordini del giorno, in quanto recanti contenuto - colleghi, vi chiedo di entrare in silenzio, grazie - estraneo rispetto alle materie oggetto del provvedimento: (...)  n. 9/3298-A/46 Foti, concernente l'adozione di iniziative legislative a tutela del diritto di proprietà, con particolare riferimento all'occupazione arbitraria degli immobili. Il deputato Deidda ha facoltà di illustrare il suo ordine del giorno n. 9/3298-A/28. Colleghi, vi chiedo di abbassare il tono della voce. Colleghi!

...
TOMMASO FOTI (FDI). Signora Presidente, mi è ben noto che il giudizio di inammissibilità è insindacabile, ma mi è altrettanto noto, lo dico anche agli uffici, che occorrerebbe un principio di non disparità di trattamento che posso facilmente denunciare, sia riferendomi alle inammissibilità di oggi, sia a quanto scandalosamente accaduto in una precedente seduta, a seconda dei firmatari di un ordine del giorno. Mi riferisco all'atto Camera 3278-A/ R: un ordine del giorno, il n. 9/3287-AR/93, viene accettato come raccomandazione da parte del Governo, mentre sul n. 9/3287-AR/112 si esprime parere contrario, quando i due dispositivi, nei fatti, rappresentano esattamente la stessa cosa, perché non mi risulta in punto di diritto che si possa cambiare un decreto legislativo se non ricorrendo ad una norma di legge di pari grado. Allora, tanto per esser chiari, se l'ordine del giorno n. 9/3298-A/45 non deve essere discusso in quest'Aula perché tratta delle occupazioni abusive di immobili, realizzate con la forza e con la violenza da parte di terzi… 

PRESIDENTE. È l'ordine del giorno n. 9/3298-A/46, collega! 

TOMMASO FOTI (FDI). Non si prendano giustificazioni di questo tipo, perché questo ordine del giorno è ammissibile, né più né meno, come sono stati dichiarati ammissibili altri ordini del giorno che hanno contenuto diverso (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). 

PRESIDENTE. Collega, ovviamente lei stava parlando dell'ordine del giorno n. 9/3298-A/46, ritenuto inammissibile per quanto riguarda i pareri del Governo. Ovviamente, è il Governo che dà i pareri, quindi ciò non riguarda l'Ufficio di Presidenza o la Presidenza. Collega, io le risponderò sull'ammissibilità o meno, che era poi il tema del suo ordine del giorno. Faccio presente che la Presidenza, come di consueto, nel valutare l'ammissibilità degli ordini del giorno, ha fatto riferimento alla norma recata dall'articolo 89 del Regolamento, in base alla quale sono da considerare inammissibili gli ordini del giorno relativi ad argomenti affatto estranei all'oggetto della discussione. Si tratta, come è noto, di un parametro meno stringente di quello previsto dall'articolo 96- bis per la valutazione dell'ammissibilità degli emendamenti riferiti ai decreti-legge. Alla luce di tale parametro, peraltro applicato sulla base di una interpretazione tendenzialmente estensiva dell'oggetto del provvedimento all'esame dell'Assemblea, che trova fondamento anche nella eterogeneità degli argomenti da esso trattati, sono stati ritenuti ammissibili, ad esempio, gli ordini del giorno recanti ulteriori proroghe di termini o relativi alle conseguenze della proroga degli sfratti sui proprietari di immobili, nello specifico i nn. 9/3298-A/7 Bordonali, 9/3298-A/8 Ciaburro e 9/3298-A/23 Colletti, ovvero misure di sostegno a comparti colpiti dall'emergenza COVID, in considerazione del fatto che il provvedimento reca già alcune proroghe relative a differenti materie. 

TOMMASO FOTI (FDI). Cosa state dicendo? 

