Rassegna Stampa

Piu' sicurezza sulle strade, giro di vite bipartisan - Arriva il 'lupo' Hektor. 'Troppa droga a scuola'

Data: 31/01/2020

Nuova Unità cinofila in addestramento, da marzo ronda negli istituti Votate all'unanimità in Consiglio diverse proposte dell'opposizione

Più sicurezza in città, sulle strade e nelle scuole anzitutto, dove da marzo il cane lupo Hektor, ora in addestramento a Prato con la sua istruttrice, prenderà servizio come nuova Unità Cinofila (con risorse del ministero degli Interni) per stanare la droga davanti gli istituti e nelle aule. E' vero che non passa ai voti a Palazzo Mercanti la proposta di usare versatilmente lo scodinzolante "poliziotto" su più missioni extra scolastiche, «ci sono limiti dettati dal protocollo prefettizio» chiarisce la sindaca Patrizia Barbieri, ma certo è molto atteso. Per l'opposizione in consiglio comunale, nell'insieme, è andata molto meglio la seconda seduta dedicata a discutere di emendamenti al Dup, documento unico di programmazione triennale su quello che il Comune intende fare. Diversamente dalla prima puntata, molti emendamenti che hanno proprio la sicurezza come fattor comune, sono stati accolti e approvati all'unanimità.

«Incidenti, una tragedia» 
In ordine sparso: la tremenda incidentalità sulle strade verso ciclisti e pedoni anche nelle ultime settimane fa sì che passino tre proposte firmate, due da Luigi Rabuffi (Piacenza in Comune), una da Roberto Colla (Piacenza più Rizzi) per un potenziamento dei controlli su percorsi ciclabili (spesso occupati da auto) e pedonali a protezione di utenti deboli della strada in una città a forte tasso di incidenti (60 mila mezzi circolanti su 104 mila abitanti), e per esempio conviene migliorare la situazione della ciclabile di via IV Novembre, assai buia la sera. Sì anche a più controlli interforze contro il mancato rispetto dei divieti in centro storico e piazza Cavalli (Rabuffi). Tutti d'accordo per il giro di vite sui comportamenti illeciti, inclusa la presenza obbligatoria dei seggiolini anti-abbandono (Stefano Cugini, Pd) e se l'assessore Luca Zandonella (Sicurezza) seguendo le indicazioni tecniche degli uffici, respinge la proposta, tutte le forze poi la approvano, anche perché fu portata avanti a livello nazionale dai nostri deputati Tommaso Foti, Elena Murelli e poi dalla ministra Paola De Micheli, nessuno pensa di mettere in buca una bandiera tutta piacentina (nostro anche un dramma di qualche anno fa) e peraltro dal fronte della maggioranza, Gian Carlo Migli (FdI) e Carlo Segalini (Lega) chiariscono che «non si tratta di sconfessare Zandonella». Il Dem Stefano Cugini riesce poi a far approvare un maggior dialogo con associazioni di volontari e della cooperazione sociale a fini di sicurezza e più collaborazione con i gruppi di vicinato.

Cheope e via Pisoni 
Braccia aperte, s'è già detto, alla proposta di Liberi (Massimo Trespidi e Mauro Monti) di accrescere la vigilanza nelle scuole cittadine contro devianze e spaccio «che aumenta mentre diminuisce l'età dell'esordio», magari includendo aree come Cheope e via dei Pisoni «particolarmente critiche». Sostegno da Pecorara e Segalini. Non proprio tutto passa, ad esempio Trespidi propone di aggiungere Piazza Cavalli e via Roma "a quartieri, periferie" per potenziare i controlli della Municipale, e cita appartamenti residenziali pubblici in subaffitto. Zandonella replica che entro l'anno arriveranno le telecamere in centro e che il controllo nelle zone indicate è implicito. E se passa l'idea Dem di contrastare bullismo, disagio e dipendenze con progetti educativi nelle scuole, non viene accolta quella di Sergio Dagnino (M5S) che parla di "tolleranza e integrazione", né quella di Gianluca Bariola (Piacenza del Futuro) che promuove scambi culturali, religiosi e relazionali con le associazioni del territorio a fini di sicurezza. Via libera invece all'intensificazione dei rapporti con le università (Colla), a collaborazioni e convenzioni fra comuni per i servizi scolastici (Rabuffi), e sempre all'unanimità la promozione in senso educativo della conoscenza di fatti storici legati alle foibe e agli esuli istriani (Trespidi e Monti).

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