Rassegna Stampa

Le vicepresidenze sono un rompicapo le tante divisioni complicano il quadro

Data: 16/10/2022

SETTIMANA DECISIVA IN PARLAMENTO

Eletti i presidenti di Camera e Senato, il momento è cruciale per la formazione del governo e per l'attribuzione delle altre «caselle di vertice» dei due rami del Parlamento. Martedì i gruppi parlamentari di Camera e Senato eleggeranno i capigruppo, mercoledì voteranno per gli uffici di presidenza: quattro vice, tre questori e otto segretari. Sono cariche importanti per prestigio, indennità, staff aggiuntivi, auto blu e influenza sui processi amministrativi di Montecitorio e Palazzo Madama. Il sudoku è complicato dalle divisioni negli schieramenti e dal «voto limitato»: i regolamenti permettono al parlamentare di esprimere solo metà delle preferenze rispetto ai posti a disposizione per ogni carica, per tutelare la possibilità per le opposizioni di essere rappresentate. Pd e M5S potrebbero lasciare a bocca asciutta il Terzo polo, cui cederebbero solo le giunte di garanzia di Camera e Senato. Matteo Renzi minaccia di chiedere la presidenza del Copasir, per cui il Pd fa correre Enric Borghi e Lorenzo Guerini. Quanto alle vicepresidenze, alla Camera il Pd vede Alessandro Zan, «padre» del ddl sul contrasto all'omofobia, e Nicola Zingaretti; il M5S punterebbe sulla contiana Chiara Appendino o sul fichiano Sergio Costa. Fi punta su Giorgio Mulè o Alessandro Cattaneo, mentre Fdi vorrebbe Edmondo Cirielli o Tommaso Foti. Al Senato Forza Italia spinge su Maurizio Gasparri o Licia Ronzulli, il Pd sulla riconferma di Anna Russomando, il M5S su Stefano Patuanelli, la Lega su Andrea Ostellari. In Senato il Pd vorrebbe per Bruno Astorre il posto da questore. Quanto ai capigruppo, nel Pd si pensa per Montecitorio ad Anna Ascani e a Valeria Valente per il Senato. Conferme in vista nel M5s, con Francesco Silvestri e Maria Domenica Castellone. Anche in FdI lo status quo potrebbe tenere, con Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani. Nebbia fitta in Forza Italia, mentre nel Terzo polo i giochi sono già fatti: i capigruppo proposti sono Raffaella Paita (Iv) al Senato e Matteo Richetti (Azione) alla Camera. Continuità anche nella Lega: Riccardo Molinari a Montecitorio, al Senato Massimiliano Romeo. Per l'Alleanza Verdi e Sinistra, al Senato la componente del Misto verrebbe presieduta da Ilaria Cucchi; alla Camera da Filiberto Zaratti, o Luana Zanella o Marco Grimaldi.

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