Foti e Tagliaferri (Fdi): «Viene punita l'arroganza di Regione e Consorzio»
E' stata Confedilizia a guidare la
battaglia e a presentare ricorso (insieme alla Proprietà fondiaria) per
chiedere la sospensiva delle elezioni. Ed ora esulta per una decisione,
quella del tribunale, che definisce
«importantissima». «Evidenzia -
scrive l'associazione proprietari di
casa in una nota - come vi sia stata
nella vicenda piacentina una "non
legittima compressione del diritto
di voto dei consorziati" nel momento in cui il Consorzio ha radicalmente escluso la possibilità degli stessi
di esercitare il voto telematico nonostante tale modalità di voto sia
espressamente e chiaramente prevista dallo Statuto dall'articolo 18.
Da una disposizione, cioè, che – come evidenzia il giudice – è rimasta
inattuata per ben otto anni (e cioè
per un periodo di tempo sicuramente irragionevole, rispetto al termine biennale previsto dallo Statuto per la sua attuazione)».
Soddisfazione alla quale si associa
Legambiente Piacenza con cui Confedilizia, sulle elezioni consortili, ha
stretto un'alleanza elettorale che li
aveva portati a presentare una lista
in comune, "Equità e Trasparenza".
«La sentenza odierna, indipendentemente da come questa vicenda
evolverà nel tempo, scrive un passaggio che non abbiamo timore di
definire "storico" nei processi di gestione e di amministrazione dei
Consorzi di Bonifica non solo a Piacenza ma nell'intera Regione. Nessuno potrà più nascondersi di fronte alle proprie responsabilità a fronte di partecipazioni al voto in percentuali da prefisso telefonico (da
0,2 % a 1,5 %), alla presenza di liste
uniche in quasi tutti i Consorzi di
Bonifica che, a fronte di centinaia di
migliaia di elettori attivi, mettono in
evidenza i chiari limiti di un procedimento elettorale evidentemente
barocco e superato, mirato a comprimere anziché esaltare la partecipazione democratica alla gestione
dell'ente». Per Legambiente «la partita quindi non si gioca solo sul voto telematico. Questo ha rappresentato solo il primo tempo di una sfida ben più difficile e importante. La
pretesa di un sistema e di un processo elettorale davvero rappresentativo della volontà dei contribuenti
richiederà ulteriori sforzi e impegno
da parte di tutti, anche da parte di
chi oggi, incomprensibilmente, si
ostina a difendere un sistema evidentemente datato e fallimentare».
«In Tribunale ha trionfato il buonsenso» dice il deputato di Fratelli d'Italia che negli anni in Regione e
alla Camera ha presentato una pioggia di atti ispettivi volti a denunciare la mancata attuazione della legge regionale che impone ai consorzi di garantire la possibilità per i consorziati di votare in via telematica.
Per Foti «era sufficiente il buonsenso per comprendere come, in questa situazione di emergenza sanitaria, il voto a distanza già dovuto per
legge divenisse imprescindibile per
favorire la partecipazione degli
aventi diritto al voto». «In assenza
del buonsenso – conclude il deputato di Fratelli d'Italia – è molto opportunamente intervenuta la decisione del giudice adito». «Resta solo da evidenziare la testarda e arrogante opposizione di Regione e
Consorzio ad adoperarsi affinché le
elezioni si svolgessero secondo legge. Ai predetti enti - conclude Foti -
e solo agli stessi è imputabile la sospensione di una consultazione
elettorale che, all'evidenza, si pretendeva potesse svolgersi con la partecipazione di pochi ed affiliati intimi». Sulla stessa lunghezza d'onda
anche il collega di partito, il consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri: «E' arrivato il momento che la Regione si adegui e che si scusi per
l'inutile manfrina dei mesi scorsi
quando la giunta Bonaccini si è rifiutata di riconoscere le cose ovvie
ostinandosi a non rinviare causa
Coronavirus il voto dei Consorzi.
Come sempre in questa legislatura
se la Giunta avesse avuto l'umiltà di
ascoltare i consigli disinteressati
dell'opposizione avrebbe evitato di
fare una figuraccia. Ma che dico
ascoltare l'opposizione: era sufficiente ascoltare la stessa maggioranza che, con grande onestà intellettuale, diceva le stesse nostre cose. E invece…. ma per fortuna che la
legge ha prevalso».
Libertà