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Confedilizia e Legambiente esultano - 'Vinto il primo tempo di una lunga sfida'

Data: 12/12/2020

Foti e Tagliaferri (Fdi): «Viene punita l'arroganza di Regione e Consorzio»

E' stata Confedilizia a guidare la battaglia e a presentare ricorso (insieme alla Proprietà fondiaria) per chiedere la sospensiva delle elezioni. Ed ora esulta per una decisione, quella del tribunale, che definisce «importantissima». «Evidenzia - scrive l'associazione proprietari di casa in una nota - come vi sia stata nella vicenda piacentina una "non legittima compressione del diritto di voto dei consorziati" nel momento in cui il Consorzio ha radicalmente escluso la possibilità degli stessi di esercitare il voto telematico nonostante tale modalità di voto sia espressamente e chiaramente prevista dallo Statuto dall'articolo 18. Da una disposizione, cioè, che – come evidenzia il giudice – è rimasta inattuata per ben otto anni (e cioè per un periodo di tempo sicuramente irragionevole, rispetto al termine biennale previsto dallo Statuto per la sua attuazione)». Soddisfazione alla quale si associa Legambiente Piacenza con cui Confedilizia, sulle elezioni consortili, ha stretto un'alleanza elettorale che li aveva portati a presentare una lista in comune, "Equità e Trasparenza". «La sentenza odierna, indipendentemente da come questa vicenda evolverà nel tempo, scrive un passaggio che non abbiamo timore di definire "storico" nei processi di gestione e di amministrazione dei Consorzi di Bonifica non solo a Piacenza ma nell'intera Regione. Nessuno potrà più nascondersi di fronte alle proprie responsabilità a fronte di partecipazioni al voto in percentuali da prefisso telefonico (da 0,2 % a 1,5 %), alla presenza di liste uniche in quasi tutti i Consorzi di Bonifica che, a fronte di centinaia di migliaia di elettori attivi, mettono in evidenza i chiari limiti di un procedimento elettorale evidentemente barocco e superato, mirato a comprimere anziché esaltare la partecipazione democratica alla gestione dell'ente». Per Legambiente «la partita quindi non si gioca solo sul voto telematico. Questo ha rappresentato solo il primo tempo di una sfida ben più difficile e importante. La pretesa di un sistema e di un processo elettorale davvero rappresentativo della volontà dei contribuenti richiederà ulteriori sforzi e impegno da parte di tutti, anche da parte di chi oggi, incomprensibilmente, si ostina a difendere un sistema evidentemente datato e fallimentare». «In Tribunale ha trionfato il buonsenso» dice il deputato di Fratelli d'Italia che negli anni in Regione e alla Camera ha presentato una pioggia di atti ispettivi volti a denunciare la mancata attuazione della legge regionale che impone ai consorzi di garantire la possibilità per i consorziati di votare in via telematica. Per Foti «era sufficiente il buonsenso per comprendere come, in questa situazione di emergenza sanitaria, il voto a distanza già dovuto per legge divenisse imprescindibile per favorire la partecipazione degli aventi diritto al voto». «In assenza del buonsenso – conclude il deputato di Fratelli d'Italia – è molto opportunamente intervenuta la decisione del giudice adito». «Resta solo da evidenziare la testarda e arrogante opposizione di Regione e Consorzio ad adoperarsi affinché le elezioni si svolgessero secondo legge. Ai predetti enti - conclude Foti - e solo agli stessi è imputabile la sospensione di una consultazione elettorale che, all'evidenza, si pretendeva potesse svolgersi con la partecipazione di pochi ed affiliati intimi». Sulla stessa lunghezza d'onda anche il collega di partito, il consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri: «E' arrivato il momento che la Regione si adegui e che si scusi per l'inutile manfrina dei mesi scorsi quando la giunta Bonaccini si è rifiutata di riconoscere le cose ovvie ostinandosi a non rinviare causa Coronavirus il voto dei Consorzi. Come sempre in questa legislatura se la Giunta avesse avuto l'umiltà di ascoltare i consigli disinteressati dell'opposizione avrebbe evitato di fare una figuraccia. Ma che dico ascoltare l'opposizione: era sufficiente ascoltare la stessa maggioranza che, con grande onestà intellettuale, diceva le stesse nostre cose. E invece…. ma per fortuna che la legge ha prevalso».

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