Camera

Autostrade A24 e A25 ed aumento pedaggi - 'Basta nascondersi dietro ad un dito'

Data: 04/05/2022
Numero: 687
Soggetto: Camera dei Deputati

Informativa urgente del Governo sull'aumento dei pedaggi e sulla messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25

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TOMMASO FOTI (FDI). Grazie, signor Presidente. Signor Ministro, Fratelli d'Italia è abbastanza sconcertata per la relazione da lei resa, perché è notarile; era già largamente documentata nei nostri atti di sindacato ispettivo che, dal 2018, abbiamo presentato in quest'Aula; così come è abbastanza disarmante che vi sia un gruppo parlamentare, quello del Partito Democratico, che, volendo attribuirsi il merito di essersi interessato per primo della situazione, dimentica di aver avuto Ministri delle Infrastrutture e dei trasporti, da Delrio alla De Micheli, che non hanno risolto il problema (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Quello che è stato rappresentato qui non è solo il grande ingarbuglio della Strada dei Parchi, ma è anche un'assenza totale di una qualche riflessione da parte del Ministero rispetto al suo modo di agire: non c'è stato un minimo di autocritica. Signor Ministro, lei si è reso conto che ha letto almeno quattro giudizi sfavorevoli al Ministero in contenziosi con Strada dei Parchi S.p.A. Dalla Corte Costituzionale, alla Corte di Cassazione, al Consiglio di Stato avete perso su tutti i fronti (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)! Allora, delle due l'una: o non si sanno imbastire gli atti amministrativi o, evidentemente, vi è una superficialità di fondo che deve essere messa a nudo, perché questa è la prima concessione che è andata a gara nel nostro Paese. Oggi, siamo in una situazione con riferimento alla quale le sue parole, signor Ministro, ci fanno venire un fondato dubbio che lei, peraltro, non ha chiarito: se la vostra strada sia quella di andare al contenzioso e alla risoluzione contrattuale o di scegliere qualche altra strada. Voglio solo ricordare a me stesso - non certo a lei - che, quando qualche anno fa, a morti caldi, qualcuno si avventurò, dicendo che avrebbe firmato, di lì a pochi giorni, la revoca della concessione autostradale, quella revoca è finita con il subentro, per la modesta cifra di 8 miliardi, ad Autostrade per l'Italia SpA di Cassa Depositi e Prestiti e di due fondi internazionali (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Non vorremmo che la strada seguita fosse un'altra volta quella di far pagare ai contribuenti l'incapacità di gestire le concessioni da parte di fior fiore di funzionari, rispetto alle quali, non io, non Fratelli d'Italia, ma qualcuno ha consentito che si potessero svolgere i lavori in house perché questo è scritto nella concessione, non altro! In conclusione, riteniamo che la situazione di pericolo, che anche poc'anzi è stato evocato, per il transito di poco più di 300 chilometri di autostrada (non stiamo parlando della rete di poco più di 2 mila 800 chilometri di Autostrade per l'Italia), debba necessariamente avere una risposta chiara da parte del Governo, che oggi non c'è stata. Non potete continuare a nascondervi dietro un dito e a pensare che la soluzione del problema sia il blocco delle tariffe ogni semestre, perché lei sa meglio di me che quel blocco un giorno dovrà essere pagato e lo pagherà lo Stato italiano (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

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TommasoFoti
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