Camera

Sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali - 'Se il buongiorno si vede dal mattino siamo quasi a notte fonda'

Data: 22/03/2022
Numero: 662
Soggetto: Camera dei Deputati

Disegno di legge: S. 2505 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico (Approvato dal Senato) (A.C. 3522)

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TOMMASO FOTI (FDI). Signor Presidente, io penso che vi siano delle questioni di forma e di sostanza. Questa richiesta di chiusura della discussione, che ci era stata peraltro anticipata nella Conferenza dei capigruppo, tuttavia cozza contro alcuni elementi che mi pare giusto richiamare qui all'Aula. Il decreto-legge in questione ha fatto una fugace apparizione nelle Commissioni e ha avuto la meritoria espressione del parere da parte del Comitato per la legislazione questo pomeriggio. Penso che pochi colleghi si siano peritati di chiedere… 

PRESIDENTE. Chiedo scusa, deputato Foti. Colleghi deputati, siamo tornati tutti in Aula, questa è sicuramente una notizia gradevole, però dobbiamo starci anche in silenzio, perché ci sono deputati che stanno svolgendo i propri interventi e hanno il diritto di farlo nel silenzio dell'Aula… Deputato Fragomeli, Deputato Sozzani, Deputato Costa…. riusciamo a riprendere cortesemente i nostri lavori? Grazie, se è possibile riguadagni la sua posizione. Deputato Foti, prego, prosegua, le chiedo scusa per l'interruzione. 

TOMMASO FOTI (FDI). La ringrazio, Presidente. Ma dato che abbiamo dovuto fare l'appello ai nostri colleghi, parlerò quando verrà chiesta la fiducia. Per il momento annuncio solo il nostro voto contrario (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

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TOMMASO FOTI (FDI). Signor Presidente, anticipatamente rinuncio ad ogni interruzione per far tacere i colleghi, almeno riesco a finire il mio ragionamento (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Mi permetto di osservare, onorevole Ministro, che questo decreto-legge, che arriva alla Camera negli ultimi giorni utili alla sua conversione, è passato da 33 articoli e 129 commi, con cui il Governo l'ha approvato, a 84 articoli e 278 commi che sono stati implementati grazie all'intervento del Senato della Repubblica. Ricordo al Governo che, in relazione alla sentenza n. 247 del 2019 della Corte costituzionale, risultano non appropriati - usiamo questo termine - tali articoli: articolo 3, commi 2-bis e 4-bis; articolo 4, comma 4- ter; articolo 8-bis; articolo 10-ter; articolo 19, comma 3-quater; articolo 23-ter; articolo 23- quinquies; articolo 27, comma 2; articolo 27- bis; articolo 31. Aggiungo che dei 280 commi, signor rappresentante del Governo, 29 richiedono l'adozione di provvedimenti ministeriali attuativi, segnatamente: 2 decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri; 23 decreti ministeriali; 4 provvedimenti di altra natura. Non solo: tre commi prevedono un'autorizzazione preventiva della Commissione europea e 9 commi coinvolgono il sistema delle conferenze. Signor rappresentante del Governo, capisco che si voglia espropriare il Parlamento o, a ramo alternato, un ramo del Parlamento. Posso capire tutto, ma mi pare di capire da questo atteggiamento - e qui mi rivolgo alla Presidenza, non certo al Vicepresidente di turno Rampelli, perché ne possa dare comunicazione al sempre quasi assente Presidente Fico, presenzialista molto spesso solo per le dirette televisive (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia) - che se il buongiorno si vede dal mattino - mi permetto di dire - siamo quasi a notte fonda, perché, oggi nelle Commissioni riunite VIII e X, a fronte dell'avvio del "decreto Energia", a fronte dei 1.500 emendamenti presentati, di cui 1.100 di questa variopinta maggioranza, che si arrivi a dire che l'opposizione di Fratelli d'Italia ha diritto a discutere 31 emendamenti, cioè neanche un emendamento per parlamentare che siede su questi banchi, è inaccettabile (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Allora, voglio essere chiaro, perché delle due l'una: se si vuole il Libano parlamentare, lo si dica e avrete il Libano; se si vuole il confronto parlamentare, allora si smetta con i colpi di forza, con gli atteggiamenti arroganti, con il far prevalere una prepotenza dei numeri che è solo in quest'Aula, perché fuori da quest'Aula non avete questi numeri e dovreste vergognarvi per questi atteggiamenti (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

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TommasoFoti
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