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'Mancano agenti, piu' formazione e ingressi' - Carcere, un milione per l'efficienza energetica

Data: 21/03/2023

Il sottosegretario alla Giustizia Delmastro a Piacenza con l'onorevole Foti. Narducci (Uspp): «Serve una residenza psichiatrica» 

Non esiste sovraffollamento nel carcere di Piacenza, coi suoi quasi 400 detenuti, ma la carenza di agenti sì, è una realtà, anche qui. Il sottosegretario al ministero della Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, insieme al parlamentare piacentino di FdI Tommaso Foti, ha visitato ieri la Casa circondariale delle Novate diretta da Gabriella Lusi. E' stato Delmastro a dare notizia del deposito - a breve e comunque entro il 2023 - di un progetto di efficientamento energetico a favore del carcere di Piacenza, dell'importo di un milione di euro, senza comunicare altri dettagli. «Il carcere di Piacenza non soffre di sovraffollamento - ha dichiarato il sottosegretario Delmastro al termine della visita - ma di carenza d'organico sì, a cui abbiamo già dato una risposta nella prima finanziaria: mille extra assunzioni di agenti, oltre a corsi di formazione per 4-5mila lavoratori e lavoratrici. Avremo più agenti da formare che strutture in grado di accogliere questa importante immissione in ruolo» «Le pene - ha detto ancora Delmastro sul tema dei suicidi in carcere - devono essere umane e non degradanti. E' necessario pertanto il pieno organico del personale affinché il trattamento dei detenuti sia degno di questo nome, e questo contrasta il disagio». E, sulla propo-sta di Stellari di introdurre un bonus per le imprese che assumono detenuti: « La proposta - ha fatto presente il sottosegretario - dobbiamo compulsarla con attenzione, tenendo presente che la priorità sono gli italiani che cercano lavoro e non hanno commesso reati. Abbiamo in campo una proposta per i detenuti tossicodipendenti affinché scontino le pene in comunità terapeutiche chiuse. Questo sì sarà un grande volàno per il terzo settore, e una vera rieducazione per i detenuti tossicodipendenti». Il tema del lavoro in carcere resta centrale nella riabilitazione. Alle Novate è stato inaugurato di recente un call center gestito proprio da detenuti: « Il lavoro - ha affermato il sottosegretario - è la prima forma di rieducazione. Lavoro, lavoro, lavoro, non reddito di cittadinanza». Allargando il tiro «i sindacati hanno fatto emergere la necessità di avere un direttore e un comandante per istituto, e questo avverrà a breve. E' stata anche rappresentata la mancanza di protocollo in caso di emergenza: ora sono in via di definizione i protocolli, diremo agli agenti fin dove si possono spingere. Stiamo anche pensando a un gruppo di pronto intervento in caso di sommosse, secondo il modello francese dei gruppi Eris, che abbiamo scoperto aver abbattuto le rivolte. E abbiamo ordinato migliaia di scudi e caschi antisommossa». Soddisfatto degli esiti dell'incontro alle Novate il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Tommaso Foti: « A me pare una visita positiva, ringrazio il sottosegretario Delmastro. Anche le osservazioni dei sindacati sono state pertinenti. Il sovraffollamento è rientrato a livelli fisiologici. Le Novate è una struttura equilibrata ». Sullo specifico delle Rems (residenze per l'esecuzione di misure di sicurezza) e sull'urgenza con cui Piacenza dovrebbe dotarsene ha detto Gennaro Narducci, segretario regionale dell'Uspp: «Noi ci siamo soffermati su problematica che ci vede coinvolti, le Rems, tutte sature. In Emilia Romagna ne abbiamo soltanto tre. Abbiamo chiesto di valutare che anche a Piacenza vi sia insediata una Rems, già ospitiamo un reparto di detenuti psichiatrici di difficile gestione. Il personale non ha formazione per questi detenuti violenti, inoltre servono sanitari disponibili tutti i giorni. L'onorevole Foti si è detto interessato, la valutazione sarà di tutta la comunità, compreso il Comune di Piacenza ».

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