Rassegna Stampa

Droghe 'leggere' l'Italia che fara'?

Data: 04/04/2024

Lettera aperta del Sig. Bruno Cassinari al quotidiano Libertà.

Caro Direttore,
, il Parlamento tedesco ha approvato, con il voto della maggioranza (socialisti, verdi e liberali) e l'opposizione dei democristiani, la legalizzazione delle droghe leggere. In Germania dal 1° aprile è pertanto consentito l'uso della cannabis nei luoghi pubblici. L'approccio permissivista e libertario che ispira la legge deresponsabilizza i giovani rispetto all'uso di sostanze che favoriscono la tossicodipendenza. Gli esperti sostengono che la marijuana può provocare alterazioni cerebrali, senza contare le conseguenze a medio e lungo termine sulla funzionalità del cervello. La cannabis danneggia i polmoni in maniera più incisiva del tabacco e indebolisce le facoltà cognitive, provocando un aumento degli incidenti stradali. La marijuana si ripercuote anche nel rendimento scolastico, durante il lavoro e nei rapporti interpersonali. La ricerca clinica ha dimostrato inoltre che per i consumatori abituali aumenta di sei volte il rischio di patologie psichiatriche. La tesi di Roberto Saviano che la legalizzazione delle droghe leggere servirebbe per combattere le mafie non è mai stata condivisa da autorevoli esperti del settore come il compianto Paolo Borsellino che affermava :"Legalizzare il consumo di droghe non elimina affatto il mercato clandestino. Le categorie più deboli saranno le prime ad essere coinvolte dalla criminalità". Sarebbe interessante sapere dai parlamentari piacentini (Foti, De Micheli e Murelli) se anche in Italia si intende seguire la strada della Germania, come è stato auspicato dalla segretaria del Pd.

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TommasoFoti
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