PRESIDENTE. Collega, io le sto dicendo il criterio che è stato seguito, se mi fa concludere, probabilmente riesco a darle una risposta esaustiva. La Presidenza non ha potuto considerare ammissibili gli ordini del giorno relativi ai test antidroga alla Commissione d'inchiesta sugli effetti della regolamentazione della cannabis e alla sospensione della patente per chi detiene sostanze stupefacenti in quanto del tutto estranei rispetto all'oggetto del provvedimento. Analoghe considerazioni riguardano gli ordini del giorno nn. 9/3298-A/11 Bruno, 9/3298- A/43 D'Ettore e 9/3298-A/46 Foti, relativi ad argomenti non riconducibili nemmeno indirettamente ai contenuti del decreto in esame. 

PRESIDENTE. Collega Foti, sempre sull'ordine dei lavori? 

TOMMASO FOTI (FDI). Per un richiamo al Regolamento, signora Presidente. Visto che lei ha dato una risposta già preparata e ovviamente ben confezionata, ma che in fatto e in diritto non sta in piedi, mi permetto di dirle, rispetto al tema che lei ha voluto affrontare e che non conosce, che quando si è espresso il parere favorevole come raccomandazione a un ordine del giorno e successivamente viene posto in votazione un altro ordine del giorno su cui si esprime parere contrario, il problema è dell'Aula non del Governo! Questo perché non si possono porre in votazione principi che vengono ad essere ritenuti talora contraddittori, perché vorrei sapere dopo che la Camera ha bocciato un ordine del giorno, come si può dare seguito a una raccomandazione su un altro ordine del giorno che aveva le stesse finalità! Mi dispiace, ma siamo fuori tema (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

...
PRESIDENTE. La seduta è ripresa. Se nessun altro chiede di intervenire per illustrare gli ordini del giorno, invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere e avverto che, in via del tutto eccezionale, ho deciso di riammettere l'ordine del giorno n. 9/3298-A/46 Foti (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

...
PRESIDENTE. Sull'ordine del giorno n. 9/3298-A/46 Foti, il Governo propone una riformulazione e, in caso fosse accettata, il parere sarebbe favorevole. La riformulazione prevede i seguenti interventi: nella parte motiva: "appare tuttavia importante rilevare - anche in ragione di reiterati fatti" - c'è una piccola correzione - "che, soprattutto negli ultimi mesi, si sono fatti sempre più frequenti - la valutazione da parte del Governo di provvedimenti in materia di occupazione arbitraria di uno o più immobili in particolare quando esso è destinato ad unità abitativa e l'occupazione si sia concretizzata in un'azione di forza volta alla spoliazione del bene al suo legittimo proprietario". Eliminazione totale del capoverso che va dalle parole: "le pene" fino alle parole: "l'arresto facoltativo", analogamente all'altro capoverso, che parte da: "a tacere" e si conclude con la parola: "esecutivo". Per quanto riguarda la parte dispositiva: "impegna il Governo, anche per le ragioni di cui in premessa, a valutare le iniziative più opportune a tutela del diritto di proprietà che, nella situazione di cui in premessa, può essere fortemente compromesso". Se questa riformulazione fosse accolta, il parere sarebbe favorevole.

