IL SI COBAS ATTACCA FOTI
Sull'ipotesi di fuga da Piacenza della Gls, il Si Cobas replica al
parlamentare di Fdi Tommaso
Foti che l'altro giorno ha stigmatizzato i contrasti sindacali tra
Usb e Si Cobas nel mondo della
logistica e ha presentato un'interrogazione al ministro Di Maio
per scongiurare la decisione della multinazionale della spedizione di chiudere l'hub di Montale. «Nel suo intervento, Foti richiama l'attenzione sulle "contrapposizioni fra sindacato Usb
e Si Cobas" cui sarebbe a suo dire da imputare il rischio di un
abbandono da parte della multinazionale Gls del territorio piacentino - scrive il Si Cobas in una
nota -. Mettiamo formalmente
in guardia l'Onorevole dal ripetere detta formula generica che
può lasciare intendere che sia
possibile equiparare le posizioni degli appartenenti ai due sindacati all'interno delle tumultuose vicende avvenute dentro
e all'esterno del magazzino Gls.
Come andiamo ripetendo da
mesi, infatti, ciò a cui abbiamo
assistito è stata un'aggressione
violenta e ripetuta da parte degli aderenti alla Usb nei confronti degli iscritti Si Cobas, non fondata su alcuna divergenza sindacale ma solamente su un'aggressiva volontà di espansione
in termini di iscritti. Ora anche
l'azienda, dopo mesi di equilibrismo complice, ha dovuto
prendere atto dell'incontrovertibile veridicità della nostra versione dei fatti e di conseguenza
procedere a dei licenziamenti.
Licenziamenti di cui, si badi bene, non ci felicitiamo perché
scaricano sulle spalle di lavoratori pur in errore le responsabilità dei loro dirigenti».
La nota prosegue: «Lo stabilimento Gls di Montale è effettivamente a rischio, ma il Si Cobas (cui aderiscono 88 su 92
operai rimasti in servizio nel magazzino) si è già attivato per la difesa dell'occupazione ed è deciso a portare fino in fondo questa battaglia. Se possibile, con la
diplomazia. In caso contrario,
adottando tutti gli strumenti di
lotta sindacale consoni a far
cambiare intendimenti alla
multinazionale». Il Si Cobas
spiega che «molti dei facchini
operanti in Gls provengono da
paesi ridotti alla miseria dal colonialismo italiano che Foti rivendica quale parte integrante
dell'ideologia nostalgica a cui si
richiama. Un colonialismo fra i
più aggressivi e violenti della storia che ha privato i paesi di origine di ogni mezzo per innescare uno sviluppo».
«Ciò a cui Foti rimanda con il
suo intervento è la necessità di ulteriori capannoni destnati a
logistica nel terriotrio piacentino. Una scelta a nostro avviso
miope di cui l'attuale e la precedente giunta comunale si sono
rese artefici con il folle piano di
edificazione a Roncaglia. Noi sosteniamo invece che si deve migliorare la qualità del lavoro
all'interno dei magazzini esistenti. Speriamo pertanto che,
ora che la nefasta e controproducente parentesi di USB logistica sembra essere franata sulle sue contraddizioni costitutive, si possa riprendere la marcia
trionfale di vittorie e miglioramenti che nell'ultima decade il
Si Cobas ha intrapreso nel piacentino».
Libertà