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Fratelli d'Italia, la squadra si presenta: «E' un voto al centrodestra, ma mai più ok a un Governo

Data: 27/01/2013

«Chi vota "Fratelli d'Italia" vota il centrodestra, ma senza turarsi il naso». Lo dice l'onorevole Tommaso foti alla "maratona" di idee del neonato partito, organizzata ieri pomeriggio nella sede dell'ex Circoscrizione di via Martiri della Resistenza. Un confronto con gli elettori che ha portato più di cento persone a voler dire la propria, dalle pensioni all'Imu, fino alle ventilate chiusure degli ospedali quali quello di Bobbio e ai pensionati costretti a rinunciare alle medicine perché senza più soldi per curarsi. Casi che fanno discutere e riflettere, voci dei cittadini. Il neonato partito "Fratelli d'Italia" si mette in ascolto - prendendo nota anche delle domande di chi, pur lodando l'intenzione del gruppo, chiede "Ma per andare in bagno, sarà necessario sempre chiedere il permesso a Berlusconi? " -, smarcandosi da chi lo riduce a un "remake" di Alleanza Nazionale, e cioè un film praticamente già visto. «Noi siamo un partito orgogliosamente di centrodestra, fatto di persone oneste, pulite, del territorio, non abbiamo alcun candidato con questioni giudiziarie in sospeso, non abbiamo accordi sottobanco» dicono i candidati a Camera e Senato.
Schierati, l'onorevole Tommaso foti, Enrico Croci, Erika Opizzi, Federico Beccia, Massimo Bollati, Natascia Cataldi, Edoarda Ghizzoni, Lucia Grilli, Giorgia Maloberti, Simone Mazza, Bruno Sartori, Riccardo Sparzagni, Paolo Targon, Paolo Tiribinto, Giorgio Belli (Senato), Franco Brauner (Senato). «Il grande assente, oggi, è il popolo dell'Iva - ha spiegato foti -, se lo sono dimenticati tutti, grande serbatoio di voti per il centrodestra. Noi chiediamo scusa a queste persone per aver appoggiato Monti, che le ha massacrate. Siamo contrari a un'Italia parassitaria, e diciamo "no" a quei meccanismi che hanno portato quel groviglio di regole, in Europa, che impediscono alle imprese di accedere al credito. Siamo in una coalizione di centrodestra, ma non ci sono dubbi sul fatto che non voteremo mai più un Governo Monti. Nemmeno sotto tortura. Con "Fratelli d'Italia", ora, possiamo finalmente dire quelle cose che non si potevano dire, da quanto accadrà negli ospedali di questo passo a cosa c'è dietro il caso Monte Paschi».
E a chi chiede se vi sia ancora un po' del simbolo di quella "Fiamma tricolore" dentro al nodo raffigurato nel logo di "Fratelli d'Italia", foti risponde: «Il nodo non è un tentativo di aggrovigliare, quanto di unire storie, tradizioni, valori comuni. L'Italia non si può buttare al macero, certi valori non si dimenticano».

da Libertà

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