Rassegna Stampa

Meloni al lavoro per l'Ucraina Attese a Roma 100 delegazioni

Data: 30/06/2025

L'evento il 10 e 11 luglio Si parlerà di ricostruzione «Noi schierati con Kiev»

La Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina - prevista a Roma il 10 e 11 luglio - poteva essere la grande occasione per cementare un accordo di pace. Ma lo stato della guerra ha fatto tramontare, nel governo italiano, la speranza che Roma possa essere la cornice dell'apertura di un nuovo capitolo per Kiev. La politica estera rimane comunque il centro dei pensieri di Giorgia Meloni. La premier sta cercando di preparare al meglio l'appuntamento con la Conferenza, dove sono attese 100 delegazioni e 40 organizzazioni internazionali. Parallelamente Meloni continua a seguire il dossier dazi e l'impatto che potrà avere sull'export delle aziende italiane. Per mettere in campo strumenti di sostegno - dicono dall'esecutivo - bisognerà stare a vedere se si riuscirà a chiudere un accordo con gli Stati Uniti entro il 9 luglio (Donald Trump non crede che «servirà la proroga») che potrebbe fermarsi sul punto di compromesso di una extra tassazione al 10%. «Faremo sicuramente la nostra parte nel momento in cui avremo una prospettiva più definita», assicura il ministro per le Politiche Ue, Tommaso Foti. In due interviste precisa che per conoscere i margini di un'ulteriore revisione del Piano di ripresa e resilienza, bisognerà aspettare gli incontri con i tecnici della Commissione che saranno a Roma in settimana. La posizione italiana è sempre stata favorevole a trovare una intesa che soddisfi entrambe le parti. Un concetto che la premier ripeterà mercoledì a Villa Taverna, dove parteciperà, per la prima volta da capo del governo, alle celebrazioni per l'Independence day americano. Delicato rimane il ruolo degli Usa anche sul fronte ucraino. Roma si è sempre schierata «con Kiev fino a quando sarà necessario». Da qui la conferenza romana a cui dovrebbero partecipare, fra gli altri, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

Libertà

facebbok

Rassegna Stampa

TommasoFoti
powered by Blacklemon Srl