Il post dell'ex sindaco Reggi fa scatenare la lite su Facebook Il centrodestra: «Polemiche sterili animate da risentimento personale»
L'ipotesi di un Reggi-ter, pur declinata dall'interessato (vedi "Libertà" di ieri), ha infiammato i social network. E non solo ha fatto
discutere e litigare piacentini di
opposto credo politico, ma ha
messo zizzania anche tra la sindaca Patrizia Barbieri e il suo ex assessore Filiberto Putzu, da lei silurato nell'autunno del 2018. Non è
infatti un segreto che proprio
Putzu sia l'ispiratore della pagina
Fb "La Tromba di Piacenza" che
domenica mattina ha pubblicato
il post all'origine della contesa:
«Mentre Barbieri continua a scrivere inutili lettere al premier Conte, un post dell'ex sindaco Reggi
annuncia un suo probabile rientro per le elezioni comunali del
2022» scrive La Tromba prendendo spunto da alcune considerazioni fatte qualche giorno prima da
Reggi sempre su Fb («evidentemente in questa città c'è tanto desiderio di ritornare a pensare in
grande») e interpretate come la volontà di rituffarsi nell'arena politica locale nel 2022 in una veste non
meglio precisata. Fin qui nulla di
sconvolgente se non fosse per le
sferzate che la Tromba-Putzu riserva subito dopo all'amministrazione Barbieri. Parla di «nulla realizzato dall'ex sindaco di Castelvetro (Barbieri, ndr) a livello progettuale per l'avanzamento urbanistico, sociale ed economico di Piacenza"». E aggiunge: «La Barbieri rinserrata in ufficio in un duro e
indefesso lavoro circondata dai fidi (?) assessori Tassi e Papamarenghi, finora ha mostrato una incapacità decisionale sulle progettualità importanti, che lascia - diciamo così - perplessi sulla sua reale
competenza a rivestire il ruolo.
Manca sostanzialmente un solo
anno al termine del suo mandato
e anche parecchie voci critiche -
da parte di esponenti della società civile - incominciano a farsi strada, denunciando un declino complessivo che la città non meritava....».
Apriti o cielo. Innervosita dai contenuti del post la sindaca non ha
lasciato correre ed è stata tra le prime a commentare alludendo al
suo ex assessore al Demanio senza mai nominarlo: «Prendo atto
che prodi trombettieri non abbiano altro da fare se non cercare di
screditare il lavoro altrui. Prendo
altresì atto che quando è toccato a
loro occuparsi della cosa pubblica hanno attuato un disastro totale. Dal canto mio andrò avanti nelle progettualità a cui sto lavorando checché ne dicano i poltronai
insoddisfatti».
Nella mischia - oltre 90 commenti fino a ieri sera - si registra anche
l'entrata in tackle su Putzu del parlamentare di Fratelli d'Italia Tommaso Foti: «Viva i giudizi liberi. Anche il mio. Cambiare denominazione: i trombati di Piacenza. E' più
veritiero».
A dare man forte alla sindaca sono arrivati anche i capigruppo del
centrodestra: «Al controcanto
all'amministrazione Barbieri si è
aggiunta da qualche tempo la voce dell'ex assessore ed ex consigliere Putzu» animata «da risentimento personale». Giancarlo Migli
(Fdi), Carlo Segalini (Lega), Francesco Rabboni (Forza Italia) e Sergio Pecorara (Misto) definiscono
quelle di Putzu «strombazzate» in
cui compaiono «roboanti stecche». Oltre che al post su Fb il riferimento è anche alle dichiarazioni critiche rilasciate da Putzu domenica sul progetto del posteggio
sotterraneo di piazza Cittadella:
«Dimentico di aver svolto il ruolo
di consigliere di opposizione alle
giunte di centrosinistra, Putzu sorvola, per puro amor di polemica,
che nel 2012, anno in cui lo stesso
sedeva sui banchi del consiglio comunale, il Comune del sindaco
Dosi sottoscrisse con Piacenza
Parcheggi il contratto per la realizzazione di un parcheggio sotterraneo in piazza Cittadella, con
conseguente affidamento alla stessa della gestione dei parchimetri
della città per diverse decine di anni a venire. Un progetto che, se
Putzu ricorda, fu osteggiato dal
centrodestra e l'amministrazione
Barbieri cercò una strada alternativa, che risultò ostica da percorrere per le pesanti penali inserite
in quel contratto e i prevedibili strascichi giudiziari. Mentre
sull'ipotesi dell'ex Laboratorio
Pontieri, dallo stesso citata come
soluzione, Putzu dovrebbe ricordare – essendo all'epoca assessore – che la Soprintendenza manifestò più volte perplessità sulla
possibilità di un parcheggio al suo
interno». Per i capigruppo del centrodestra «suona quindi come
vuota propaganda il tentativo di
addossare alla Giunta Barbieri responsabilità che non ha». «Prendiamo atto - concludono - che, oggi, per tenere il punto della sua sterile polemica, si sia cambiata radicalmente opinione, ma da chi ha
vestito per anni i panni di consigliere comunale, e per qualche
mese di assessore, e che si candida ora a ritornare in gioco – addirittura attraverso qualche benevolo e interessato ammiccamento
agli ex avversari politici - ci si aspetta una capacità di analisi un po' più
approfondita di qualche assolo
fuori tempo».
Ma ormai, tra chi si schiera pro sindaca e chi contro, il dibattito è diventato virale. Il post della Tromba di Piacenza è stato rilanciato
anche dal consigliere di minoranza Roberto Colla (Pc OLtre): «Speravo - scrive Colla - che, dopo 15
anni in cui la destra è rimasta in
panchina, scendesse in campo
con una voglia di fare, un entusiasmo, una forza, una ventata di idee
e aria nuova. Purtroppo, per la città, non è, per ora, stato così».
Libertà