Rassegna Stampa

Le confidenze gioiose 'Scuola, morosa, figli un lavoro che piace'

Data: 21/03/2024

Giro d'orizzonte fra tanti profili diversi, noti o sconosciuti, per scovare quel momento di piena aderenza alla vita che tutti cercano

PIACENZA

 Tutti hanno bisogno di pensarci su. La felicità in fondo è un lampo. Ma poi, la domanda è irresistibile e infatti nessuno resiste.

Letizia Bravi, attrice

«Domanda enorme. La felicità sta in tante cose. Sicuramente una sono le relazioni, la relazione con se stessi. Quei momenti in cui tocchi l'autenticità con gli altri, con un luogo, anche metaforico, in cui senti che stai bene e che stai crescendo. Sono molto felice quando sono in Sicilia. Contano le amicizie, ci trovo tantissima felicità. Un momento speciale? Uno degli ultimi è stato a Siracusa, al teatro greco, una soddisfazione personale, si collegavano tante cose, la mia passione ciò che mi piace fare, l'idea di stare con persone, un pubblico, restituire un messaggio, l'energia che si mette in circolo, il fatto di essere in un luogo attraversato da secoli. Ero commossa ed estremamente felice. Mi viene in mente un episodio di una serie animata su Netflix, Bojack Hoseman, che tratta il tema della depressione. Dice una cosa per me illuminante, in questo mondo terrificante tutto quello che abbiamo sono le connessioni, una connessine profonda con altre persone, con se stessi e con uno spazio».

Glenda, studentessa

Glenda Badini, 18 anni: «Sono felice quando compio una buona azione. E banalmente a scuola quando suggerisco a qualche compagno durante una verifica».

Irene, studentessa

Irene Pancini, 18 anni: «Sono felice quando io stessa e le persone vicino a me, famiglia e amici, stanno bene e hanno quello che serve e non manca niente, una casa, il cibo, la possibilità di andare a scuola».

Walid, studente

Walid Hassaballa, 20 anni: «Sono felice quando viene scritto sul gruppo di calcio che l'allenamento o la partita sono sospesi, mi piace giocare ma sono pigro e poi quando accompagno la mia morosa Denise a casa».

Tommaso Foti, politico

« Forse perché sono abituato a guardare il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto, guardo con fiducia anche al futuro e vivo meno angosciato. La felicità più grande l'ho provata quando si è laureata mia figlia Alessandra in scienze motorie, vedevo da una parte che gli anni erano passati, non era più bambina, ma si apriva un mondo. Il ruolo raggiunto con la carriera? Quello dà soddisfazione, la felicità è un'altra cosa ».

Michela, trapiantata

Michela Riboni ha avuto il trapianto dei polmoni. « È strano avere paura della felicità. Eppure mi accade. Forse temo che finisca troppo presto, oppure che al prossimo giro venga a battere cassa. Allora per potermela assaporare fino all'ultima goccia la trasformo in una garza di seta che mi avvolge con una carezza, che non mi esalta ma mi tiene delicatamente al sicuro. Prolungo così quello stato di grazia che mi fa desiderare quello che ho».

Matteo Bensi, musicista « Ho la fortuna di fare un lavoro, il musicista, che è la mia passione, la mia vita, così parto avvantaggiato e poi felicità è la mia bimba Mirea, di quattro anni e mezzo, che mi corre incontro al termine della serata».

Andrea Dallavalle, atleta

« La vita dello sportivo è un'altalena fra felicità e delusioni. La felicità alla fine è riuscire ad esprimere il cento per cento delle proprie potenzialità nelle gare importanti, se fai questo mestiere coltivi una marea di sogni dentro di te, felicità è quando riesci a realizzarli dopo tante ore di allenamento. Il momento più alto? La gara di qualifica per le Olimpiadi che ho avuto la fortuna di farle da molto giovane. Ora a giugno avrò i campionati europei, ad agosto mi auguro di fare la seconda Olimpiade della mia vita, sarebbe perfetto. Al di là del mondo sportivo mi piace allenarmi tranquillamente e i momenti più naturali quelli che passo con la famiglia e con le persone a cui voglio bene».

Selma Sarac, artigiana

«Da parrucchiera mi rende felice il fatto che le donne quando entrano hanno una certa espressione e un'altra quando escono, con gli occhi che brillano. Il cambiamento le fa stare bene e le donne ne hanno bisogno, questo fa stare bene anche me».


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