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La svolta sui pedaggi in autostrada - Una parte degli incassi andra' allo Stato

Data: 27/07/2024

DAL CDM STOP AL REDDITOMETRO

Una parte dei pedaggi autostradali andrà nelle casse dello Stato anziché in quelle delle società concessionarie. È con questa novità che si sblocca la partita delle concessioni, che aveva tenuto il stallo per qualche giorno il disegno di legge annuale sulla concorrenza. Il provvedimento, che spazia dalla proroga dei dehors alle sanzioni per taxi e Ncc abusivi, incassa così il via libera del consiglio dei ministri. Che suggella anche un nuovo tassello della delega fiscale. Ottiene infatti il via libera definitivo l'undicesimo decreto attuativo, che contiene nuove scadenze per le dichiarazioni e qualche nuovo aggiustamento al concordato preventivo, il meccanismo con cui il governo conta di incassare risorse da usare per la manovra. In particolare, slitta dal 30 settembre al 31 ottobre la scadenza per l'invio delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi e all'Irap. Viene inoltre ampliato da 30 a 60 giorni il termine per il pagamento degli avvisi bonari ricevuti a seguito del controllo automatizzato e formale delle dichiarazioni. Per favorire l'adesione al concordato, invece, arriva la flat tax incrementale sul maggior reddito concordato, con aliquote variabili dal 10 al 15% in base al punteggio Isa (che indica l'affidabilità fiscale). Vengono anche rivisti gli acconti, con una minore maggiorazione. Approvato anche il «superamento definitivo del redditometro», annuncia il vicepremier Matteo Salvini, intestando alla Lega questa «grande vittoria», che dà lo «stop al Grande Fratello fiscale». Un risultato su cui cui rivendica il proprio merito anche Fi. «Viene introdotta una nuova misura, che stanerà i grandi evasori», spiega da FdI il capogruppo alla Camera Tommaso Foti ricordando l'impegno del partito di Giorgia Meloni per un «fisco amico »

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