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Scintille tra la sindaca e il suo ex assessore Putzu: realizzato nulla. Barbieri: poltronaio

Data: 26/01/2021

Il post dell'ex sindaco Reggi fa scatenare la lite su Facebook Il centrodestra: «Polemiche sterili animate da risentimento personale»

L'ipotesi di un Reggi-ter, pur declinata dall'interessato (vedi "Libertà" di ieri), ha infiammato i social network. E non solo ha fatto discutere e litigare piacentini di opposto credo politico, ma ha messo zizzania anche tra la sindaca Patrizia Barbieri e il suo ex assessore Filiberto Putzu, da lei silurato nell'autunno del 2018. Non è infatti un segreto che proprio Putzu sia l'ispiratore della pagina Fb "La Tromba di Piacenza" che domenica mattina ha pubblicato il post all'origine della contesa: «Mentre Barbieri continua a scrivere inutili lettere al premier Conte, un post dell'ex sindaco Reggi annuncia un suo probabile rientro per le elezioni comunali del 2022» scrive La Tromba prendendo spunto da alcune considerazioni fatte qualche giorno prima da Reggi sempre su Fb («evidentemente in questa città c'è tanto desiderio di ritornare a pensare in grande») e interpretate come la volontà di rituffarsi nell'arena politica locale nel 2022 in una veste non meglio precisata. Fin qui nulla di sconvolgente se non fosse per le sferzate che la Tromba-Putzu riserva subito dopo all'amministrazione Barbieri. Parla di «nulla realizzato dall'ex sindaco di Castelvetro (Barbieri, ndr) a livello progettuale per l'avanzamento urbanistico, sociale ed economico di Piacenza"». E aggiunge: «La Barbieri rinserrata in ufficio in un duro e indefesso lavoro circondata dai fidi (?) assessori Tassi e Papamarenghi, finora ha mostrato una incapacità decisionale sulle progettualità importanti, che lascia - diciamo così - perplessi sulla sua reale competenza a rivestire il ruolo. Manca sostanzialmente un solo anno al termine del suo mandato e anche parecchie voci critiche - da parte di esponenti della società civile - incominciano a farsi strada, denunciando un declino complessivo che la città non meritava....». Apriti o cielo. Innervosita dai contenuti del post la sindaca non ha lasciato correre ed è stata tra le prime a commentare alludendo al suo ex assessore al Demanio senza mai nominarlo: «Prendo atto che prodi trombettieri non abbiano altro da fare se non cercare di screditare il lavoro altrui. Prendo altresì atto che quando è toccato a loro occuparsi della cosa pubblica hanno attuato un disastro totale. Dal canto mio andrò avanti nelle progettualità a cui sto lavorando checché ne dicano i poltronai insoddisfatti». Nella mischia - oltre 90 commenti fino a ieri sera - si registra anche l'entrata in tackle su Putzu del parlamentare di Fratelli d'Italia Tommaso Foti: «Viva i giudizi liberi. Anche il mio. Cambiare denominazione: i trombati di Piacenza. E' più veritiero». A dare man forte alla sindaca sono arrivati anche i capigruppo del centrodestra: «Al controcanto all'amministrazione Barbieri si è aggiunta da qualche tempo la voce dell'ex assessore ed ex consigliere Putzu» animata «da risentimento personale». Giancarlo Migli (Fdi), Carlo Segalini (Lega), Francesco Rabboni (Forza Italia) e Sergio Pecorara (Misto) definiscono quelle di Putzu «strombazzate» in cui compaiono «roboanti stecche». Oltre che al post su Fb il riferimento è anche alle dichiarazioni critiche rilasciate da Putzu domenica sul progetto del posteggio sotterraneo di piazza Cittadella: «Dimentico di aver svolto il ruolo di consigliere di opposizione alle giunte di centrosinistra, Putzu sorvola, per puro amor di polemica, che nel 2012, anno in cui lo stesso sedeva sui banchi del consiglio comunale, il Comune del sindaco Dosi sottoscrisse con Piacenza Parcheggi il contratto per la realizzazione di un parcheggio sotterraneo in piazza Cittadella, con conseguente affidamento alla stessa della gestione dei parchimetri della città per diverse decine di anni a venire. Un progetto che, se Putzu ricorda, fu osteggiato dal centrodestra e l'amministrazione Barbieri cercò una strada alternativa, che risultò ostica da percorrere per le pesanti penali inserite in quel contratto e i prevedibili strascichi giudiziari. Mentre sull'ipotesi dell'ex Laboratorio Pontieri, dallo stesso citata come soluzione, Putzu dovrebbe ricordare – essendo all'epoca assessore – che la Soprintendenza manifestò più volte perplessità sulla possibilità di un parcheggio al suo interno». Per i capigruppo del centrodestra «suona quindi come vuota propaganda il tentativo di addossare alla Giunta Barbieri responsabilità che non ha». «Prendiamo atto - concludono - che, oggi, per tenere il punto della sua sterile polemica, si sia cambiata radicalmente opinione, ma da chi ha vestito per anni i panni di consigliere comunale, e per qualche mese di assessore, e che si candida ora a ritornare in gioco – addirittura attraverso qualche benevolo e interessato ammiccamento agli ex avversari politici - ci si aspetta una capacità di analisi un po' più approfondita di qualche assolo fuori tempo». Ma ormai, tra chi si schiera pro sindaca e chi contro, il dibattito è diventato virale. Il post della Tromba di Piacenza è stato rilanciato anche dal consigliere di minoranza Roberto Colla (Pc OLtre): «Speravo - scrive Colla - che, dopo 15 anni in cui la destra è rimasta in panchina, scendesse in campo con una voglia di fare, un entusiasmo, una forza, una ventata di idee e aria nuova. Purtroppo, per la città, non è, per ora, stato così».

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