Rassegna Stampa

Fdi e' ancora scrigno di voti - Foti: 'Bonaccini astuto ma e' la fine dei monopoli'

Data: 28/01/2020

Il commento del parlamentare: «Come partito a Piacenza siamo 5 punti sopra la media regionale. Merito di una lista competitiva»

Con il 13,7% su base provinciale (14,7% nel comune capoluogo) Piacenza si conferma uno scrigno di voti di grande peso per Fratelli d'Italia. Per il partito della Meloni quello piacentino è il risultato più alto in regione, di gran lunga superiore alla media regionale (8,5%). Comprensibile che il parlamentare Tommaso Foti non nasconda la propria soddisfazione: «Non era assolutamente scontato, merito di una lista molto competitiva e di candidati di grande profilo che ringrazio uno a uno per l'impegno che hanno profuso in questa campagna elettorale» dice.

Alla fine però ha vinto Bonaccini e non c'è stato il ribaltone. La stupisce che il margine di distacco dalla candidata del centrodestra sia stato decisamente più ampio rispetto al testa testa che in molti pronosticavano? 
«Spesso e volentieri si parla più per emozione che attraverso la ragione. Chiunque conosce l'Emilia Romagna sa che c'è una sinistra sommersa che, non sentendosi più rappresentata negli anni scorsi, ha scelto la strada dell'astensionismo, come è accaduto anche nel 2014. Se però si alzano i toni dello scontro politico e lo si radicalizza, è vero che si polarizza l'attenzione degli elettori, ma è altrettanto vero che puoi indurre quella stessa sinistra sommersa a risvegliarsi. Resta però un fatto...». 

Quale? 
«La performance del centrodestra resta comunque storica. Questo risultato dice che, a prescindere dalla sconfitta, per la sinistra non sarà mai più come prima. Non esistono più i monopoli politici e tutto il centrosinistra deve riflettere su questo».  

Piacenza ne ricava una conferma: il suo cuore batte a destra. 
«Il risultato ottenuto a livello provinciale non è stato, per me, una sorpresa. Chi frequenta il territorio sa da che parte batte il vento, e quali sono le opinioni dei piacentini. A livello regionale, invece, c'è da dire che Bonaccini ha condotto una campagna elettorale coraggiosa, mettendosi la faccia fino in fondo nobilitando e galvanizzando nuovamente una piazza, quella della sinistra, che non era più abituata a questo impegno. E' stato anche molto astuto a sfruttare in suo favore un certo movimentalismo e questo ha pagato».

Qualcosa da recriminare in questa campagna elettorale? Imputa qualche errore a Salvini? 
«Non mi permetto di dire chi ha sbagliato. Ma premesso che la missione si poteva considerare quasi impossibile, c'è stato un momento in cui la vittoria era a portata di mano. A quel punto bisognava azionare certe leve».

Vuole dire che lei non sarebbe andato a citofonare a nessuno? 
«Dico che più che alzare i toni della contesa era forse il momento di sventolare il nostro programma di idee, di puntare sul nostro manifesto ed evitare così di dare la stura alla reazione del mondo della sinistra». 

Forse qualche errore l'ha commesso anche Lucia Borgonzoni? 
 «Non vedo particolari colpe da parte sua. Una candidata fa quello che le si lascia fare. Quando si perde è troppo comodo additare il candidato. Se poi si punta su una donna e la si tiene nascosta...».

Dicono che da questa sconfitta di Salvini, o mancato decollo veda lei, Fratelli d'Italia possa trarre vantaggio e che in fondo Fdi non si sta stracciando le vesti. E' così? 
«In politica si ottengono successi se uno investe in se stesso, nelle proprie idee e nella coerenza. Non sulle eventuali disgrazie altrui».  

Comunque resta il fatto che Fratelli d'Italia si consolida. 
«Direi che migliora. Siamo il secondo partito della coalizione, il terzo in Regione. E a Piacenza siamo andati benissimo, cinque punti sopra la media regionale» 

Il centrodestra è andato meglio in provincia che in città. Qualcuno legge in questo risultato l'inefficacia dell'azione amministrativa della giunta Barbieri. Potranno esserci ripercussioni sul governo del Comune? Eventuali rimpasti? 
«Sono intenzionato a sedermi a un tavolo e discutere se ci sono parti del programma da ricalibrare o se ci sono iniziative da assumere per dare nuovo slancio all'azione amministrativa. Ma di cucina poltronaia non mi occupo». 

Libertà

facebbok

Rassegna Stampa

TommasoFoti
powered by Blacklemon Srl