DIBATTITO IN AULA, SEDUTA DELL'11 NOVEMBRE 2021

TOMMASO FOTI (FDI). Signora Presidente, innanzitutto mi corre l'obbligo di rimarcare, per correttezza, che, come è stato detto nella seduta di ieri, l'ammissibilità di questo ordine del giorno non costituisce precedente. Voglio dirlo anche in relazione, però, a una seconda considerazione: che i precedenti costituiscono, comunque, un'eccezione al Regolamento, non costituiscono l'applicazione del Regolamento. Vorrei che fosse chiaro, perché spesso e volentieri vengono evocati i precedenti quasi che essi stessi fossero l'interpretazione autentica del Regolamento, la qualcosa, come è noto, è spesso frutto di decisioni soggettive assunte in questa sede che non sempre hanno trovato poi puntuale riscontro e conferma all'interno della Giunta per il Regolamento. Ciò detto, mi corre l'obbligo di ringraziare i sottosegretari che qui rappresentano il Governo, segnatamente la sottosegretaria Bergamini e il sottosegretario Sisto, perché, con sensibilità politica e istituzionale, hanno contribuito, con la loro riformulazione, a esprimere un parere favorevole - nel senso che poi andrò a leggere, per come l'ho ricostruito io - sull'ordine del giorno. È un ordine del giorno che tratta di un tema che penso sia di estrema attualità, forse per la cronaca di oggi ma che si è reiterato nel tempo, cioè quello del furto di case - così detto oggi, con felice sintesi - ma anche e soprattutto quello dell'occupazione arbitraria di immobili laddove vi è stata una spoliazione del diritto della proprietà da parte di terzi, il più delle volte eseguito con forme di violenza diretta nei confronti non soltanto del proprietario, in quanto soggetto di diritto, ma della proprietà, in quanto bene da occupare in modo illegittimo, arbitrario e, direi, soprattutto illecito, visto che il codice penale, all'articolo 633, del caso che qui interessa si occupa. Allora, la riformulazione che mi pare sia uscita dal Governo… 

PRESIDENTE. Che lei accetta, collega, suppongo, dall'intervento che sta facendo. 

TOMMASO FOTI (FDI). Come lei sa bene, signora Presidente, ieri sono state poste nella dizione - diciamo - delle esclusioni e delle riformulazioni del passo. Quindi, vorrei rileggerlo, per essere sicuro di aver ben capito in che misura è stato così riproposto. Allora, mi pare che al secondo capoverso delle premesse si debba leggere: appare tuttavia importante rilevare - anche in ragione dei reiterati fatti che, soprattutto negli ultimi mesi, si sono fatti sempre più frequenti - l'assunzione da parte del Governo di provvedimenti… 

PRESIDENTE. Collega Foti, c'è il sottosegretario Sisto che voleva intervenire per una precisazione. 

TOMMASO FOTI (FDI). Sì, ce l'ho davanti. È una ricostruzione fatta a mano. Comunque, l'abbiamo verificata prima. Se il secondo capoverso è quello letto ieri, se il terzo e il quarto capoverso vengono espunti, se l'impegno è quello letto a verbale ieri, cioè l'impegno del Governo a tutelare in condizioni siffatte come nelle premesse il diritto alla proprietà che pare leso, il mio parere è favorevole alla riformulazione fatta dal Governo. Chiedo soltanto il voto dell'Aula, perché abbia un rafforzamento questa disponibilità da parte del Governo sul punto (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). 

PRESIDENTE. D'accordo. Io farei ripetere la riformulazione al sottosegretario Sisto. Prego, sottosegretario. 

FRANCESCO PAOLO SISTO, Sottosegretario di Stato per la Giustizia. Grazie, Presidente. È per quella chiarezza che deve contraddistinguere i rapporti fra Governo e Parlamento. Allora, nelle premesse il primo paragrafo rimane identico. Il secondo: "appare tuttavia importante sollecitare - anche in ragione dei reiterati fatti che, soprattutto negli ultimi mesi, si sono fatti sempre più frequenti - la valutazione da parte del Governo di provvedimenti in materia di occupazione arbitraria di uno o più immobili, in particolare quando esso" - uno o più immobili - " è destinato ad unità abitativa e l'occupazione si sia concretizzata in un'azione di forza volta alla spoliazione del bene al suo legittimo proprietario". Punto, e finisce qui la parte di premessa. L'impegno è il seguente: "impegna il Governo anche per le ragioni di cui in premessa, a valutare le iniziative più opportune a tutela del diritto di proprietà che, nella situazione di cui in premessa, può essere fortemente compromesso". 

PRESIDENTE. D'accordo. Il collega Foti accetta la riformulazione e chiede che venga messo in votazione. Passiamo ai voti. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/ 3298-A/46 Foti, come riformulato, con il parere favorevole del Governo. Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione). Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 1).

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TommasoFoti
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