Numero: 2498
Soggetto: ASSESSORATO POLITICHE PER LA SALUTE
Data Risposta: 12/04/2016
Per sapere, premesso che:-
OGGETTO 2498
Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa procedure relative all'aggiudicazione di servizi riguardanti l'Azienda USL di Piacenza. A firma del Consigliere: Foti
(Svolgimento)
PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l'oggetto 2498: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa procedure relative all'aggiudicazione di servizi riguardanti l'Azienda USL di Piacenza, a firma del consigliere Foti.
Risponde l'assessore Venturi.
Il consigliere Foti ha la parola. Le ricordo che ha sei minuti.
FOTI: Signor presidente, non farò la cronaca di questa vicenda che riguarda, comunque, un appalto da 100 milioni di euro. In questa sala più volte si è ribadito che il principio di legalità dovrebbe essere un principio che guida la pubblica amministrazione e che per l'Amministrazione dovrebbe essere la stella polare. A me pare di poter dire che in questa vicenda vi siano molte ombre e molti elementi discordanti rispetto al principio di legalità, ma non perché lo dico io, ma per l'arroganza con cui la AUSL prima non si interessa di un parere interlocutorio della Autorità nazionale anticorruzione, che la ammonisce a non assumere atti pregiudizievoli in questa gara d'appalto che, torno a ripetere, cuba 100 milioni di euro, e poi riesce a farsi dire dall'Autorità nazionale anticorruzione che la procedura seguita è illegittima e quindi di assumere entro trenta giorni i provvedimenti (provvedimenti che ad oggi non sono stati assunti); indipendentemente dall'autonomia funzionale e organizzativa dell'AUSL, a mio avviso, si impone un intervento della Regione perché diversamente è inutile che, a partire dalle delibere dell'Ufficio di Presidenza, si continuino a spendere soldi per inculcare e promuovere la cultura della legalità e poi avere Enti che comunque sono lautamente finanziati dalla Regione, al di là della loro autonomia organizzativa, che si comportano in siffatto modo.
PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.
La parola all'assessore Venturi. Ha tre minuti. Prego.
VENTURI, assessore: Premetto che la conclusione del procedimento per l'aggiudicazione della gara per la fornitura di un service per la realizzazione di esami diagnostici, per il laboratorio unico aziendale, laboratorio di immunoematologia e trasfusionale di allergologia della USL di Piacenza, è stata bandita nel giugno 2014 e riveste carattere di priorità nell'ambito della realizzazione complessiva di un progetto che implica importanti impatti di carattere strutturale, gestionale, organizzativo e tecnico.
La decisione di procedere all'aggiudicazione di un nuovo appalto è strettamente correlata all'approssimarsi della scadenza della proroga del vigente contratto, rispetto alla quale l'azienda ha ritenuto di evitare proroghe ulteriori, proprio in ossequio ad un sostanziale rispetto dei principi comunitari di concorrenza, non discriminazione e trasparenza.
Al termine della gara un'impresa ha presentato un esposto ad ANAC perché si esprimesse sull'illegittimità della procedura, eccependo quattro vizi di illegittimità sulla procedura e un vizio sul bando di gara.
Al termine dell'istruttoria, che si è conclusa con la delibera n. 332 del 23 marzo 2016, ANAC ha respinto tutti i vizi proposti dall'impresa sulla procedura ritenendola del tutto legittima. L'unico vizio accolto da ANAC riguarda un elemento mancante nel bando di gara. ANAC ha eccepito, infatti, che l'azienda avrebbe dovuto richiedere la qualificazione delle imprese anche per la parte dei lavori pubblici che avrebbe poi affidato all'impresa aggiudicataria.
L'azienda sta quindi valutando le conseguenti azioni da intraprendere alla luce dei rilievi formulati nella delibera che ho citato di ANAC, notificata in data 1° aprile 2016, e tenuto anche conto del confronto che avrà con il Collegio sindacale nella prima seduta utile dello stesso.
PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Venturi.
La parola al consigliere Foti. Ha tre minuti a disposizione. Prego, consigliere.
FOTI: È triste, oltre che tristo, dover leggere le veline che mandano i direttori generali.
VENTURI: Le veline le leggerà lei.
FOTI: Io non ho detto che lei ha letto. Excusatio non petita, accusatio manifesta. Non ho detto di lei. È triste e tristo leggere le veline preparate dai direttori generali delle ASL, soprattutto quando i direttori generali delle ASL non dicono quello che è successo. Assessore Venturi, lei, se non sbaglio, che non ha letto veline, ma ha detto cose sue, ha detto che al termine della gara vi sono stati degli esposti all'Autorità anticorruzione. Tuttavia, la delibera n. 332 non è l'unico intervento (e lei non l'ha detto) dell'Autorità anticorruzione.
Penso che se avesse letto la mia interrogazione, che è firmata e di cui mi assumo le responsabilità, c'è scritto chiaramente che con nota del 23 ottobre 2015 l'Autorità nazionale anticorruzione, quindi prima di ogni altro atto, ha scritto testualmente alla ASL di non porre in essere atti pregiudizievoli ai fini della risoluzione della questione fino alla definizione della stessa da parte dell'autorità.
La risposta è stata, a fronte di questo monito dell'Autorità nazionale anticorruzione, di aspettare i propri comodi, assegnare la gara, attenzione non in via provvisoria, ma in via definitiva, il che, secondo termini di legge, fa decorrere i trentacinque giorni entro i quali bisogna sottoscrivere, per legge, il contratto e quindi si assume la delibera il 17 marzo 2016, cioè cinque mesi dopo, sei mesi dopo, il monito dell'Autorità anticorruzione e lo si fa alla vigilia della pronuncia da parte dell'Autorità anticorruzione che, non a caso, si pronuncia dieci giorni dopo, significativamente il 23 marzo. Questi sono i dati e questi sono i fatti.
Dopodiché, il fatto che la ASL si metta d'accordo e interpelli il Collegio dei Sindaci o dei Revisori dei Conti per sapere che posizioni assumere, fa parte della sua autonomia.
Assessore Venturi, avevo chiesto che giudizio dava la Giunta regionale di questa vicenda, perché io penso che sia una vicenda eclatante, su un importo che non vale 1 milione, ma 100 milioni di euro. L'Autorità anticorruzione dice chiaramente che i 5,5 milioni di lavori edili dovevano essere comunque scomputati da questo appalto e comunque le società – non la società vincente – che partecipavano a questa gara dovevano possedere i requisiti della SOA come qualsiasi altra società avrebbe dovuto possedere.
Questi sono i fatti. Il resto sono logomachie.
PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.
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